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NOTIZIE

 Febbraio 2022 -  Disastro in Norvegia

È fatta. Dal 1° gennaio il nuovo governo norvegese ha abolito qualsiasi incentivo all'azionariato dei dipendenti.
È dunque ora il momento del dibattito politico. Che fare, quale alternativa? Come diceva un primo ministro socialista che ha avuto il suo quarto d’ora di celebrità in Belgio: "Prima agisco, poi penso".
Secondo il partito socialdemocratico norvegese, la proprietà dei dipendenti era un fattore di disuguaglianza. Lo sostituiremo con benefici fiscali per le stock option nelle startup, e questo sarà sicuramente assai più egalitario.
Attualmente in Europa stiamo assistendo a un'infatuazione politica per le start-up.
Alla Commissione europea, il Commissario Thierry Breton ci ha espresso propositi analoghi qualche tempo fa.  Noi sottolineavamo il ritardo dell’Europa per l'azionariato dei dipendenti nelle PMI, la necessità di introdurre in Europa strumenti finanziari adeguati al trasferimento delle aziende ai dipendenti. "The job is done” ci ha mandato a dire, il lavoro è fatto: in soli pochi mesi abbiamo messo in atto una strategia europea che prevede la promozione dell’uso delle stock option nelle start-up.
Questa strategia europea (l'EU Startup Nation Standard) consiste essenzialmente nel chiedere agli Stati europei di agire, che è apparentemente quello che sta succedendo anche in Norvegia.
Abbiamo risposto che una strategia rivolta alle 20-30.000 start-up europee non può essere commisurata alle esigenze delle PMI europee. In effetti, l'Unione europea ha oggi due milioni di PMI che impiegano 50 milioni di persone (senza contare i 23 milioni di microimprese che impiegano a loro volta quasi 50 milioni di persone).
Ragionando in questi termini, l’Europa potrà andare su Marte facendo a meno dei razzi, visto che oggi abbiamo ottime biciclette elettriche.
Per lo meno in Norvegia il dibattito è assai acceso, come si può vedere nella nostra rassegna stampa.


 Gennaio 2022 -  Piani modello

Cos’è l'azionariato dei dipendenti? L'azionariato dei dipendenti è quando i dipendenti detengono una quota del capitale della società che li impiega. Inizia con un dipendente che detiene una quota e può estendersi fino al 100% detenuto da tutti i dipendenti.

Nel mondo, esiste un po’ ovunque un piccolo numero di modelli di piani di partecipazione azionaria dei dipendenti (ma con molte variazioni a seconda della legislazione specifica di ogni paese). Questi piani sono più o meno adatti alle startup (o micro-imprese), alle PMI o alle grandi aziende.

Al pari della proprietà aziendale in generale, i piani di azionariato dei dipendenti possono essere divisi in due categorie principali: proprietà azionaria individuale diretta e proprietà azionaria collettiva indiretta:


L'azionariato individuale diretto dei dipendenti è la forma più tradizionale e comune. Per raggiungere questo obiettivo, il dipendente utilizza parte dei suoi risparmi o delle sue risorse finanziarie per acquistare azioni della società, assumendo così un rischio personale. Questo è possibile nel quadro di piani di vario tipo. Questa categoria di piani di partecipazione azionaria dei dipendenti è praticamente l’unica del suo genere nell'Europa continentale.

La proprietà collettiva indiretta dei dipendenti è assai poco praticata in Europa (tranne che nel Regno Unito). Questo spiega perché l'azionariato dei dipendenti in Europa è quasi inesistente nelle PMI, e perché è quasi sconosciuto al di fuori delle grandi aziende. In effetti, le PMI evitano in genere di aumentare il numero dei loro azionisti, siano essi dipendenti o meno. Sono costrette a farlo solo quando diventano più grandi.

D'altra parte, una fase particolare può innescare un appetito per nuovi azionisti: la trasmissione dell’attività. Ecco perché questo è il momento migliore per introdurre la proprietà dei dipendenti nelle PMI. La proprietà collettiva indiretta è la forma più adatta per trasferire un'azienda ai dipendenti. I piani di questa categoria (ESOP, EOT) sono stati concepiti per questo scopo. Permettono ai dipendenti di acquisire la proprietà della loro azienda, spesso al 100%, senza dover utilizzare i loro risparmi o le loro finanze personali, e quindi senza rischi personali.

I piani di proprietà collettiva indiretta dei dipendenti (ESOP, EOT) facilitano il trasferimento delle aziende ai dipendenti, cosa che i piani di proprietà individuale diretta delle azioni possono ottenere solo con grandi difficoltà e spese, dato che in genere i risparmi dei dipendenti non sono sufficienti.

Di piú    


 Dicembre 2021 -  Pericolo in Norvegia

È iniziato in Danimarca.

Sulla scia della crisi finanziaria, uno dei primi atti del nuovo governo danese nel 2011 (Helle Thorning-Schmidt, socialdemocratica) è stato il blocco di tutti gli incentivi per la proprietà dei dipendenti. Cinque anni dopo, nel 2016, uno dei primi atti del nuovo governo danese (Lars Rasmussen, conservatore-liberale) è stato di ripristinarli così com’erano.

Ma non se n’è fatto nulla. L’instabilità politica è stata fatale. Il reinvestimento in nuovi piani di partecipazione azionaria dei dipendenti non avviene, le aziende non li riprendono.

Oggi, la Danimarca è di nuovo guidata da un governo socialdemocratico, che sogna di promuovere imprese "democratiche".

Ed eccoci alla Norvegia.

Non è il paese meglio posizionato in Europa per lo sviluppo della proprietà dei dipendenti: 40.000 azionisti dipendenti, solo il 10% circa dei dipendenti delle grandi aziende. Per recuperare il ritardo, il governo norvegese aveva deciso di aumentare gli incentivi all’azionariato dei dipendenti nel 2021.

Ma nel frattempo si sono svolte le elezioni. Nuovo governo socialdemocratico. Sorpresa, il progetto cambia. L'obiettivo ora è quello di abolire tutti gli incentivi fiscali per la proprietà azionaria dei dipendenti, considerata fonte di disuguaglianza.

Eppure è noto da tempo che la proprietà dei dipendenti non è vantaggiosa solo per i beneficiari diretti e per le aziende, ma anche per la qualità della vita e per la popolazione in generale.

Nella stampa norvegese, gli argomenti pro e contro si scontrano, le organizzazioni e i sindacati sono divisi...

Visualizza la rassegna stampa    


 Novembre 2021 -  Go Ape Adventure Forest
       
Nuova società di proprietà dei dipendenti nel Regno Unito


I fondatori Rebecca e Tristram Mayhew hanno annunciato il 23 ottobre 2021 che il 90% delle azioni di Go Ape sarà trasferito in un Employee Ownership Trust, a beneficio di tutti i dipendenti attuali e futuri. Il restante 10% del business sarà mantenuto da Rebecca e Tristram.

Dalla fondazione di Go Ape nel 2002, questa azienda orgogliosamente indipendente ha registrato una crescita "verdi-ginosa”. In poco meno di 20 anni è divenuta un’attività pluripremiata di avventure forestali, con 35 sedi in tutta la Gran Bretagna. Accoglie più di un milione di clienti all'anno e impiega un team di mille persone nel Regno Unito. Go Ape si è anche ramificata oltreoceano, operando in 16 stati in America.

Oggi, qual è la nuova struttura di governance di Go Ape?

Prima di trasferire gran parte delle loro azioni in un Employee Ownership Trust (EOT) a beneficio di tutti i dipendenti, i fondatori di Go Ape hanno scritto una dichiarazione sulle ambizioni dell'azienda per il futuro. Questa dichiarazione viene presentata come "The Founders' Wishes".

Si basa sui valori fondamentali che hanno plasmato la direzione e il processo decisionale dei primi 20 anni di Go Ape.

Per maggiori informazioni:  The Founders' Wishes   


 Ottobre 2021 -  La coalizione 1BY30

Nel Regno Unito si è formata una coalizione. che riunisce le organizzazioni leader del movimento cooperativo e della proprietà dei dipendenti: Co-operatives UK ed Employee Ownership Association.

La coalizione sta portando avanti la campagna 1 entro il 30 - il milione di proprietari: Un milione di proprietari dipendenti nelle PMI britanniche entro il 2030. Più di quanti ve ne siano attualmente in tutta l'Unione europea.

Negli ultimi anni si registra un aumento della domanda di consulenza e supporto professionale in materia di proprietà dei dipendenti nel Regno Unito questo è il motivo per cui la coalizione ha creato The Ownership Hub.

The Ownership Hub sta sviluppando risorse e formazione affinché i consulenti professionali possano assistere gli imprenditori e le imprese ad adottare la proprietà dei dipendenti e le cooperative di lavoratori in diverse fasi del ciclo di vita dell’attività.
Le cooperative di lavoratori sono il modello consolidato per la creazione di imprese che sono di proprietà dei lavoratori fin dall'inizio. Sovente, il modello cooperativo è adottato anche da giovani imprese per passare rapidamente alla proprietà dei lavoratori.
Inoltre, le startup usano spesso regimi azionari per i dipendenti, in particolare le stock option.

D'altra parte, il quadro è molto diverso nell’ambito della successione di proprietà. In molti casi, per la trasmissione dell’attività ai dipendenti, i regimi ESOP/EOTa sono i più efficaci.

Maggiori informazioni su  The Ownership Hub   

 

 

 Settembre 2021 -  L'azionariato dei dipendenti traina la ripresa economica scozzese

Entro il 2030, il governo scozzese spera che il paese sarà sede di 500 aziende di proprietà dei dipendenti, rispetto alle circa 100 aziende attualmente passate agli EOT (Employee Ownership Trusts). Decine di migliaia di nuovi proprietari dipendenti.

Questo testimonia un’autentica presa di coscienza dei benefici apportati dalla proprietà dei dipendenti, non solo personalmente, ma per il fatto che posti di lavoro, ricchezza e talenti rimangono in Scozia. La proprietà dei dipendenti, in quanto parte della ripresa a lungo termine dalla pandemia di coronavirus, non può essere sottostimata.

La transizione alla proprietà dei dipendenti è in genere effettuata da imprenditori o da aziende a conduzione familiare nel quadro dei loro piani di successione.

Quali sono i vantaggi per i venditori? Quali sono i vantaggi per i dipendenti? Vediamo i fatti: La nostra rassegna stampa propone una dozzina di casi reali e testimonianze pubblicati quest'estate dalla stampa britannica.

Per saperne di più  


 Luglio 2021 -  Meld Studios
       La prima società australiana a essere controllata da un Trust di azionariato dipendenti

Abbiamo un nuovo assetto proprietario!

Dopo un lungo e laborioso percorso volto a influenzare la legislazione australiana, siamo lieti di annunciare che siamo ora ufficialmente in transizione verso "Employee-Owned Trust".
Si tratta di un'importantissima pietra miliare nella storia di Meld, e nella storia della proprietà aziendale in Australia.

Ma che cosa significa "Employee Owned Trust”?

Tecnicamente, un EOT, o Trust di azionariato dipendenti è:
Un trust istituito da una società per detenere azioni per conto dei suoi dipendenti, e che in genere detiene tutte, o quanto meno la maggioranza delle quote.

In pratica, essere un EOT significa che:

·  Nel corso del tempo le azioni vengono trasferite dai nostri tre fondatori (proprietari) all’EOT Meld
·  Tutti i dipendenti a tempo indeterminato sono beneficiari di questo Trust
·  In quanto beneficiario, ciascun dipendente di Meld è proprietario indiretto dell’azienda
·  Ciascun dipendente di Meld ha due funzioni: dipendente e titolare dell’azienda
·  Ciascun dipendente di Meld ha voce in capitolo nella direzione dell'azienda attraverso strutture di partecipazione designate
·  Ciascun dipendente di Meld riceve il beneficio di una distribuzione equa degli utili grazie ai nostri sforzi collettivi.

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 Giugno 2021 -  L'azionariato dei dipendenti e l'economia post-Covid

Il Regno Unito sta cercando di reinventare i piani azionari per i dipendenti per gli anni 2020.

Mentre il Regno Unito si concentra sulla ripresa economica post Covid, è stato recentemente pubblicato un rapporto con raccomandazioni per ampliare l'adozione dei piani azionari per i dipendenti: "Una quota di partecipazione al successo - L'azionariato dei dipendenti nell'economia post-Covid" (A Stake in Success - Employee Share Ownership and the post-Covid economy).

Il rapporto - elaborato dalla Social Market Foundation e da Proshare, la voce del settore dei piani azionari per dipendenti nel Regno Unito - contiene alcune raccomandazioni importanti, tra cui:

 La partecipazione ai piani azionari per i dipendenti deve essere ampliata, e una parte fondamentale di questo potrebbe essere la rielaborazione di piani azionari fiscalmente vantaggiosi per renderli più attraenti per le fasce salariali più basse. "Le regole del piano di incentivazione azionaria (Share Incentive Plan) dovrebbero essere modificate per consentire un accesso preferenziale ad azioni gratuite per i lavoratori a basso reddito".

 "Introdurre un nuovo modello di proprietà affinché l'azionariato dei dipendenti possa costituire una parte fondamentale nella pianificazione della successione aziendale. Il modello ESOP degli Stati Uniti dovrebbe essere introdotto nel Regno Unito, prevedendo per gli Employee Ownership Trusts (EOT) un'opzione per divenire ESOP laddove le azioni siano attribuite ai singoli dipendenti piuttosto che raccolte in un pool collettivo. Adottare gli EOT e gli ESOP come parte della pianificazione della successione aziendale potrebbe aiutare ad ampliare la proprietà dei dipendenti nel corso del tempo."

 "Il governo deve sostenere l’azionariato dei dipendenti, facendone una parte fondamentale dell'agenda economica e della narrativa post-Covid. Dovrebbe essere una componente chiave non solo per una "ripresa equa", ma anche per i piani a lungo termine volti ad affrontare il problema di lunga data della scarsa produttività dell’economia britannica."


 Maggio 2021 -  Una campagna di disinformazione in Francia

Negli ultimi mesi si registra in tutto il mondo un'ondata di trasferimenti di società ai dipendenti. È una conseguenza della pandemia. Sulla scia della crisi, molti proprietari di PMI hanno una visione diversa della vita e vogliono trasmettere l’attività.
Attualmente, nel Regno Unito, ogni giorno una PMI viene trasferita ai suoi dipendenti, per una media di 85 persone. Una piccola o media impresa ogni giorno! I dipendenti diventano azionisti di maggioranza dell'azienda, arrivando anche al 100%, come nel caso delle SCOP, le cooperative di dipendenti in Francia.
Questo grazie all'ESOP e alla sua variante britannica, l'EOT(Employee Ownership Trust ).
Non si tratta di piani di acquisto di azioni come li conosciamo a Parigi nelle grandi aziende. I dipendenti non devono investire i loro risparmi. D’altra parte, i loro risparmi non sarebbero sufficienti per acquisire la loro impresa. Ma nel modello ESOP, i dipendenti non si assumono il rischio finanziario.
In diversi paesi, il movimento cooperativo è tra i leader nei piani di partecipazione azionaria dei dipendenti di tipo ESOP nelle PMI. Lo stesso dicasi del movimento sindacale. Nel Galles, per esempio, con il Wales Co-operative Centre o in Scozia con l'agenzia Co-operative Development Scotland.
Al contrario, la Francia presenta al momento un quadro sorprendente. Infatti, il modello ESOP è stato accolto in Francia da una campagna di disinformazione organizzata mediante la stampa e le lobby politiche.
Questa campagna è guidata dalla FAS, un'organizzazione che raggruppa una dozzina di associazioni attive di dipendenti azionisti di grandi gruppi a Parigi. Per saperne di più


Supermenteur  


 Maggio 2021 -  Nuova legislazione in Germania

Il 22 aprile il Bundestag ha approvato la nuova legislazione sull'azionariato dei dipendenti. È un grande passo avanti. Gli incentivi fiscali sono moltiplicati per quattro, vale a dire 1.440 euro all'anno e per persona. Possiamo aspettarci che molte più aziende faranno ricorso all’azionariato dei dipendenti, si tratti di grandi aziende, PMI o startup. Le decisioni politiche in Germania hanno subito una notevole accelerazione. Tuttavia, siamo ancora lontani dalle richieste dei professionisti e dagli standard internazionali (rimandiamo alla nostra rassegna stampa). Per saperne di più


 Marzo 2021 -  Una storia francese di successo

Dall'inizio dell'anno, il numero di Employee Ownership Trusts nel Regno Unito sta crescendo ad un ritmo sempre maggiore.

A questo ritmo, il numero di imprese consegnate ai dipendenti raddoppierà quest'anno, passando da 6 a 700. In pochi anni, da quando la formula è stata messa in atto nell'aprile 2014, è stata un successo.

Per fare un confronto, la Francia ha introdotto un sistema "FCPE de reprise" nel 2006.
Anche in Francia, la cifra è in forte aumento. Infatti, tra il 2006 e il 2020 sono stati realizzati solo due casi di trasferimenti di società attraverso FCPE, ma questo numero potrebbe salire a tre nel 2021, cioè +50%. Questo collocherebbe la Francia non lontano dal +100% previsto in Gran Bretagna e comunque molto più alto di tutti gli altri paesi europei.

Il "FCPE de reprise" è stato progettato sullo stesso principio dei FCPE che hanno tanto successo nelle grandi aziende. In entrambi i casi, si tratta di piani di acquisto di azioni per i dipendenti.

Nei piani di acquisto di azioni, i dipendenti sono invitati a investire una parte dei loro risparmi in azioni aziendali. Beneficiano di incentivi (sconti sui prezzi, contributi aziendali, bonus fiscali, etc). Questi piani sono adatti alle grandi aziende, le cui dimensioni sono un fattore di attenuazione del rischio finanziario.

D'altra parte, comprare le azioni di una PMI è un'operazione molto più rischiosa. E l'investimento dei dipendenti in una PMI è generalmente fatto durante un trasferimento d'impresa, quindi una parte significativa della società, spesso il 100%, deve essere acquistata. In generale, i risparmi dei dipendenti non rientrano nell'ambito di una tale operazione.

I paesi che hanno avuto più successo nell'organizzare una politica di partecipazione azionaria dei dipendenti nelle PMI sono quelli che hanno adottato meccanismi finanziari molto diversi dagli schemi di acquisto di azioni.

I piani ESOP negli Stati Uniti e gli Employee Ownership Trusts nel Regno Unito non sono piani di acquisto di azioni per i dipendenti. Non corrono il rischio di investire i loro risparmi personali. Questi piani di azionariato dei dipendenti sono quindi molto meno rischiosi. Eppure permettono ai dipendenti di diventare proprietari della loro azienda, spesso al 100%.

Nulla vieta di utilizzare gli stessi meccanismi finanziari in Francia. Nulla di serio si oppone all'attuazione di una politica efficace di azionariato dei dipendenti nelle PMI per farne una nuova storia di successo francese. Più informazioni       


 Febbraio 2021 - Quanti azionisti dipendenti ci sono in Europa?

Il numero di azionisti dipendenti in Europa continua a crescere.

Questo è ciò che mostrano le prime cifre del nuovo Censimento annuale della proprietà dei dipendenti in Europa, che sarà pubblicato il prossimo aprile.

Il grafico permette di distinguere gli sviluppi nelle società quotate, ma anche in tutte le grandi società (quotate e non) e nelle PMI.


Nelle grandi aziende, la proprietà dei dipendenti ha sofferto delle politiche negative adottate dai governi di paesi come la Francia o la Danimarca all'inizio del 2010.

Recentemente, le politiche sono diventate di nuovo più positive, ma gli shock negativi sono ancora lontani dall'essere dimenticati. È più facile rompere la fiducia che ripristinarla. In Danimarca, per esempio, gli incentivi fiscali sono stati aboliti nel 2011 e reintegrati nel 2016, ma poche aziende che hanno interrotto i loro piani di partecipazione azionaria dei dipendenti hanno ancora preso il rischio di reinvestirli.

Nelle PMI, il numero di azionisti dipendenti in Europa continua a ristagnare a circa un milione di persone. A parte la Gran Bretagna, nessun paese europeo ha ancora istituito un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti adattato alle PMI (tranne le cooperative di dipendenti). Niente di paragonabile con gli Stati Uniti, dove i soli piani ESOP hanno 14 milioni di azionisti dipendenti.

Al ritmo attuale, l'Europa impiegherà poco più di 400 anni per raggiungere un numero di azionisti dipendenti paragonabile a quello raggiunto oggi negli Stati Uniti.

Forza, possiamo fare di meglio!


 Gennaio 2021 - Azionariato dei dipendenti nelle PMI – l'esempio della Gran Bretagna

È noto che il trasferimento di una società è il momento più favorevole e l'operazione più efficace per moltiplicare la partecipazione azionaria dei dipendenti nelle PMI.

Questo è ciò che ha convinto gli USA a introdurre la tecnica dei piani ESOP nel 1974. In Europa, il primo paese ad agire nello stesso senso è stata la Gran Bretagna, con il lancio della formula EOT (Employee Ownership Trust - Trust per la partecipazione azionaria del personale) nell'aprile 2014.

Domanda: Sarà un successo?

  • Dopo i 19 trasferimenti di società del 2014, ne sono stati effettuati 27 nel 2015, quindi 33, 43, 56, 66 e infine 86 nei primi undici mesi del 2020 (tabella 1). Nel complesso, sono state trasferite 333 società a più di 30.000 azionisti dipendenti. Per arrivare a un numero comparabile di azionisti dipendenti, l'Italia ci ha messo più di cento anni, mediante la formula delle cooperative di lavoro.
  • In gran parte dei casi, al pari del piano ESOP, si tratta di trasferimenti di società al 100% ai dipendenti. In altri casi, si tratta di trasferimenti parziali.
  • La dimensione media delle imprese trasferite è di 91 dipendenti, assai rappresentativa della dimensione della PMI media. In pochi casi si tratta di trasferimenti di microimprese, con una dimensione media di 7 dipendenti. La dimensione media delle "piccole" imprese trasferite è di 25 dipendenti, mentre quella delle "medie" imprese è di 100 dipendenti. Infine, per le "grandi" imprese non quotate in borsa il dato è pari a 806 dipendenti. Tutti questi dati corrispondono alquanto alle dimensioni medie del personale delle imprese di tutte le dimensioni. La formula evidenzia quindi un altissimo grado di adattabilità, non legato alle dimensioni delle imprese.
  • I settori di attività interessati sono principalmente quelli ad alto valore aggiunto e ad alta tecnologia (tabella 2). Anche in questo caso, l'ampia gamma di settori di attività è un segno della grande adattabilità della formula.

 

 

Insomma: un successo notevole !

La Gran Bretagna è quindi finora l'unico paese europeo che sia stato in grado di attuare un’efficace politica di partecipazione azionaria del personale nelle PMI.

Detto questo, si può fare di più.

Basti pensare che nel 1980, pochi anni dopo il suo lancio nel 1974, il piano ESOP aveva già dato origine a circa 5.000 trasferimenti di imprese negli Stati Uniti. All'epoca, le popolazioni della Gran Bretagna e degli Stati Uniti erano in un rapporto di 1 a 3. Pertanto, sulla scala della Gran Bretagna, il piano ESOP aveva reso possibile il trasferimento di poco più di 1.500 società, rispetto alle 333 società trasferite con la formula EOT che osserviamo attualmente.

Perché questa differenza di efficacia tra le due formule?

La formula EOT è un derivato semplificato del piano ESOP. A quanto pare, come spesso accade, in questo caso l'originale è migliore della copia.

Ci sono in effetti due differenze principali tra l'ESOP e l'EOT:

1. L'EOT si basa su un'esenzione d’imposta sui dividendi (distribuiti ai dipendenti come bonus esenti da imposte fino a £3.600 / anno), in virtù di una legislazione specifica. In confronto, il piano ESOP consente l'esenzione non solo dei dividendi ma anche degli utili della società stessa. La formula ESOP evita quindi sia l'imposta sugli utili che l'imposta sui dividendi. E questo non in virtù di una particolare legislazione, ma in virtù della semplice ingegneria fiscale della partecipazione azionaria del personale.

2. Con la formula ESOP, i dipendenti possono incassare il valore delle loro azioni e venderle quando lasciano l'azienda (in genere al momento del pensionamento). Con la formula EOT non è possibile, il trust detiene le azioni per un periodo di tempo indeterminato, in perpetuo.

Queste due differenze spiegano probabilmente il successo assai maggiore del piano ESOP.

Oggi, però, è in atto un dibattito a livello mondiale sui rispettivi vantaggi delle due formule. ESOP o EOT? La questione è in discussione in Gran Bretagna come negli Stati Uniti, in Canada e in Australia.

Due formule sono meglio di una!  Negli Stati Uniti potrebbe essere opportuno affiancare la formula EOT al modello ESOP esistente. E sarebbe senza dubbio saggio in Gran Bretagna introdurre la formula ESOP in aggiunta all'EOT.

In entrambi i casi, dovrebbe essere facile lasciare la scelta della formula ai nuovi azionisti. Una volta costituito il trust, la scelta della formula sarebbe lasciata ai nuovi azionisti, che potranno concretizzarla sotto forma di ESOP o di EOT. Non c'è dubbio che la partecipazione azionaria dei dipendenti troverebbe ancora più legittimità e sostegno.

Per sperne di più  


  Dicembre 2020 - Ingegneria fiscale

Quale azienda non sogna di raddoppiare la propria redditività?

Questo è ciò che il piano di partecipazione azionaria dei dipendenti ESOP permette di ottenere nella maggior parte dei paesi europei, a seconda delle aliquote d'imposta sul reddito aziendale e sui dividendi.

È noto che ogni tipo di imprenditore ha le sue particolari forme di ingegneria fiscale. Che si tratti del grande gruppo internazionale, dell’imprenditore individuale o dell’impresa di famiglia, tutti hanno i loro metodi.

D'altro canto, viene generalmente ignorato il fatto che la comproprietà dei dipendenti fornisce meccanismi particolarmente efficaci per le PMI.

Di conseguenza, il sistema fiscale esistente incoraggia la partecipazione azionaria dei dipendenti e la riduzione delle disuguaglianze patrimoniali. E questo senza alcuna nuova legislazione particolare. Questa particolarità è alla base del successo dei piani di partecipazione azionaria dei dipendenti ESOP.

In effetti, il piano ESOP permette di trasferire parte degli utili dell'azienda sotto forma di contributi pensionistici complementari per i dipendenti-comproprietari dell'azienda. Una volta che l'utile è stato ceduto, non vi è più alcuna imposta su quell'utile. È semplicissimo.

Questo è ciò che rende il piano ESOP più semplice e più efficace di qualsiasi altro per la partecipazione dei dipendenti nelle PMI e per fornire a queste ultime capitale proprio. Questa è stata una delle due chiavi del successo dei piani ESOP nelle PMI negli Stati Uniti dal 1974.

Questo è il motivo per cui ci sono 14 milioni di azionisti dipendenti nei piani ESOP negli Stati Uniti, a fronte di appena un milione di azionisti dipendenti nelle PMI in Europa, anche se la popolazione statunitense è la metà piccola come la nostra.

L'ingegneria fiscale è spesso denigrata. In molti casi, riduce le tasse a vantaggio di interessi privati a scapito dell'interesse pubblico.

Con l'ingegneria fiscale della partecipazione azionaria dei dipendenti, la questione è completamente diversa. Ciò va a beneficio di tutti i dipendenti e dell'interesse pubblico. Infatti, tutti gli studi dimostrano che contribuisce al benessere generale e alla riduzione delle disuguaglianze.

L'ingegneria fiscale della partecipazione azionaria dei dipendenti è un'ingegneria fiscale virtuosa.

Per sperne di più  


  Novembre 2020 - Come creare un piano ESOP

Per la partecipazione azionaria dei dipendenti nelle PMI, il piano ESOP è il più semplice ed efficace al mondo.

Ecco come fare:

1. Lei, azionista di riferimento della società XYZ, intende vendere le sue azioni.

2. Il primo passo è creare una "Fondazione per la proprietà azionaria e le pensioni dei dipendenti della società XYZ".

3. Le sue azioni sono vendute alla fondazione. Per il pagamento, lei farà credito alla fondazione (oppure l’aiuterà a ottenere un credito o altri finanziamenti).

4. L'anno successivo, come ogni anno, la società XYZ realizza un utile di esercizio. In precedenza, questo era tassato. Ora non più. La società calcola e versa alla fondazione un contributo pensionistico equivalente all'utile prima della partecipazione dei dipendenti. Di conseguenza, l’utile scompare. Nessun utile, nessuna imposta.

5. La fondazione percepisce il contributo pensionistico annuo. Trattandosi di un'organizzazione senza scopo di lucro, non è tassata sui suoi redditi. Anche in questo caso, nessuna imposta.

6. Da parte sua, la fondazione crea un conto individuale per ciascun dipendente. Tale conto registra i diritti di ciascun dipendente a ricevere azioni della società XYZ al momento in cui lascia la società (normalmente all'età pensionabile).

7. Inoltre, la fondazione organizza un sistema di voto per i dipendenti azionisti sui punti all'ordine del giorno dell'assemblea annuale degli azionisti della società XYZ.

8. Ogni anno la fondazione percepisce il contributo per la pensione complementare dei dipendenti partecipanti al piano. Tale contributo serve in primo luogo a rimborsare il credito originariamente ottenuto per l'acquisto delle azioni.

9. Successivamente, le azioni liberate vengono aggiunte ogni anno sotto forma di "diritti" sul conto individuale di ogni dipendente, utilizzando una semplice chiave di ripartizione (spesso al prorata della retribuzione).

10. In tal modo i dipendenti esercitano i loro diritti di azionisti e sono proprietari delle azioni, fermo restando che possono disporne (venderle) solo quando lasciano la società. Questo li motiva fortemente affinché tutto funzioni per il meglio. Nei fatti, è stato osservato che le aziende dotate di piani ESOP funzionano meglio delle altre.

Un piano ESOP, più semplice di così!

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  Ottobre 2020 - Anche in Francia

14 milioni di azionisti dipendenti nel modello ESOP solo negli Stati Uniti. Milioni di dipendenti azionisti di piccole e medie imprese, quasi nulla qui. Prosperità per loro, noccioline qui.
Ma cosa c'è di veramente americano nel modello ESOP?
Un Management Buy Out (MBO) è americano? Certo che no, è la finanza, è universale. Anche in Francia.
Un Leveraged Buy Out (LBO) è americano? Certo che no, è finanza come due più due fa quattro, è universale. Anche in Francia.
Un fondo o una fondazione che detiene azioni per conto dei dipendenti è americano? Certo che no, è universale. Anche in Francia.
Un azionista che vende tutte o parte delle sue azioni a una fondazione è americano? Certo che no, sta succedendo ovunque. Anche in Francia.
I contributi per la pensione integrativa sono deducibili dal reddito di impresa, è americano? Certo che no, è ovunque. Anche in Francia.
Una fondazione in cui le azioni detenute per conto dei dipendenti diventano disponibili solo quando i dipendenti lasciano l'azienda, è una fondazione statunitense? Vedi in Austria anche in aziende molto grandi come Voestalpine o Erste Bank. Vedi in Svezia... È possibile qui? Chiaramente, sì. Anche in Francia.


Superdupont

Questi sono quindi tutti gli ingredienti principali del modello ESOP.
Tutto questo è possibile anche in Europa. Senza una legislazione speciale, con la legge esistente. Anche in Francia.
Ci viene ricordato che i nostri amici di Equalis Capital a Parigi erano giustamente orgogliosi di annunciare qualche anno fa “una prima”, un ESOP francese (del tipo non a leva, è vero). Allora, quando sarà lanciato il primo ESOP a leva in Francia?
La parte americana del modello ESOP è una cosa e una sola: loro lo usano e noi no. Riusciremo mai ad uscire da questa follia? Anche in Francia?
Come si può introdurre questo tipo di piano di partecipazione azionaria dei dipendenti in ogni paese europeo? Lo spiega un gruppo di esperti europei e americani in questa pubblicazione.


  Luglio 2020 - Azionariato dei dipendenti nelle PMI

In tutto il mondo c’è un modello per attuare pani di partecipazione alla proprietà delle PMI infinitamente più efficace di qualsiasi altro. Si chiama ESOP. Si adatta al meglio sia per gli imprenditori che per i dipendenti.

Il motivo? Si fonda sulle tecniche finanziarie di oggi, non di quelle tradizionali.

In questo modello I dipendenti non devono trovare I fondi, sacrificare il proprio risparmio, assumersi il rischio. Invece, esattamente come accade nelle forme di leveraged buyout, è la società stessa ed i suoi azionisti che forniscono finanziamento e garanzie.

Come si può introdurre questo tipo di piano di azionariato/partecipazione dei dipendenti (tipicamente statunitense) negli ordinamenti degli Stati Europei? Un gruppo di esperti statunitensi ed europei descrivono come fare in questa pubblicazione


 Giugno 2020 - I tre rami dell’azionariato dei dipendenti

L’Europa deve ancora rendersi conto che l’azionariato dei dipendenti non ha un solo modello. In effetti ci sono tre rami principali:
1) Piani di acquisto di azioni (Employee Share Purchase Plans). In questo schema il dipendente acquista azioni della Società per cui lavora, normalmente con uno sconto ripetto ai valori di mercato. Gli  ESPP sono la modalità più attinente alle grandi Società quotate.
2) Stock Options, la modalità più efficace nelle startups.
3) Il modello ESOP. E’ totalmente diverso dai primi due rami, ed è il più efficace piano di azionariato nelle PMI. Con questo modello i dipendenti acquisiscono, come collettività, la proprietà della Società per cui lavorano. Questo risultato non è ottenuto utilizzando le loro disponibilità finanziare. Il finanziamento dell’operazione viene dall’esterno, generalmente il sistema bancario (come nelle operazioni di leveraged buyout) o da alter fonti, come nell’attuale contesto di crisi da Coronavirus. I primi beneficiari diretti degli ESOPs non sono i dipendenti, ma direttamente le Società. Negli USA è una modalità significativa di finanziare l’intera economia. Il modello ESOP può aiutare le Società ad affrontare problemi di liquidità e fallimenti; i dipendenti sono, in definitiva, i beneficiari effettivi della continuità aziendale. Ecco perché è un piano di azionariato “dei dipendenti”.

Diamo uno sguardo all’Europa, nell’ottica di questi tre rami.
1) Gli ESPP sono ben conosciuti in Europa, ed in vari Stati questa buona pratica è da tempo e con successo incentivata. Sono piani adatti alle circa 10.000 Società quotate, con 36 milioni di dipendenti, circa il 25% dei dipendenti del settore privato.
2) Stock options. La Commissione Europea ha appena deciso di adottare una nuova strategia per incentivare la distribuzione di stock options ai dipendenti delle startups. Senza dubbio un passo avanti significativo, rivolto alle (circa) 18.250 startups europee, il cui organic totale è di qualche decina di migliaia di persone, ovvero lo 0,1% dei dipendenti del settore privato.
3) ESOPs. Questo modello è indirizzato essenzialmente alle PMI (o ad aziende più grandi, non quotate in Borsa). In Europa abbiamo 1,7 milioni di PMI, con 54 milioni di dipendenti, il 37% dell’occupazione nel settore privato, che arrivano a 67 milioni (46% dell’occupazione) se consideriamo le grandi imprese non quotate.

Ancora oggi l’Europa continua ad ignorare che l’azionariato dei dipendenti è praticabile su vasta scala nelle PMI, che funziona bene da 45 anni negli USA e che il modello adottabile già esiste, e si chiama ESOP. Tristemente, alle PMI europee manca quello che potrebbe essere uno degli strumenti principali per combattere la crisi. Maggiori informazioni


Aprile 2020 - Pandemia

Appello a tutti i Governi
ed Istituzioni europee

L'azionariato dei dipendenti
in tempi di pandemia

Firma l'appello e reagisci   


Febbraio 2020 - Contrasti nel Regno Unito

No, non stiamo parlando di Brexit.
Sei nuove adesioni nel mese scorso allo schema societario Employee Ownership Trust, ilnumero mensile più alto da quando lo schema è stato introdotto nella legislazione Britannica nel 2014.
Come il piano ESOP statunitense, da cui trae ispirazione, si tratta di una modalità il cui fine è agevolare la successione di impresa attraverso la trasmissione ai dipendenti delle PMI.
Contrariamente, pur presentandosi come il miglior esempio britannico della partecipazione dei dipendenti, punto chiave della sua strategia di business, la catena di grandi magazzini John Lewis è alle prese con la peggior crisi dei suoi 156 anni di storia.


Gennaio 2020 - Francia:  Verso il 10%

L’anno scorso in Francia si è deciso di arrivare al 10% di proprietà nelle Società dell’economia francese entro il 2030.
In pratica si tratta di raddoppiare l’attuale livello nelle grandi società quotate.
D’altra parte, per le PMI, è ancora tutto da inventare, per raggiungere un obiettivo così ambizioso.
Ci sono 13 misure “forti e dirompenti”, proposte recentemente da un gruppo di lavoro di esperti.
Dettagli


 Dicembre 2019 - Germania:
      La Coalizione decide che gli incentive fiscali devono essere raddoppiati


Finalmente la Germania si muove. Nel corso dell’esame del regime pensionistico di base, la Coalizione si è accordata su un raddoppio dell’esenzione fiscale per la partecipazione dei dipendenti al capitale finanziario da 360 a 720 euro annui.
La delibera del 10 novembre 2019 afferma: "L’azionariato dei dipendenti contribuisce all’accumulazione di ricchezza in loro favore”. Per aumentarne l’attrattività “il limite di esenzione fiscale sarà aumentato dagli attuali 360 a 720 euro”.
Finalmente la coalizione raccoglie quanto da tempo l’Associazione tedesca per la Partecipazione dei Dipendenti  (AGP) richiede, ovvero migliorare le condizioni fiscali per incentivare l’azionariato dei dipendenti.
Mediante questo incremento AGP si aspetta un effetto significativo sull’accumulazione del patrimonio da parte dei dipendenti che già credono nei piani di azionariato offerti dalle imprese. "Dobbiamo verificare quante imprese offriranno piani di azionariato, tenendo presente che questa defiscalizzazione, ancorché raddoppiata, resta modesta se confrontata a quanto praticato in altri Paesi Europei (in Italia è 2.058 € annui NdT).

L’esperienza Europea mostra una diretta ed evidente correlazione fra illivello di sostegno ed il grado di diffusione della partecipazione dei dipendenti” dichiara Heinrich Beyer, il Direttore di AGP.
AGP pertanto auspica un ulteriore graduale incremento dell’incentivo fiscal, anche allo scopo di rinforzare la posizione tedesca nel contesto mondiale di attrazione di specialisti qualificati per le start up.
Da parte loro, I partiti di opposizione (FDP e Grünen) chiedono l’aumento a 7.500 Euro, in linea con quanto praticato in altri importanti Stati Membri.

Novembre 2019 - Azionariato dei dipendenti nelle PMI

L’azionariato dei dipendenti non può essere sviluppato nelle PMI con le stesse modalità delle grandi imprese. Le grandi imprese hanno bisogno di maggiori capitali, e in questa logicadevono moltiplicare il numero degli azionisti, il che implica anche coinvolgere anche molti dipendenti. Nelle PMI la necessità di capitale è limitata, gli azionisti sono pochi e spesso non ci sarebbe motivo di coinvolgere la generalità dei dipendenti in piani di azionariato individuale. Nelle PMI è molto più efficiente l’azionariato collettivo. A livello mondiale lo schema ESOP codificato nel 1974 dali USA è di gran lnga il più efficiente.

Il Regno Unito è il solo paese europeo che abbia introdotto, con i recenti governi conservatori, schemi proprietari per i dipendenti nelle PMI, con risultati apprezzabili benché largamente inferioria quanto ottenuto negli USA. Da parte sua il Partito Laburista ha presentato una proposta etichettata "employee ownership", che presenta controversie.

Il punto più rilevante, se l’azionariato dei dipendenti nelle PMI venisse praticato, come nelle quotate, come individuale e diretto, resta nella negoziabilità dei titoli azionari, cosa garantita solo per società quotate sui mercati azionari. Negli Stati Uniti  spinge in questa direzione il gruppo OTC Markets.


 Ottobre 2019 - Effetto dell’azionariato dei dipendenti sulle retribuzioni apicali


Un progetto di ricerca dell’ Università di Aix-Marseilles in Francia illustra l’impatto dell’azionariato dei dipendenti sul livello di retribuzione dei top executives nelle società quotate.
L’azionariato dei dipendenti influenza l’organizzazione del lavoro, politiche e stile manageriale, con un impatto finale sulla performance aziendale.
I risultati dello studio mostrano che l’azionariato dei dipendenti gioca un ruolo diretto e indiretto sulle determinazioni delle retribuzioni apicali, con un effetto di moderazione significativo.
Inoltre, la presenza nei Consigli di rappresentanti dell’azionariato dei dipendenti tende a ridurre tali retribuzioni. Maggiori informazioni (in francese)

 Giugno 2019 - Si allarga la distanza con gli USA

Continua l’uscita di studi sull’azionariato dei dipendenti negli USA, con la diffusione di informazioni utili per tutti, anche in Europa.

L’edizione 2018 della “US General Social Survey”, il censimento pubblico annuale della popolazione attiva statunitense, comprende un segmento sull’azionariato dei dipendenti.
L’evidenza mostra che il 20% dei dipendenti nel settore privato usufruiscono a diversi livelli di strumenti proprietari, comprendendo gli 11 milioni di partecipanti negli ESOP e 25 milioni che godono di qualche forma di remunerazione in azioni. Il totale è 36 milioni, da paragonare ai 9 milioni in Europa.

Il censimento ha anche evidenziato che il valore medio detenuto pro capite dai dipendenti azionisti ammonta a $ 75.205. In totale 2,7 miliardi: in Europa € 400 milioni.

Il prof. Douglas Kruse, autore dello studio, ha notato che gli azionisti dipendenti “anno una probabilità di licenziamento pari a 1/6 rispetto a chi non lo è”. Lo studio ha scoperto che  i dipendenti non azionisti nel campione sono stati licenziati per il 3,7%, contro lo 0,6% dei dipendenti azionisti.

Fra le Società con programmi di coinvolgimento del personale, lo studio ha evidenziato che le società con piani di azionariato generosi presentavano un turnover generale (comprese le dimissioni volontarie) del 6%, ben al di sotto del 14% verificato presso I dipendneti non beneficiari dei piani di azionariato.

Questa realtàè lontana dall’idea, o forse è meglio definirlo preconcetto, fino ad oggi prevalente nella Commissione Juncker a Bruxelles,  dove ancora pensano che l’azionariato dei dipendenti sarebbe qualcosa di rischioso, portatore di incertezza per I lavoratori.. La realtà è che l’azopnariato dei dipendenti è una strategia che porta nel  medio/lungo periodo una maggior ricchezza e stabilità.  

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 Marzo 2019 - Congratulazioni dal Parlamento Irlandese

Al Parlamento Irlandese piace la nostra newsletter, come comunicatoci formalmente.

Tutti i mesi la nostra newsletter è l’appuntamento con gli avvenimenti significativi nell’azionariato dei dipendenti in tutto il mondo e sulle politiche praticate in Europa.

La rassegna stampa mensile è una miniera di informazioni, che mette a fuoco fatti reali ed aiuta a riconoscere le fake news, che anche in questo campo non mancano, diffondendo una storia in evoluzione con i suoi intrecci e collegamenti.

Gli aspetti positivi dell’azionariato dei dipendenti diventano sempre più evidenti.

La lettera inviataci dal Parlamento Irlandese


 Décembre 2018 - Appel des start-up européennes

Les start-up européennes lancent un appel aux politiques pour revoir les règlementations de l'actionnariat salarié, afin de les mettre à armes égales avec leurs concurrents de la Silicon Valley.

L’Europe pourrait être le continent le plus entreprenant au monde. Mais les règles qui gouvernent l'actionnariat salarié en Europe sont généralement archaïques et très inefficaces.

Elles sont souvent si incohérentes et punitives qu'elles constituent un obstacle majeur pour le développement des start-up...

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 Novembre 2018 - Il voto al Parlamento Europeo


Il Parlamento, nella seduta del 23 ottobre a Strasburgo, ha approvato la sua Risoluzione con una maggioranza (589 favorevoli, 39 contrari e 10 astenuti).

Questo grazie al testo (consultabile a questo questo link) presentato dall’on. Renate Weber, eurodeputata rumena del Gruppo ALDE, in cui il Parlamento ribadisce il sostegno alla “partecipazione azionaria dei dipendenti per tutti”, e la necessità di lanciare un Piano di Azione Europeo.

Nell’elencare gli aspetti positive dell’azionariato dei dipendenti, la Risoluzione sottolinea in particolare l’effetto positive su crescita ed occupazione.

L’on. Weber concluderà la Conferenza del 6 febbraio, alla quale è prevista la partecipazione di eurodeputati, candidate alle elezioni ed esponenti della Commissione Europea.

 

 Octobre 2018 - Méfions-nous des imitations

Comment faire pour que l'actionnariat salarié fonctionne vraiment? S'il y a une chose à laquelle tout le monde croit en Grande Bretagne, c'est que l'actionnariat salarié est une très bonne chose. Cependant, les toutes nouvelles propositions du Parti Travailliste provoquent de violentes controverses.

Ce qui compte vraiment, ce n'est pas seulement les actions, mais les droits, les obligations, l'étendue de la propriété qui vont avec. Droits complets ou imitations? Dans la version du  Parti Travailliste, l'actionnariat "salarié" ne serait pas vraiment aux salariés, ils ne pourraient jamais acheter ou vendre les actions qui seraient "notionnellement" les leurs...

 

 Settembre 2018 - Proposta di Legge in Germania

Il Governo della Regione Nord Reno – Westfalia vuol rendere più attraente la partecipazione dei dipendenti nelle start up tedesche attraverso l’aumento degli incentivi fiscali; un progetto di legge è stato sottoposto al Bundesrat, la Camera Alta del Parlamento tedesco.

L’attuale incentivo passerebbe dai 360 € attuali a 5.000. La sua approvazione porterebbe la Germania ad allinearsi ai livelli standard europei per queste iniziative.

La promozione dell’azionariato dipendenti e la diffusione delle stock options è un fenomeno che sta coinvolgento gran parte dell’Europa. Ci sono nuove leggi in tale direzione già approvate in Irlanda, Francia, Swezia e Paesi Bassi, mentre sono in discussione analoghi progetti in Austria, Lussemburgo e Svizzera.

 


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 Settembre 2018 - Il Presidente Donald Trump

Donald Trump ha firmato una legge che consideriamo storica, che aumenta gli incentivi alla promozione di imprese possedute dai dipendenti, conosciuta come "Main Street Employee Ownership Act".

Questa nuova legge ha trovato sostenitori presso entrambi gli schieramenti politici, Democratici e Repubblicani.

Si tratta della legge più ambiziosa approvata dal Congresso negli ultimi 20 anni il cui effetto dovrebbe essere raddoppiare, se non triplicare, il tasso di crescita delle imprese partecipate nei  prossimi 10 anni.

Dettagli

 Juin 2018 - Baromètre des politiques d'actionnariat salarié dans les pays européens


En 2018, 20 pays européens ont des politiques de promotion  et de développement de l'actionnariat salarié, contre 18 en 2017 et 15 en 2015. D'où un nouveau sommet historique pour notre baromètre.
L'Autriche, la France, l'irlande, les Pays-Bas, la Suède, le Danemark ont tous introduits de nouvelles dispositions incitatives cette année.
La France - pourtant déjà numéro un en Europe - a pris la décision de doubler son actionnariat salarié d'ici 2030, ce qui la mettrait au niveau atteint aujourd'hui aux Etats-Unis. Un signal fort pour tous les Européens.

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 Juin 2018 - La Réserve Fédérale Américaine sur l'actionnariat salarié


Dans une série d'articles sur la qualité du travail, la Banque de Réserve Fédérale de Boston publie un long article sur l'actionnariat salarié, montrant comment il bénéficie aux entreprises, aux travailleurs et aux économies locales.

L'article comporte une interview du Professeur Douglas Kruse de la Rutgers University qui retrace le contexte et les résultats de recherches sur l'actionnariat salarié et les plans ESOP, ainsi qu'une interview de plusieurs actionnaires salariés de Cape Air, y compris une vidéo sur l'actionnariat salarié de l'entreprise.

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 Maggio 2018 -  Discriminazioni nel diritto di voto

Essendo investitori di lungo period gli azionisti dipendenti francesi godono dal 2014 di una discriminazione positive nei diritti di voto, che possono essere raddoppiati. Questosignifica che se i dipendenti detengono il 6%del capitale, I loro voti valgono il 12%. Questo contribuisce al crescente coinvolgimento dei dipendenti azionisti nella corporate governance: in Francia troviamo rappresentanza dei dipendenti azionisti in 33 delle principali Società.

Al contrario, I diritti di voto degli azionisti dipendenti sono discriminate negativamente in 6 Paesi europei: Danimarca, Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Svizzera e Germania.

Casi tipici (sopratttutto in Scandinavia) sono le Società che emettono 2 classi di azioni, le A, con dieci voti per azione, e le B, con un voto per azione. I gruppi di controllo detengono le azioni di tipo A, mentre sul mercato, e nei piani di azionariato, vengono trattate Azioni B. In questo modo i diritti di voto degli azionisti dipendenti sono pesantemente discriminati, fino al 37% delle grandi Società svedesi. Rispetto al principio “one share – one vote” la riduzione nei diritti di voto in Danimarca e Svezia va dal 30 al 60% in meno. Altro


  Aprile 2018 - Nasce il primo istituto per lo studio della Partecipazione dei dipendenti

La Rutgers School of Management (New York) costituisce l’ "Institute for the Study of Employee Ownership and Profit Sharing", il primo nel mondo. Questo nuovo centro globale di ricerca sarà dedicato al superamento delle disuguaglianze economiche attraverso la partecipazione azionaria. Lo scopo è allargare I programmi di ricercar esistenti, sviluppare nel mondo ricercatori di qualità ed esplorare nuove collaborazioni, con l’obiettivo di costruire un’economia inclusive per I lavoratori e le loro famiglie. Approfondisci



  Febbraio 2018 - Les plus remarquables cas en Europe


La liste des cas les plus remarquables de l'actionnariat salarié dans les grandes entreprises européennes vient d'être mise à jour. Elle identifie 113 cas particulièrement remarquables en 2017. Ceux-ci sont localisés en Autriche, Belgique, Suisse, Danemark, Allemagne, Espagne, Finlande, France, Hongrie, Irlande, Italie, Pays-Bas, Norvège, Suède et Royaume Uni. La liste des cas remarquables est tirée du "Recensement Economique Annuel de l'Actionnariat Salarié dans les Pays Européens en 2017", à paraître en mars prochain. La liste complète


  Gennaio 2018 - 10% in mano ai dipendenti in Francia

La Federazione francese delle Associazioni di azionisti dipendenti (FAS) ha lanciato l’obiettivo del 10% in mano ai dipendenti entro il 2030.
Ad oggi il dato varia dal 4 al 6% (a seconda delle definizioni), mentre negli USA è già intorno al 10%.
Il presidente Macron e il suo governo sosterranno l’obiettivo, individuando l’azionariato dei dipendenti come fattore chiave per la rinascita di interesse verso l’azionariato diffuso.
Dopo 8 anni di politiche negative dei presidenti Sarkozy e Hollande, è un gran bel segnale. Bentornata, Francia!



  Dicembre 2017 -  Buone notizie per l'azionariato dei dipendenti in Europa

Come tutti I barometri, questo prevede il futuro. Il trend positivo avviatosi nel 2013 ha anticipato la ripresa nel numero di azionisti dipendenti nelle Società Europee, dato che oggi verifichiamo. Ottima notizia per tutti i cittadini europei!
Tutti i recenti sviluppi nelle politiche fiscali sono in direzione di aumentare l'incentivazione per l'azionariato dei dipendenti, a conferma del trend positivo avviatosi nel 2013.
In Austria il 2018 vedrà la nascita di un terzo schema agevolativo, in aggiunta ai due già presenti, che consentirà l'esenzione fiscale e contributive dei piani di azionariato fino ad € 4.500,00 annui.
In Francia, nel 2018, sarà ridotta la quota a carico del datore di lavoro sui contributi sociali. Anche Irlanda, Paesi Bassi e Svezia adotteranno nel 2018 nuove legislazioni. In più, la Polonia ha allo studio una legislazione complessiva molto promettente.
In Italia, invece, le agevolazioni fiscali sono ferme al 1998, e la partecipazione dei dipendenti non è mai all'ordine del giorno.
Venti Stati europei ad oggi adottano politiche di promozione dell'azionariato dei dipendenti. Questo numero non è mai stato così elevato. Più informazioni



  Novembre 2017 - Che succede alla Commissione Europea

L’ostacolo principale allo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti in Europa è la mancanza di informazioni sui suoi benefici e su come gestire il rischio.

In una lettera inviata alla Commissaria Europea Marianne Thyssen si richiama la Commissione al suo impegno a lanciare un piano di informazione europeo per aumentare la consapevolezza su questi argomenti. Un capitolo sulla promozione dell’azionariato dei dipendenti è stata aggiunta all’azione sull’Unione del Mercato dei Capitali (CMU).

Invece, quando si tratta di votare sul budget per mettere in opera le proposte, nella Commissione si presentano sorprendenti obiezioni.

La lettera alla Commissaria Thyssen richiama la Commissione a rispettare i propri impegni. Leggi di più


Marianne Thyssen


  Ottobre 2017 -  Una grande idea per le riforme fiscali

E’ ora di fornire alla classe media lavoratrice l’opportunità di partecipare nella propria azienda attraverso piani di azionariato generalizzati. La via statunitense passa attraverso la riforma della fiscalità societaria, garantendo una adeguata partecipazione azionaria dei dipendenti. Il Congresso ha sul tavolo una mezza dozzina di progetti di legge sulla partecipazione dei dipendenti, ognuno dei quali ha elementi che consentirebbero  al contempo un miglior funzionamento dell’economia e maggiore equità.
Il nostro messaggio chiave è: qualunque sarà la riforma, il Congresso dovrà condizionare le agevolazioni fiscali alle imprese alla partecipazione dei dipendenti  ai risultati. Questo è l’appello dei proff. Joseph Blasi, Douglas Kruse e Richard Freeman, riconosciuti a livello mondiale per le loro ricerche sulla partecipazione dei dipendenti.
Più informazioni


  Settembre 2017 -  C’è anche l’azionariato dei dipendenti dietro al rally delle Borse cinesi?

Questa l’ipotesi del National Center for Employee Ownership (USA) nella sua ultima comunicazione. L’indice di Shanghai è ai massimi da 20 mesi, e gli analisti citano le riforme sull’azionariato dei dipendenti come elemento che contribuisce alla fiducia degli investitori.

Come riportato dal China Daily, Gao Ting, capo-strategista  per la Cina presso  UBS Securities, ha citato le riforme di China Unicom, il secondo provider cinese di servizi telefonici, che comprendono un Consiglio di Amministrazione diversificato e l’azionariato dei dipendenti. Il sentiment degli investitori è stato spinto dai segnali di accelerazione nelle riforme sulla proprietà delle imprese statali.


  Luglio 2017 - L’esempio austriaco

Fino ad oggi la legislazione austriaca sull’azionariato dei dipendenti è stata semplice. Ogni agevolazione ricevuta dal dipendente derivante da un piano di azionariato (sconto sul prezzo di attribuzione, controvalore di azioni gratuite, etc) godeva di esenzione fiscale fino a 1460 €.  Questo importo è stato in pratica raddoppiato l’anno scorso, ed è ora di 3000 € annui.

Questo è probabilmente il miglior esempio del “modulo di base” nell’approccio modulare ("building block approach") di legislazione sull’azionariato dei dipendenti.

L’esistenza di questo modulo di base ha consentito a Voestalpine (la principale impresa metallurgica austriaca, con 50.000 dipendenti che ne possiedono collettivamente il 15%) di fare della partecipazione dei dipendenti un fattore chiave di successo, in forte contrasto con molte altre imprese siderurgiche europee come Arcelor, Florange, Cockerill ed altre.

Ora il Governo austriaco, sostenuto da larghe intese fra Socialdemocratici e Cristiano Democratici aumenta di nuovo l’agevolazione, portandola a 4500 € annui, ma con un vincolo: invece che sull’assegnazione diretta di azioni al dipendente, secondo il modello di azionariato individuale, la maggior agevolazione interviene su azioni collettivamente gestite tramite una Fondazione di Azionariato dei dipendenti  (Mitarbeiterbeteiligungsstiftung), come da anni accade presso Voestalpine.

Molte imprese  austriache, anche fra le maggiori, dichiarano di essere pronte.

 

 

 

 

 


  Giugno 2017 - Barometro delle politiche di azionariato dei dipendenti in Europa


In diciotto Stati europei troviamo politiche di promozione e sviluppo dell'azionariato dei dipendenti. Un numero mai raggiunto prima.

A parte la Francia, tutte le recenti misure politiche vanno in direzione di maggiori incentivazioni per l'azionariato dei dipendenti. Dal 1 Gennaio 2017 la Norvegia ha raddoppiato l'agevolazione fiscale. La Polonia prepara una legislazione specifica, l'Irlanda annuncia l'introduzione dal 2018 di un nuovo schema di agevolazione per la partecipazione nelle PMI. Lo stesso nei Paesi Bassi, con un trattamento agevolato delle stock options per i dipendenti delle Start Up innovative. Questi nuovi sviluppi confermano il trend positivo avviato nel 2013.

Sul versante negativo segnaliamo l'esitazione francese, con la recente soppressione da parte del governo uscente delle misure positive introdotte solo diciotto mesi prima dalla Legge Macron. Questao da solo spiega il ripiegamento del barometro nel 2017.

Le decisioni prese in Francia dal 2009 influenzano negativamente la performance dell'intera Europa. In Francia sono state la causa del crollonel tasso di democratizzazione dell'azionariato dei dipendenti. Il numero di azionisti dipendenti francesi è oggi ridotto a tre milioni, contro una stima di quattro milioni se le misure vigenti nel 2009 non fossero state modificate. Download

  Giugno 2017 - Azionariato dei dipendenti e benessere economico

L’azionariato dei dipendenti – la proprietà di quote nelle Società in cui lavorano – è uno degli aspetti tipici dell’economia statunitense. Ma fino ad oggi non risultavano studi che misurassero l’impatto sul singol dipendente. Una recente ricerca, intitolata "Employee Ownership and Economic Well-Being" a cura del NCEO, presenta alcune prime analisi approfondite del rapporto fra azionariato dei dipendenti e benessere economico. I risultati sono notevoli. L’azionariato dei dipendenti è una politic ache favorisce il mercato e combatte le disuguaglianze, che migliora I risultati aziendali e ripaga I dipendenti con migliori salari, benefits più elevate e maggior stabilità occupazionale. In breve: gli azionisti dipendenti negli USA quando pensano al loro futuro finanziario dormono sonni tranquilli.

 

 


  Maggio 2017 - Licenziamenti? La metà

Le società partecipate dai Dipendenti hanno registrato solo la metà dei licenziamenti rispetto alle altre nel corso delle ultime due recessioni.
Un nuovo studio, condotto dalla Rutgers School of Management e dal prof. Douglas Kruse segna il primo collegamnto diretto fra piani di Azionariato generalizzati e l’aumento nella stabilità occupazionale negli USA.
“Se lo scopo dell’economia è la creazione di posti di lavoro stabili e ben pagati, la promozione della partecipazione dei dipendenti è decisamente opportuna”, dichiara Douglas Kruse.
"La Partecipazione dei Dipendenti è spesso vista come miglioramento nelle relazioni industriali e nella produttività, ma questi risultati mostrano un ulteriore effetto sulla stabilizzazione dell’occupazione”. Maggiori informazioni


 

  Aprile 2017 - Un perno per il Mercato dei Capitali

L’azionariato dei dipendenti, secondo l’Istituto Tedesco dell’Azionariato (Deutsches Aktieninstitut - DAI) dovrebbe essere un perno per l’Unione del Mercato dei Capitali. Questo è il succo della risposta di DAI alla consultazione pubblica sulla CMU organizzata dalla Commissione Europea. La CMU è il piano della Commissione Europea per incentivare la mobilità dei capitali in Europa, nell’ottica di favorire gli investimenti produttivi e l’occupazione. Secondo DAI “l’azionariato dei dipendenti aiuta a stabilizzare l’economia europea nel suo complesso” e prosegue: “studi specifici negli USA mostrano che le Società che offrono ai dipendenti quote di capital creano più posti di lavoro di quelle che non adottano strumenti di partecipazione. Gli azionisti dipendenti accumulano quote di capitale ai fini pensionistici, ottengono migliori retribuzioni e rispettto ad altri dipendenti hanno meno probabilità di perdere il posto di lavoro. Mentre il reddito delle famiglie dipenden principalmente da salari e stipendi, gli azionisti dipendenti beneficiano anche da redditi da capitale, riducendo le diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza”. Maggiori informazioni


  Aprile 2017 - La necessità di un Piano di Azione Europeo

Nella sua risposta alla consultazione sulla CMU, EFES sottolinea che l’Unione EUropea presenta forte sottosviluppo rispetto agli USA per quanto riguarda l’azionariato dei dipendenti, che contribuisce alla solidità delle imprese ed alla stabilità dei mercati dei capitali negli USA molto di più di quanto non avvenga in Europa. Il sottosviluppo dell’azionariato dei dipendenti fra l’altro blocca la capacità dell’Europa di sviluppare produttività, crescita ed aumento dei posti di lavoro, con influenze negative anche in ambito pensionistico e di trasmissione di impresa, soprattutto per quanto riguarda le PMI. Il Piano di Azione CMU dovrebbe affrontare questa situazione con due nuove iniziative. La prima, l’istituzione di uno specifico Piano di Azione Europeo per la promozione della convergenza degli Stati Membri in questo ambito. La seconda, rimediare alla drammatica ignoranza europea sugli schemi ESOP per le PMI, la cui conseguenza è la pressoché completa mancanza di partecipazione dei dipendenti nelle PMI europee. Maggiori informazioni



  Febbraio 2017 -
I casi più rilevanti
Abbiamo aggiornato l’elenco delle grandi Società europee più rilevanti dal punto di vista della partecipazione dei dipendenti. Nel 2016 sono 114, in Austria, Belgio, Svizzera, Danimarca, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Regno Unito. La lista sarà, fra l’altro, nella "Rassegna economica 2016 dell’Azionariato dei dipendenti nei Paesi Europei “ che sarà pubblicata nel prossimo Marzo. La lista complete

  Gennaio 2017 - Un motore formidabile. Sempre di più !
La quota detenuta dai dipendenti nelle grandi imprese europee prosegue la sua crescita, arrivando al massimo storico del 3,20% nel 2016 (cfr.grafico qui sotto). Anche, e nonostante la crisi finanziaria europea, l’azionariato dei dipendenti dimostra sempre di più la sua caratteristica di motore formidabile per la partecipazione e lo sviluppo. Rispetto al 2009, gli importi pro capite sono raddoppiati. Sono queste le prime indicazioni che emergono dalla "Rassegna EFES 2017 dell’azionariato dei dipendenti nei Paesi Europei", che uscirà nel prossimo Marzo.


  Dicembre 2016 - Barometro delle politiche per l’Azionariato dei dipendenti
La nuova edizione del “Barometro delle politiche per l’Azionariato dei Dipendenti nei Paesi Europei” è pubblicata.
Tutte le recenti scelte politiche vanno in direzione di potenziare le agevolazioni fiscali correlate con la partecipazione e l’azionariato dei dipendenti, con la sola eccezione della Francia:
·  La Polonia sta introducendo una specifica legislazione.
·  Il governo svedese considera l’introduzione di un regime agevolato a partire dal gennaio 2018 per le piccole e medie imprese partecipative.
·  In Irlanda il 2018 dovrebbe vedere l’introduzione di nuove agevolazioni, sempre per le piccole e medie imprese.
Questi nuovi sviluppi confermano la tendenza positive, riavviata  nel 2013: la maggior parte delle decisioni politiche sono positive. Maggiori informazioni


  Novembre 2016 - Le "sociedades laborales", esempio spagnolo di società participate dai dipendenti

    

La Commissione Lavoro e Affari Sociali del Parlamento Europeo ha pubblicato uno studio riguardante il modello spagnolo delle sociedades laborales.
Questo modello societario è caratterizzato dalla presenza maggioritaria di dipendenti nel capitale.
Negli anni 80 la sua creazione fu collegata inizialmente a situazioni di crisi e ristrutturazione aziendale.
Dalla metà degli anni 90, nel period di espansione economica, è diventato un modo di costituzione di nuove società.
Ad oggi sono 66.000 i dipendenti delle 10.000 Sociedades Laborales, di cui la grande maggioranza azionisti, della Società presso cui lavorano, un modello societario partecipativo originale per le piccole e piccolissime aziende.
Approfondimenti

  Ottobre 2016 - A Parigi tutto bene, madama la Marchesa
La Francia continua ad essere al primo posto per l’azionariato dei Dipendenti in Europa: va tutto bene, madama la Marchesa.
Purtuttavia, che crollo dal 2011! Il tasso di democratizzazione è calato dal 45 al 37% e il numero di dipendenti azionisti è tornato a 3 milioni (invece di 4, se non fossero cambiate le regole fiscali).
L’istituazione di una tassa specifica sui piani di azionariato ("forfait social") ha avuto un effetto disastroso, non solo in Francia, ma, per imitazione, anche in altri Stati europei.
Per esempio la Danimarca, che nel 2011 ha abolito tutte le agevolazioni fiscali, salvo riproporle per intero con il nuovo governo nel 2016.
Un buon esempio per rendere la situazione ancora migliore a Parigi. Maggiori informazioni

  Octobre 2016 - Rischio e performance dell’azionariato dei Dipendenti in Francia
ERES Group ha pubblicato risultati interessanti basati sull’analisi di tutti i piani di Azionariato rivolti alla generalità dei dipendenti nelle grandi aziende francesi dal 2006. Dopo i 5 anni di blocco fiscale i dipendenti che hanno sottoscritto le offerte di azioni fra il 2006 e il 2010 hanno avuto un ritorno positivo nell’ 82% dei casi (considerando il dividendo, lo sconto di emissione ed il contributo medio del dipendente al 50%) contro un 60% medio per gli investitori individuali. E’ una conferma che l’azionariato dei dipendenti rientra nella categoria dei “rischi accettabili”. Maggiori informazioni

  Settembre 2016 - Liberté économique

Un travail de recherche remarquable récemment publié met en évidence une forte corrélation entre l'actionnariat salarié et l'indice de liberté économique.

L'auteur, Ricardo Machado de la Porto School of Management (Portugal), cherche à comprendre les déterminants de la mise en place de la démocratie économique, mesurée par l'incidence des plans d'actionnariat salarié dans les pays de l'Union Européenne.

La publication complète sur "The Determinants of Employee Ownership Plan Implementation in EU Countries - the Quest for Economic Democracy" est disponible au téléchargement ici.


  Giugno 2016 - Conferenza Europea

Il 19 Maggio 2016 si è tenuta a Buxelles la Conferenza Europea “Le politiche europee per l’Azionariato dei dipendenti e la partecipazione”.
La Conferenza è a sostegno della proposta di un Piano di Azione Europeo che diffonda la consapevolezza sui benefici dell’Azionariato dei dipendenti e della partecipazione in Europa.
La sintesi completa della Conferenza e tutta la documentazione possono essere scaricati da questo link.


  Giugno 2016 - Barometro delle Politiche di Partecipazione Azionaria dei Dipendenti negli Stati Europei

La diffusione generalizzata della Partecipazione dei Dipendenti è fonte di motivazione, miglior produttività e redditività, crescita ed incremento di occupazione stabile.
E’ un fenomeno con positive conseguenze per tutti.  Ma per instaurare questo circolo virtuoso è necessario adottare decisioni politiche per l’adozione di incentivi fiscali appropriati.
A partire dal 2008 alcuni Stati Europei hanno adottato decisioni negative, abolendo o riducendo preesistenti incentivazioni fiscali. Questo ha comportato in quegli Stati la riduzione nel numero dei dipendenti azionisti.
Altri Stati hanno invece preso la strada opposta, incrementando gli incentive o adottandone di nuovi: il numero di Dipendenti Azionisti è aumentato.
E’ utile sintetizzare le decisioni politiche, positive o negative, nei diversi Stati europei, con uno strumento che registri le variazioni nel tempo. Questo strumento è il Barometro delle Politiche di Partecipazione Azionaria dei Dipendenti negli Stati Europei elaborato e pubblicato dalla EFES.
Prima del 2009 il barometro ha segnato un incremento continuo: in pratica le decisioni di politica fiscale erano sempre di segno positivo. Dal 2009 al 2013 la tendenza si è invertita, ma successivamente la maggior parte di queste decisioni sono di nuovo positive.


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  Aprile 2016 - Partecipazione dei dipendenti nel capitale delle PMI
Nelo scorso mese è stato pubblicato un primo studio affidabile sulla partecipazione dei dipendenti nel capitale delle PMI francesi. E’ ben nota l’arretratezza europea nella partecipazione dei dipendenti nelle PMI, in particolare confrontata con la situazione negli USA. Ciò è dovuto alla notevole efficacia del modello ESOP, introdotto con successo negli USA oltre 40 anni fa, misconosciuto in Europa. La stima del numero dei dipendenti di imprese partecipanti al capitale nelle PMI europee è normalmente di un milione, contro I 10 milioni in USA. Il nuovo studio, commissionato da ERES e BDO, riporta per la Francia un numero di 250.000, compatibile con le stime per l’intera Europa. Maggiori informazioni

  Gennaio 2016 - La crociata in Francia
Tutti gli attori sulla scena dell’azionariato dei Dipendenti si sono riuniti a Parigi lo scorso 15 Dicembre. Si sono tutti trovati d’accordo nel lanciare una “crociata” per la promozione dell’azionariato dei dipendenti in Francia. Diversi Stati europei hanno investito in incentivi fiscali, considerando l’azionariato dei dipendenti un investimento per il futuro  e un fattore chiave per riprendersi dalla crisi Europea.  Questo è successo recentemente nel Regno Unito e in Austria; l’esempio viene anche dagli USA, dove la partecipazione dei dipendenti è uno dei temi della campagna elettorale presidenziale. La Francia dovrebbe percorrere la stessa strada. Maggiori informazioni

  Gennaio 2016 - Un motore formidabile
Le attività detenute dai dipendenti azionisti in Europa non sono mai state così importanti: 370 miliardi di euro, più del 3% del capitale delle maggiori Società europee. Sono più di € 45.000 pro capite (€ 25.000 se si esclude il Top Management). Quindi, anche durante la crisi europea, l’azionariato dei dipendenti è un motore formidabile di condivisione di risultati e crescita – l’importo pro capite si è più che raddoppiato dal 2009. Questa è la prima indicazione della  "Economic Survey of Employee Share Ownership in European Countries" che pubblicheremo a Marzo 2016. Maggiori informazioni

  Dicembre 2015 - Le statistiche sui piani di azionariato nel Regno Unito alimentano un ampio dibattito
Secondo il British ESOP Centre (v. rassegna stampa) bisogna aggiornare l’azionariato dei dipendenti in Gran Bretagna; la pubblicazione dei dati ha alimentato un ampio dibattito su come farlo al meglio. "Il Regno Unito ha probabilmente la miglior legislazione del mondo" ma è ancora lontana dai desideri della sig.ra Thatcher, che 30 anni fa auspicava che possedere azioni fosse "normale come avere l’automobile".
Dopo 30 anni di leggi, in UK e Francia, parlano i fatti: l’azionariato dei dipendenti in Francia ha una significatività doppia:  ecco dove la normativa ha avuto maggior effetto. Probabilmente questo dipende dal blocco delle azioni imposto dalla normativa fiscale in Francia per i piani di azionariato, mentre in UK questi sono basati prevalentemente su opzioni di acquisto. In termini calcistici, come già ditto tempo fa: Francia-UK: 2-1

  Dicembre 2015 - Database dell’azionariato dei dipendenti nelle Società europee
La prossima versione del database EFES è quasi complete. Fornirà un quadro aggiornato ed esauriente dell’azionariato dei dipendenti nelle Società quotate Europee. Per la prima volta il database fornirà informazioni sull’esistenza (o meno) e la misura di un azionista di controllo per ogni società quotata. Il tasso di democratizzazione della partecipazione dei dipendenti, lo possiamo già anticipare, sembra altamente correlato all’esistenza di un nucleo di controllo delle Società. Maggiori informazioni

  Novembre 2015 - Poste Italiane: un’occasione mancata
Il Governo italiano ha collocate il 40% del capital di Poste Spa, riservandone una quota dell’1,13% ai dipendenti. I risultati dell’IPO sono stati molto soddisfacenti per lo Stato italiano, che ha raccolto 3,4 miliardi, a fronte di una domanda complessiva pari al quadruplo delle azioni offerte. I dipendenti hanno invece richiesto solo la metà della quota a loro riservata: I richiedenti sono stati 26.234, meno del 20% dell’organico del Gruppo. In una lettera aperta la Segretaria Generale CISL Anna Maria Furlan aveva riproposto un modello di azionariato collettivo, combinato con una rappresentanza dei dipendenti negli Organi sociali ispirata al modello Tedesco.
Il Governo italiano non ha percorso quella strada, né ha proposto un vero piano di azionariato continuativo e supportato da incentivi fiscali. In compenso ci saranno bonus per 12 top managers, che potranno arrivare al 50% della retribuzione, correlati al successo dell’IPO.
Un confronto: il Governo britannico ha privatizzato e quotato due anni fa Royal Mail, e ha regalato ai 150.000 dipendenti il 10% del capitale.
La lettera aperta della CISL

  Ottobre 2015 - L’azionariato dei dipendenti e il nido del cuculo
Si sta creando una situazione tanto pericolosa quanto sgradevole all’interno dell’OECD riguardo l’azionariato dei dipendenti. OECD suggerisce che ESOP e azionariato dei dipendenti dovrebbero essere non incentivati in quanto, specialmente considerando il risparmio pensionistico, questo significherebbe “mettere tutte le uova nello stesso paniere”. Il principio di diversificazione degli investimenti si deve applicare all’azionariato dei dipendenti come a qualunque altro investimento finanziario, come appunto recita l’aforisma “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”.
Peraltro l’azionariato dei dipendenti non è solo un investimento finanziario. La sua caratteristica è di essere anche un investimento industriale. Questa caratteristica è lampante quando la quota dei dipendenti arriva al 100%, caso tipico della partecipazioni in piccole imprese cooperative. E’ anche presente, seppur in misura inferiore,alle partecipazioni minoritarie detenute nelle grandi imprese quotate.
Se è vero che l’aforisma delle uova e del nido si applica frequentemente alla diversificazione degli investimenti finanziari, un altro aforisma si applica, invece, all’investimento industriale: “Gli uccelli depongono le uova nello stesso nido”. Fra le eccezioni, la più nota è quella del cuculo, che i nidi li ruba. Bisogna dirlo con chiarezza: l’azionariato dei dipendenti non è come il cuculo. Maggiori informazioni



  Settembre 2015 - 2.000.000.000 di Euro per promuovere l’azionariato dei dipendenti (ESOP)
Due miliardi di Euro: su scala europea sarebbe questo il costo fiscale sostenuto dal Governo Federale statunitense per gli incentivi diretti agli ESOP nel 2014 (US$ 1.9 miliardi). Un nuovo studio appena pubblicato mette a confronto l’impatto dell’azionariato dei dipendenti e degli ESOP sul costo della disoccupazione a carico del bilancio federale. I dati mostrano che i dipendenti “partecipanti” hanno meno probabilità di perdere il lavoro rispetto a dipendenti “non partecipanti”. Il risultato è che questa minor perdita di posti di lavoro ha fatto risparmiare al Governo Federale 17 miliardi di US$ nel solo 2014.
È chiaro che gli incentivi ESOP sono stati un eccellente investimento per il contribuente statunitense, per il Governo Federale e per l’economia nel suo complesso. E’ prprio quello di cui c’è bisogno anche in Europa. Lo stesso modello ESOP, con gli stessi incentivi fiscali, con lo stesso risultato macroeconomico.
L’ ESOP ("Employee Stock Ownership Plan") è il modello più efficiente nel mondo per la comproprietà dei dipendenti nelle Piccole e Medie Imprese. Fornisce alla proprietà privata (spesso un anziano imprenditore individuale) il modo migliore di vendere l’attività ai propri dipendenti, e ai dipendenti consente di acquisirne la comproprietà a basso rischio. Maggiori informazioni

  Giugno 2015 - E’ ora che la politica tedesca si decida ad agire
Bisogna porre attenzione al recente appello lanciato dall’Istituto per l’Azionariato Tedesco (Deutsches Aktieninstitut). Mentre in altri Stati dell’Unione come la Francia (3.3 milioni di dipendenti azionist) e Gran Bretagna (2.2 milioni) i dipendenti azionisti si contano a milioni, in Germania solo 800.000 dipendenti partecipano a piani di azionariato.
Nel loro articolo Deutsches Aktieninstitut richiede ai partiti di governo di assumere politiche concrete per la promozione dell’azionariato dei dipendenti attraverso incentivazioni fiscali e miglior legislazione.I tedeschi, in considerazione dei ridotti livelli dei tassi di interesse, destinati a proseguire, non saranno in condizioni di mantenere il loro risparmio, né di accumulare sufficienti risorse per il pensionamento, in assenza di maggiori investimenti azionari.
L’azionariato dei dipendenti è una buona strada per imparare ad investire in azioni. Tuttavia il numero di azionisti dipendenti in Germania si sta riducendo; non è mai stato così basso. Gli aspetti fiscali giocano un ruolo prevalente nella diffusione dell’azionariato dei dipendenti. Se la Germania vuole promuovere l’azionariato dei dipendenti, deve adattare i suoi stanziamenti allo standard internazionale, aumentandoli significativamente. Maggiori informazioni

  Giugno 2015 - L’appello di 10 importanti organizzazioni tedesche
Dieci importanti organizzazioni tedesche, fra le maggiori nel settore finanziario, lanciano un appello per una nuova agenda tedesca per l’azionariato dei dipendenti. Maggiori informazioni

  Maggio 2015 - Politiche fiscali per l’azionariato dei dipendenti
Questa è la carta dell’Europa e delle agevolazioni fiscali per l’azionariato dei dipendenti.
In blu i 12 Stati che promuovono l’azionariato de dipendenti attraverso incentivi fiscali significativi.
E’ una minoranza degli Stati Membri dell’Unione, tuttavia questa minoranza fa la parte del leone considerando le Società quotate, la capitalizzazione di mercato e l’azionariato dei dipendenti: 72% di tutte le quotate europee, il 77% della capitalizzazione borsistica, l’83% degli azionisti dipendenti.
 
Vedi i dettagli
nella nostra nuova pubblicazione su "L’azionariato dei dipendenti nella costruzione dell’Unione di Mercati dei Capitali".

  Maggio 2015 - L’Unione dei Mercati dei Capitali
La Commissione Europea ha lanciato un Libro Verde ed una consultazione pubblica su “La costruzione dell’Unione dei Mercati dei Capitali".
E’ interessante vedere che, insieme alla Federazione Europea dell’Azionariato dei Dipendenti, diverse importanti organizzazioni, che rappresentano l’intero spettro dei protagonisti dell'Unione di Mercati dei Capitali presentano punti di vista convergenti su analisi e proposte riguardanti l’azionariato dei dipendenti.
Parliamo di:

• EuropeanIssuers
La European Private Equity & Venture Capital Association
La Federation of European Securities Exchanges
Better Finance, la Federazione Europea degli Utenti dei Servizi Finanziari.
Più in dettaglio

  21.04.2015: Answering the European Commission’s Green Paper on the Capital Markets Union, EuropeanIssuers, the European Private Equity & Venture Capital Association and the Federation of European Securities Exchanges published the EU IPO Report: "Rebuilding IPOs in Europe; Creating jobs and growth in European capital markets".
The Report points out the fact that the number of employee shareholders was recently declining in Europe. As the EFES evidenced, these changes are clearly related to the regressive fiscal policies in many European countries.
However, European companies need investment, to grow, to enter new markets, to develop new products and to create jobs. A healthy European capital market attracting long-term investors (especially households, employees and pension savers) is a critical route to channel such investment. More generally, "the links between savers, the original providers of capital, and the financial markets, which allocate that capital, have become less coherent".
The Report recommends that policymakers set the goal of creating an equity culture in Europe. That Member States should be encouraged to use tax policy to encourage long-term investing, providing tax incentives to encourage investment for the longer-term in equity. That fiscal incentives should be provided to support the development of employee share ownership across Europe.

  Aprile 2015 - I governi europei scommettono di nuovo sull’azionariato dei dipendenti
La tabella delle recenti decisioni politiche sull’azionariato dei dipendenti negli stati europei mostra uno spostamento sensibile. All’inizio della crisi finanziaria veri paesi hanno assunto decisioni negative allo scopo di ridurre la spesa, in un’ottica puramente di breve termine. Questo segnale negative si è visto prima in Francia, poi in Grecia, Danimarca Irlanda e Paesi Bassi, fra il 2009 e il 2012. Dal 2012 invece la maggior parte delle novità sono positive, come nel Regno Unito, in Spagna, Ungheria ed Austria, dove le agevolazioni fiscali sono state raddoppiate. Dettagli

  Aprile 2015 - Un nuovo studio scopre che il rendimento totale (total return) degli ESOP “S” batte l’indice S&P500 del 62%
Una nuova analisi dell’impatto economico delle Società ESOP negli USA esamina l’andamento dei saldi di bilancio, utili distribuiti, rendimento totale e sull’esistenza di altri piani pensionistici. Lo studio, condotto da  EY's Quantitative Economics and Statistics, ha scoperto che:
 Le società ESOP “S” sono in crescita per molti aspetti: rappresentavano il 22% degli ESOP nel 2002, nel 2012 sono il 42%. Il numero dei piani, dei partecipanti ed il totale attivo si sono incrementati nel tempo.
 Il rendimento totale per i partecipanti negli ESOP “S” dal 2002 al 2012 è stato dell’11,5 % annuo composto, il 62% superiore al 7,1 % dell’indice S&P 500 Total Returns Index nello stesso periodo. Dettagli

  Febbraio 2015 - Divorzio
301 miliardi di Euro. E’ il nuovo record, l’importo detenuto nel 2014 da dipendenti nelle azioni delle loro Società. Tuttavia, per il terzo anno consecutivo, il numero complessivo degli azionisti dipendenti in Europa è diminuito. E’ un effetto evidente delle politiche fiscali regressive di molti Stati europei. Al contrario il Regno Unito ha scelto di raddoppiare le agevolazioni fiscali sull’azionariato dei dipendenti, considerandolo uno strumento chiave per la ripresa ed un investimento sul futuro. Le minori agevolazioni hanno un effetto evidente nell’Europa continentale: il tasso di democratizzazione dell’azionariato dei dipendenti si riduce, concentrando la ricchezza nelle fasce più elevate. Il grafico mostra quanto sia evidente il divorzio fra l’Europa continentale ed il Regno Unito: l’anno scorso la percentuale di dipendenti azionisti è arrivata al 30%, la percentuale più alta da quando è rilevato questo dato, mentre nel resto d’Europa è crollato sotto il 24%.
Maggiori informazioni

  Gennaio 2015 - Segnale d’allarme
Per il terzo anno consecutivo, nel 2014 il numero degli azionisti dipendenti in Europa è calato. Dovrebbe essere un chiaro segnale di allarme per tutti: infatti il saldo negativo del numero dei dipendenti azionisti dal 2011 al 2014 è di 500.000 unità (- 8%) al netto di un aumento di 200.000 unità nel solo Regno Unito (+ 8%). E’ chiaramente l’effetto delle politiche fiscali restrittive nella maggior parte degli Stati Europei, mentre al contrario il Regno Unito ha raddoppiato le agevolazioni fiscali sull’azionariato dei dipendenti, considerandolo un fattore chiave di ripresa ed un investimento sul futuro. E’ la prima informazione che emerge dalla rassegna economica annuale sull’azionariato dei dipendenti nelle grandi aziende europee. Maggiori informazioni



Il Centro Virtuale di Informazione per l’azionariato dei Dipendenti e la Partecipazione offre un quadro complete della situazione in ogni Stato dell’Unione Europea. Per ogni Paese sono reperibili un riassunto della specifica legislazione ed una sintesi degli aspetti fiscali, sociali, politici e culturali sull’azionariato dei Dipendenti e la Partecipazione. Dettagli

  Dicembre 2014 - L’Italia sulla strada giusta?
Nella seduta della Camera dei Deputati del 30 novembre il Governo ha approvato l’Ordine del Giorno presentato dagli on.li Tidei, Galperto e Bargero sulla promozione dell’Azionariato dei Dipendenti. Il documento fa ampio riferimento alle attività ed impostazioni politiche della EFES; lo scopo è accelerare l’iter di una nuova legge sulla partecipazione dei dipendenti ed impegnare il Governo ad utilizzare i fondi per la promozione dell’azionariato dei dipendenti (7 milioni) stanziati un anno fa dalla Legge di Stabilità 2013. Leggi il documento completo


DURA CONDANNA      

Lo studio intitolato "Employee Financial Participation in Companies' Proceeds" è stato pubblicato dal Parlamento Europeo nel Settembre del 2012. Gli autori di questo studio sono stati duramente condannati dal Tribunale di Bruxelles. Lo studio deve essere cancellato dal Parlamento Europeo. Gli autori dello studio sono Ecorys e Case, rappresentati dai prof. Jens Lowitzsch e Iraj Hashi. Aggiungiamo che lo studio in questione ha gravemente fuorviato il Parlamento su due questioni fondamentali. Dettagli

  Novembre 2014 - Ancora sulle agevolazioni fiscali
E’ ormai appurato che le agevolazioni fiscali sono il punto chiave per lo sviluppo dell’azionarato dei dipendenti. Australia: Il governo laburista ha deciso nel 2009 di tagliare gli incentivi fiscali per i piani di azionariato, con ilconseguente disastro per l’azionariato dei dipendenti e l’imprenditorialità in Australia. Ora sono tornati :  "Stiamo invertendo i cambi che il precedente Governo ha introdotto nel 2009, che hanno di fatto arrestato l’azionariato dei dipendenti" ha dichiarato il Primo Ministro Abbott. Danimarca: le agevolazioni fiscali, tolte nel 2012, stanno tornando. In Parlamento sono presenti proposte di modifica in tal senso. Paesi Bassi e Grecia: Agevolazioni tolte nel 2012. A quando il ritorno della ragione ? Francia: Un sorprendente decreto del Governo cancella l’intera legislazione che promuoveva l’azionariato dei dipendenti in occasione delle privatizzazioni. Allo stesso tempo ill governo britannico ha recentemente raddoppiato le agevolazioni fiscali per i piani di azionariato nel Regno Unito, come elemento chiave per la ripresa. E il precedente Commissario Europeo Michel Barnier ha appena lanciato un appello sulla stampa francese e britannica, dichiarando che "l’Europa può crescere solo promuovendo l’azionariato dei dipendenti ", e sollecitando la nuova Commissione a fornire sostegno in questa direzione.
Maggiori informazioni nella nostra rassegna Stampa

  Ottobre 2014 - Manifesto 2014:  Le agevolazioni fiscali sono prerequisiti indispensabile

L'evidenza empirica in tutto il mondo ed una ampia produzione accademica confermano l'opinione che un quadro normative adeguato e la presenza di agevolazioni fiscali sono prerequisiti indispensabili per ogni politica che intenda promuovere autenticamente e significativamente l'azionariato dei dipendenti.
Inoltre, sia la ricerca che i dati empirici mostrano che questi incentivi si ripagano nel medio lungo termine, in vari modi diversi.
Le organizzazioni che promuovono nel mondo l'azionariato dei dipendenti hanno sempre richiesto legislazioni di supporto che comprendessero anche agevolazioni fiscali volte ad ottenere un bene comune (quantificabile nella maggior crescita economica e redditività, distribuzione della ricchezza, contributo alla stabilità economica ed alla coesione sociale).
Nuovi, o maggiori, incentivi fiscali conducono a sviluppi positivi, mentre le decisioni politiche di taglio o abolizione delle agevolazioni conducono sempre alla contrazione dell'azionariato dei dipendenti.

   


 

  September 2014 - Nuova Commissione europea e Parlamento
In tutto il mondo,dagli USA alla Cina e all’Africa, la partecipazione dei dipendenti al capitale delle imprese è identificata e promossa come fattore di stimolo alle imprese, tramite i riconosciuti effetti sul miglioramento della produttività e dei risultati, verso un miglior equilibrio sociale per tutti. Questo si verifica anche nel Regno Unito, dove gli incentivi fiscali dedicati sono stati recentement aumentati significativamente. Lo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti può essere un fattore prioritario di investimento e ripresa economica, anche per l’intera Unione Europea: la scelta politica giusta per L’Unione Europea.  Lettera al Presidente Jean-Claude Juncker 

  Settembre 2014 - EFES Manifesto 2014: Le agevolazioni fiscali sono prerequisiti indispensabile

L'evidenza empirica in tutto il mondo ed una ampia produzione accademica confermano l'opinione che un quadro normative adeguato e la presenza di agevolazioni fiscali sono prerequisiti indispensabili per ogni politica che intenda promuovere autenticamente e significativamente l'azionariato dei dipendenti.
Inoltre, sia la ricerca che i dati empirici mostrano che questi incentivi si ripagano nel medio lungo termine, in vari modi diversi.
Le organizzazioni che promuovono nel mondo l'azionariato dei dipendenti hanno sempre richiesto legislazioni di supporto che comprendessero anche agevolazioni fiscali volte ad ottenere un bene comune (quantificabile nella maggior crescita economica e redditività, distribuzione della ricchezza, contributo alla stabilità economica ed alla coesione sociale).
Nuovi, o maggiori, incentivi fiscali conducono a sviluppi positivi, mentre le decisioni politiche di taglio o abolizione delle agevolazioni conducono sempre alla contrazione dell'azionariato dei dipendenti.

   


 

  Giugno 2014 - La Gran Bretagna si muove
Negli USA la base del successo delle politiche di promozione della partecipazione dei dipendenti attraverso gli ESOP è nella presenza di vigorosi incentivazioni fiscali. Contrariamente all’Europa, gli USA sono riusciti in tal modo a promuovere la partecipazione dei dipendenti nelle Piccole e Medie Imprese. Negli Usa ci sono circa 11.000 società ESOP, in Europa solo 300 imprese paragonabili.
Nel Regno Unito è ormai comunemente riconosciuto che occorra promuovere tali politiche, che comportano una produttività più alta, maggior livello di innovazione e migliori performances finanziarie.
La Legge Finanziaria 2014 introduce due nuove incentivazioni per promuovere e supportare società (co) possedute dai dipendenti:
Il primo incentivo prevede l’azzeramento dell’imposta sul capital gain in caso di vendita di una partecipazione di controllo a un “trust” di proprietà dei dipendenti.
Il secondo incentivo prevede la detassazione fino a 3.600 sterline all’anno per dipendente a fronte di “bonus” pagati da imprese controllate da un “trust” che rappresenti l’azionariato dei dipendenti.
Questi incentivi sono ancora limitati se paragonati a quelli previsti negli USA per gli ESOP. Il Regno Unito sta comunque mostrando la strada giusta all’Europa.

  Maggio 2014 - Trasparenza
E’ un fatto noto che, nelle grandi Società Europee bisogna promuovere l’azionariato dei dipendenti, come motore di migliore efficienza e miglior governance. I Top Executives sono normalmente i primi ad esser incentivati in questo modo. Sempre più Società richiedono ai loro vertici nelle loro politiche di remunerazione ed azionariato di mantenere dal 100 al 300% della loro retribuzione annua in azioni della Società, per allineare il proprio interesse con quello degli azionisti. Nelle 2.200 maggiori società europee troviamo circa 8.800 Top Executives, ognuno dei quail, in media, detiene 13 milioni di Euro in azioni della Società. Il 77% delle Società è totalmente trasparente su questo fenomeno (cfr. grafico). Tuttavia la mancanza di trasparenza è palese su alcuni Stati: Grecia, Lussemburgo, Austria, Belgio, Germania e qualche altro. Nella Rassegna Economica 2013 c’è un apposito capitolo in cui si esamina  questo fenomeno. Maggiori informazioni

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  Aprile 2014 - Società quotate e non quotate
Sulla scorta di alcuni esempi si è ditto che le società non quotate participate dai dipendenti potrebbero aver presentato una maggior capacità di resistere alla crisi finanziaria. Le società participate dai dipendenti potrebbero aver meglio performato. Questa idea è addirittura una pietra miliare della politica del Governo britannico che intende costruire un ampio “settore d’affari partecipato” ("employee-owned business sector") nel Regno Unito. Il quadro non è omogeneo se basato sul confronto sistematico di tutte le grandi Società quotate e tutte le grandi Società non quotate partecipate dai dipendenti in Europa. Il grafico lo rappresenta attraverso la rappresentazione dell’occupazione in entrambi i tipi di Società, dal 2006 al 2013. La Rassegna europea dell’azionariato dei dipendenti nel 2013 contiene uno specifico capitolo su questo. Maggiori informazioni

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  E' GIA DISPONIBILE !
                                          

             RASSEGNA EUROPEA 2013
   Oltre alla consueta informativa completa su
   azionariato dei dipendenti e piani aziendali di
   azionariato, per management di vertice e generalità
   dei dipendenti nelle maggiori Società Europee,
   questa nuova rassegna presenta anche informazioni
   su corporate governance e profit sharing,
   rappresentanza dei dipendenti nei Consigli di
   Amministrazione e discriminazione nei diritti di voto,
   nonché un raffronto fra Società partecipate dai
   dipendenti quotate e non quotate. 150 pagine,
   100 fra tabelle e grafici. Maggiori informazioni

  Marzo 2014 - Discriminazione dei diritti di voto
Nella maggior parte dei Paesi Europei non c’è discriminazione, né a favore né contro, i diritti di voto degli azionisti dipendenti. In 6 Paesi, tuttavia, possiamo osservare discriminazioni significative.
In Francia,dove le azioni raddoppiano il diritto di voto se detenute per più di due anni, i voti delle azioni dei dipendenti (vincolate per 5 anni e raggruppate in “fondi comini” dedicati - ndt)  sono generalmente moltiplicati. Al contrario, in Danimarca, Germania, Finlandia e Paesi Bassi troviamo una penalizzazione. Casi tipici sono le Società emittenti azioni di classe A (10 voti) e di classe B (1 voto). Ai dipendenti vengono assegnate queste ultime. In questo modo i diritti di voto dei dipendenti vengono pesantemente discriminati, in Svezia fino al 45% delle grandi Società. Maggiori informazioni

  Febbraio 2014 - Sempre più piani di azionariato nel 2013
La rassegna EFES dell’Azionariato dei Dipendenti sarà presto disponibile. Sempre più Società europee, come documentato in quella sede, organizzano piani di azionariato dei dipendenti. Nel 2013 l’ 85% delle grandi Società emettevano piani di Azionariato di ogni genere, il 53% piani rivolti alla generalità dei Dipendenti, il 63% piani di stock options. Maggiori dettagli

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  Gennaio 2014 - 266 miliardi di Euro nel 2013, come prima della crisi finanziaria
Nel 2013, la quota di capitale detenuta dai dipendenti nelle Società Europee è aumentata del 32%, arrivando a 266 miliardi, il livello precedente alla crisi finanziaria. La percentuale è arrivata al 2,99%, il massimo (v. grafico). Questo nuovo increment non è dovuto solo al lancio di nuovi piani di azionariato (circa il 30% di tutte le grandi Società hanno proposto nuovi piani di azionariato, come ogni anno). Il motivo principale è che i valori azionari sono cresciuti di più nelle Società con maggiori quote di proprietà dei dipendenti, con il risultato di un valore medio più alto della quota detenuta. Questo è un dato interessante. Leggi di più

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  Gennaio 2014 - Politiche di agevolazione sempre maggiori in Gran Bretagna
L’incentivo fiscale per i piani di azionariato dei dipendenti sarà raddoppiato. Ottima notizia per i milioni di azionisti dipendenti. I responsabili politici stanno sempre più identificando l’azionariato dei dipendenti come chiave per un modello di business sostenibile. Gli anni recenti hanno visto svilupparsi l’idea che la partecipazione dei dipendenti dovrebbe prioritariamente fornire una quota di controllo nelle Piccole e medie imprese ("employee ownership") piuttosto che favorire l’azionariato diffuso, minoritario, nelle grandi imprese quotate ("employee share ownership"). Il Governo ha deciso di offrire 50 milioni di sterline in questa direzione, e qualcuno ha perfino lanciato l’idea che il sostegno fiscale per l’azionariato dei dipendenti nelle grandi imprese possa essere cancellato. Alla fine 25 milioni di sterline sono stati stanziati per l’agevolazione di piani di azionariato dei Dipendenti nelle grandi imprese. L’importo risparmiabile dai dipendenti che aderiscono a piani di azionariato “SAYE” approvati dal Governo sarà raddoppiato, da 250 a 500 sterline al mese, e per i piani SIP aumenterà da 1500 a 1800 all’anno.

  Dicembre 2013 - L’indice di borsa “UK Employee Ownership Index”
L’indice “UK Employee Ownership Index (EOI)” è stato recentemente rilanciato e, dal giugno 2013, è calcolato da FTSE International. L’indice è stato creato per verificare l’ipotesi che le società con partecipazione significativa dei dipendenti presentano nel lungo periodo un comportamento migliore. L’indice UK Employee Ownership Index è un indice delle “public companies” britanniche quotate al London Stock Exchange. Stranamente, l’immagine che risulta dal nuovo EOI index è decisamente diversa dal precedente... Dettagli

  Dicembre 2013 - La rappresentanza dei dipendenti nei Consigli in Europa
La rappresentanza dei dipendenti è decisamente articolata in molte grandi Società francesi, sia nei Consigli di Amministrazione che nei Consigli di Sorveglianza. Complessivamente rappresentanti dei dipendenti sono presenti in Consigli di Società che pesano per il 51% dell’occupazione nelle grandi imprese francesi.  Ciò avviene attraverso i sindacati o I Comitati Aziendali per il 36% e per il 29% attraverso la rappresentanza degli Azionisti Dipendenti; nel 14% dei casi sono presenti sai consiglieri di nomina sindacale che di espressione dell’azionariato dei dipendenti.
E’ oggi disponibile una pubblicazione dettagliata sulla rappresentanza dei dipendenti nei Consigli... Dettagli

  Novembre 2013 - Rappresentanza dei Dipendenti nei Consigli
La rappresentanza dei Dipendenti nei Consigli, sia nel modello  duale (Consigli di Sorveglianza) che nel modello monistico (Consigli di Amministrazione) è la normalità in molte grandi Imprese Europee.
Gli azionisti dipendenti sono rappresentati nel 13% delle grandi Imprese francesi (in cui lavorano il 29% dei dipendenti). La rappresentanza degli azionisti dipendenti è quindi tipica delle grandi imprese francesi.
D’altra parte, la rappresentanza dei Dipendenti (non necessariamente Azionisti)  nei Consigli è normale per il 36% dei Dipendenti nelle grandi Imprese Europee (vedi grafico): è il caso del 95% dei Dipendenti di grandi imprese in Germania, Austria e Slovenia. In Francia è il caso per il 51% dei dipendenti (appena sopra la media europea), mentre in Gran Bretagna siamo al 2,3% e in Italia… 0%!
Il database EFES delle grandi Imprese europee inizialmente raccoglieva tutte le informazioni concernenti l’azionariato dei Dipendenti nelle maggiori 2.200 imprese europee (il 25% di tutte le quotate europee, ma il 94% se si consider ail numero dei Dipendenti ed il 97% se si considera la capitalizzazione di Borsa). Da quest’anno il database è stato ampliato, comprendendo elementi sulla Corporate Governance. Pubblicazione dettagliata sulla rappresentanza dei Dipendenti nei Consigli.

Scarica il grafico

  Ottobre 2013 - European Trade Union Institute – Istituto Sindacale Europeo
Uno specifico sito internet worker-participation.eu è stato costruito come "il portale per l’informazione sugli argomenti inerenti la Partecipazione dei lavoratori in Europa", un lavoro degno di nota, a cura dell’ European Trade Union Institute (ETUI) – Istituto Sindacale Europeo. Il sito, sulla partecipazione dei lavoratori, è suddiviso nelle seguenti sezioni: Sindacati – Contrattazione collettiva, Rappresentanza sul luogo di lavoro, Rappresentanza nei Consigli di Amministrazione, Rappresentanza a livello Europeo, Rappresentanza su temi di Salute e Sicurezza, e Partecipazione finanziaria dei dipendenti (Employee Financial Participation – EFP). Nell’impostazione dei Sindacati Europei, l’azionariato dei Dipendenti fa parte della Partecipazione Finanziaria, che ha due filoni principali: il c.d. “profit sharing” (partecipazione ai risultati) e azionariato dei dipendenti. Il Profit sharing è considerato “la forma più semplice di Partecipazione finanziaria Si può intendere come un accord collettivo che, in aggiunta al salario fisso contrattuale, fornisce un reddito variabile connesso ai risultati aziendali” – in pratica, salario variabile. L’azionariato dei dipendenti, nella visione dei Sindacati Europei è l’elemento conclusivo della costruzione partecipativa. Maggiori informazioni

  Settembre 2013 - Il Piano d'Azione della Commissione Europea per l’azionariato dei dipendenti
La Commissione Europea ha recentemente pubblicato il suo nuovo Piano d'Azione.  In estrema sintesi, si adotteranno le seguenti azioni:
La Commissione analizzerà la questione in modo più dettagliato.
La Commissione identificherà le iniziative appropriate per incoraggiare lo sviluppo di regimi transnazionali di partecipazione azionaria dei dipendenti in Europa.
La Commissione identificherà e studiarà i potenziali ostacoli ai regimi transnazionali di partecipazione azionaria dei dipendenti.
La Commissione prenderà successivamente le misure per incoraggiare la partecipazione azionaria dei dipendenti in tutta Europa.
I dettagli di questo nuovo piano di Azione sono ottenibili a questo link

  Luglio 2013 - Una rettifica concernente lo studio del Parlamento Europeo
Il Parlamento Europeo – Direzione delle Politiche Economiche e Scientifiche ha pubblicato uno studio dal titolo "Employee Financial Participation and Companies' Proceeds". Questo studio è stato citato dalla Commissione Europea, nella gara d’appalto per lo sviluppo del Progetto Pilota Europeo per la Promozione dell’Azionariato dei Dipendenti e la Partecipazione, come il più recente elemento del “contesto europeo”… Maggiori informazioni

  Aprile 2013 - Per la prima volta dall’inizio della crisi finanziaria…
… il numero degli azionisti dipendenti in Europa non è aumentato rispetto all’anno precedente e i tasso di democratizzazione dell’azionariato dipendenti è diminuito. Si evidenzia una nuova differenziazione fra l’alta dirigenza e la generalità dei dipendenti dall’inizio della crisi. La quota detenuta da questi ultimi è in calo continuo dal 2009; al contrario, il top managemet aumenta la sua. Come conseguenza, la capitalizzazione media detenuta pro capite dagli 8.845 top executives nelle grandi Società europee si eleva a 9,1 milioni di € nel 2012, da rapportare agli 11.500 detenuti in media dai 9,6 milioni di dipendenti “normali”.
Questo quadro di riduzione del tasso di democratizaione dell’azionariato dei dipendenti può essere correlate con alcuni recent orientamenti politici decisi in alcuni Paesi europei, come I Paesi Bassi, l’Irlanda, la Francia e perfino il Regno Unito. In aggiunta, nel sud e nell’est dell’Unione Europea, non è stato fatto nulla di concreto per promuovere l’azionariato dei dipendenti.
Questa è la principale conclusione dell’ultima Rassegna economica dell’azionariato dei dipendenti nei Paesi Europei nel 2012.
Maggiori informazioni

  Marzo 2013 - Un film sull’azionariato dei dipendenti negli USA
Cosa vuol dire essere un azionista dipendente negli USA? "We the Owners: Employees Expanding the American Dream" racconta la storia di tre società possedute dai lavoratori: New Belgium Brewing, Namasté Solar e DPR Construction.
Le società ESOP sono la tipica strada per acquisire la proprietà da parte dei dipendenti negli USA (ESOP è l’acronimo di Employee Stock Ownership Plan – Piano di azionariato dei dipendenti).
Questo modello è particolarmente adatto per la trasmissione di società ai suoi dipendenti. In quest’ottica è di gran lunga lo strumento più efficace nel mondo, traducendosi in un piano pensionistico con forti incentivazioni fiscali sia per i venditori (normalmente famiglie proprietarie dell’impresa venduta ai dipendenti) che per i dipendenti stessi, che si trovano ad acquisire la proprietà con un esborso limitatissimo.
Sito dedicato

  Febbraio 2013 - Una nuova stagione per i piani di azionariato nel Regno Unito
Il Governo britannico ha dato semaforo verde ad una significativa semplificazione e riforma per i prossimi 15 mesi di tutti i quattro schemi di azionariato dei dipendenti approvati.Questa è conseguenza dell’esauriente rivisitazione degli schemi approvati da parte dell’Ufficio della Semplificazione fiscale, le cui conclusioni hanno chiarito che si dovevano introdurre modifiche significative per evitare che l’azionariato dei dipendenti venisse strangolato da un eccesso di regolamentazione e burocrazia. Maggiori informazioni

  Febbraio 2013 - Un contributo alla riforma del diritto societario
La Commissione Europea ha diffuso lo scorso 12 dicembre il “Piano di Azione: Diritto Societario e Corporate Governance – una cornice giuridica moderna per azionisti più coinvolti e Società sostenibili”... Maggiori informazioni

  Gennaio 2013 - Un nuovo sostegno dall’Unione Europea nel 2013
Nel 2013 sia la Commissione Europea che il Parlamento Europeo riserveranno all’azionariato dei dipendenti maggior sostegno. Il bilancio dell’Unione Europea è stato votato dal Parlamento, e comprende per la prima volta una voce di budget dedicata al finanziamento di un progetto pilota finalizzato alla costituzione presso ogni Stato Membro di un Centro per l’azionariato dei dipendenti, finalizzato alla divulgazione di informazioni, formazione e promozione di una legislazione adeguata. Parallelamente la Commissione ha pubblicato il Piano di Azione per ammodernare il diritto delle società e il governo societario in Europa, comprende anche misure sull’azionariato dei dipendenti. Dettagli

  Decembre 2012 - Una nuova stagione per l’azionariato dei dipendenti in Europa
Sembra che stia per avviarsi una nuova stragione per l’azionariato dei dipendenti nei principali Stati Europei. Gran Bretagna: La Ministra delle Relazioni con il Lavoro Jo Swinson afferma che il Governo farà tutto quanto è in suo potere per diffondere significativamente l’azionariato dei dipendenti nel Regno Unito, affermando che "Dobbiamo eliminare le barriere che impediscono di avviare piani di azionariato dei dipendenti e partecipazione dei dipendenti nelle Società britanniche”, e ancora "Nel corso degli anni la partecipazione dei dipendenti e l’azionariato dei dipendenti  non sono stati all’ordine del giorno dei governi come avrebbero dovuto. La forza lavoro è il nostro capitale umano, che deve essere di conseguenza agevolato”. "C’è bisogno di molta più partecipazione sia nelle grandi che nelle piccole aziende, perché questi piani sono un elemento importante per la crescita dell’economia”, ha dichiarato la Ministra all’ Employee Share Ownership Center a Londra. Francia: il Presidente François Hollande annuncia una nuova legge per l’azionariato dei dipendenti e la partecipazione. Germania: Come promesso dal Ministro Philipp Rösler, il Ministero Tedesco dell’Economia e Tecnologia ha lanciato un nuovo portale internet per l’azionariato dei dipendenti. Italia: In attesa di una legge sulla partecipazione e l’azionariato dei dipendenti. Il Parlamento ha  approvato una delega al Governo nello scorso Giugno, ma a Roma ancora non si vede la fumata bianca.

  Novembre 2012 - Piani del Governo britannico per rafforzare il settore delle imprese partecipate dai dipendenti
Il Governo britannico annuncia i suoi piani per il rilancio del settore delle imprese partecipate dai dipendenti come motore della ripresa. L’istituzione di un “Istituto per l’azionariato dei dipendenti” non governativo, un modello “pronto all’uso” per costituire imprese possedute dai dipendenti, l’esamen delle politiche di incentivo fiscale, una guida per dipendenti e datori di lavoro per richiedere e concordare l’acquisizione di aziende da parte dei dipendenti, e la valutazione degli ostacoli al finanziamento di questo tipo di imprese nel settore privato. Dettagli

  Novembre 2012 - Dipendente comproprietario o sub-dipendente proprietario?
Essere o non essere? Siamo sempre in Regno Unito, e ogni giornio spunta un’idea nuova per rilanciare la partecipazione dei dipendenti. Il Cancelliere George Osborne ha annunciate il nuovo contratto "employee-owner": si danno azioni ai dipendenti in cambio della rinuncia ad alcuni diritti in un nuovo inquadramento contrattuale. Polemiche a valanga! Chi vorrebbe scambiare diritti di lavoro per azioni? La  "Employee Ownwership Association" dichiara che l’annuncio di Osborne è un grosso incentivo. Ancora: “La partecipazione diretta dei dipendenti è ora considerate come la migliore alternative al modello dominante di società quotata con la connessa vision di breve termine”. Il "National Center for Employee Ownership" invece afferma che la proposta è “orrenda”, “una pessima idea” e che nessuna persona di buon senso baratterebbe i propri diritti del lavoro per una modesta agevolazione su modesti guadagni in conto capitale. Infine la maggior parte delle organizzazioni di azionisti dipendenti sono d’accordo sul fatto che i diritti dei lavoratori non possono essere tagliati par far aumentare la partecipazione. Vedi i dettagli in Rassegna Stampadans la revue de presse

  Octobre 2012 - L’indice dell’Azionariato dipendenti
Investireste in uno strumento finanziario non trasparente? Speriamo di no! Un importante studio legale di Londra pubblica per la Gran Bretagna l’indice dell’Azionariato dei Dipendenti. Il suo andamento mostra una sovra performance rispetto al FTSE All-Share del 10% annuo da quando è stato istituito (vedi grafico). Mica male! Abbiamo chiesto allo studio legale “Quali Società entrano in questo indice?”: Ecco la risposta ”Ci dispiace ma non forniamo i nomi delle Società che compongono l’indice”. Forse è il solo indice di borsa del mondo la cui composizione è sconosciuta. Se volete lasciare commenti o porre vostre domande, vogliate usare questo link

  Settembre 2012 - La nuova stagione del capitalismo britannico
Il Governo britannico annuncia una nuova stagione di capitalismo. "Mai prima d’ora l’azionariato dei dipendenti ha avuto coì tanta attenzione nel Regno Unito”, ha dichiarato il Ministro del Lavoro Norman Lamb. Si tratta di  "spostare l’azionariato dei dipendenti nel cuore del sistema britannico delle imprese". In contemporanea, la British administration for Revenue & Customs (HMRC) (istituzione paragonabile all’Agenzia delle Entrate, Ndt) ha lanciato una consultazione pubblica riguardante i piani di azionariato dei dipendenti. Bisogna fare qualcosa, con priorità sui piani di azionariato nelle grandi imprese, come dimostra il paragone con la Francia. Questo è il contenuto evidenziato dalla risposta della EFES alla consultazione HMRC (in inglese)

  Settembre 2012 - Tipologie di azionariato dei dipendenti
Sulla scorta di osservazioni empiriche e statistiche si possono identificare le diverse tipologie di azionariato dei dipendenti:fino all’1% si può definire insignificante o embrionale, al di sopra diventa significativo fino al 6%, da considerare strategico, mentre a partire dal 20% è determinante e sopra il 50% è di controllo. C’è un ovvio legame con le considerazioni di corporate governance. E’ interessante vedere che l’azionariato dei dipendenti raggiunge soglie strategiche, di determinanti o di controllo non solo in piccole e medie industrie, ma anche in un buon numero delle maggiori Società europee. Maggiori informazioni (in inglese)

  Giuglio 2012 - Vertice dell’Azionariato Dipendenti 2012
Il vice primo ministro britannico Nick Clegg ed i ministri Norman Lamb e Francis Maude hanno organizzato il primo vertice dell’azionariato dipendenti il 4 Luglio 2012 a Londra. “Siamo del tutto entusiasti sull’azionariato dei dipendenti”, ha dichiarato Norman Lamb. “la partecipazione dei dipendenti non ha mai ricevuto tanta attenzione nel Regno Unito come ora”. I fatti dicono che la legislazione inglese si è rivelata molto meno efficace di quella francese. Maggiori informazioni

  Giuglio 2012 - Raccomandazioni al Governo Britannico
La crescita economica costituisce la principale priorità del governo britannico. Il consigliere governativo sull’azionariato dei dipendenti ha pubblicato la sua relazione, che comprende 28 raccomandazioni per incentivare la partecipazione dei dipendenti nel Regno Unito. Queste raccomandazioni riguardano principalmente la promozione della partecipazione dei dipendenti nelle piccole e medie imprese, al minimo del 25%. Maggiori informazioni

  Giuglio 2012 - The Nuttall Review
Le rapport du Conseiller spécial du Gouvernement britannique pour l'actionnariat salarié, vingt-huit recommandations pour développer l'actionnariat salarié en Grande Bretagne, de manière à faire de l'actionnariat salarié le moteur principal de l'entreprise britannique. Le Rapport Nuttall

  Giugno 2012 - Il Parlamento Europeo al lavoro
Nel corso dell’audizione pubblica che abbiamo organizzato al Parlamento Europeo lo scorso 22 Marzo abbiamo richiesto una linea di bilancio dedicata alla promozione dell’azionariato dei dipendenti in Europa, dell’importo di 2,5 milioni di Euro. Una proposta chiara, semplice e a basso costo. Permetterà l’organizzazione di centri per l’informazione sull’azionariato dei dipendenti in ogni Stato Membro dell’Unione Europea. E’ questo il punto chiave per eliminare gli ostacoli frapposti alla diffusione di piani di azionariato transnazionali, una condizione per “IL MERCATO UNICO DELL’AZIONARIATO DEI DIPENDENTI”. Ora il Parlamento Europeo sta lavorando su questa proposta, e noi auspichiamo una decisione positiva sia assunta. Maggiori informazioni

  Giugno 2012 -
Tasso di democratizzazione dell’azionariato dipendenti in Europa
Il Tasso di democratizzazione dell’azionariato dipendenti è la proporzione di azionisti dipendenti rispetto a tutti i dipendenti. E’ continuamente cresciuto negli ultimi 30 anni nelle Società europee, perfino nel corso della presente crisi finanziaria (cfr. grafico). Nel 2011 è arrivato al 30,1 %: in pratica un terzo dei dipendenti è coinvolto nella proprietà della loro Società. Nel prossimo futuro questo tasso di democratizzazione dovrebbe arrivare al 50 – 60%. Maggiori informazioni



  Maggio 2012 - Rapporto dell’audizione pubblica al Parlamento Europeo
    
 
E’ ora disponible il rapporto dell’audizione pubblica al Parlamento Europeo (in inglese e in francese), tenutasi il 22 Marzo scorso a Bruxelles grazie all’iniziativa di Pervenche Berès, Presidentessa della Commissione Occupazione ed Affari sociali, e con il Commissario Europeo al Mercato Interno Michel Barnier.
Sul tavolo una proposta al Parlamento Europeo per uno stanziamento in favore della promozione dell’azionariato dei dipendenti in tutti gli Stati dell’Unione Europea.
  Maggio 2012 - Rassegna dell’Azionariato dei Dipendenti negli Stati Europei nel 2011
E’ disponibile la nuova Rassegna, basata sul censimento di tutte le 2.505 maggiori Società europee, il cui organico ammonta a 32,8 milioni di dipendenti nel 2011. Contenuti: principali risultati del censimento, più di 50 grafici e tabelle, tasso di democratizzazione dell’azionariato dei dipendenti in vari Stati, quote detenute dal top management e dalla generalità dei dipendenti, elenco dei casi più rilevanti…. Di più

  Aprile 2012 - Michel Barnier sostiene che l’azionariato ai dipendenti è simbolo di coesione sociale
  "L'Europa in questo momento ha bisogno di coesione sociale.e pertanto l'azionariato ai dipendenti  deve essere supportato a tutti i livelli".
Questa è la conclusione espressa sia da Michel Barnier, Commissario Europeo per il Mercato Interno sia da Pervenche Berès, Presidente della Commissione Lavoro ed Affari Sociali del Parlamento Europeo, a margine del dibattito pubblico svoltosi al Parlemento Europeo il 22 Marzo.
In quella occasione  è stata depositata in Parlamento una proposta di finanziamento destinata a sostenere lo sviluppo dell’azionariato ai dipendenti in tutti i paesi  europei
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Maggiori informazioni



  Aprile 2012 - L'azionariato ai dipendenti in Europa nel 2011
Il capitale detenuto dai dipendendti azionisti nelle imprese europee ha raggiunto i 232 miliardi di Euro nel 2011, non lontano dal picco registrato  nel 2007; le azioni possedute dai dipendenti nelle aziende per le quali lavorano ha rggiunto la quota percentuale del 2.83, facendo registrare, come mostra il grafico, un ritorno ad un trend positivo.
Maggirori informazioni

  Riccione 15.3.2012 - Tavola Rotonda Dircredito - Conapa - Fondazione Visentini
Si è conclusa la consultazione presso il Ministero dell'Economia relativa alle modifiche da apportare al Testo Unico della Finanza a due anni dal recepimento della Direttiva "Diritti degli Azionisti". Dircredito, Sindacato delle Professionalità del Credito, CONAPA, Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Piccoli Azionisti ed EFES, Federazione Europea dell'Azionariato dei Dipendenti, hanno risposto congiuntamente evidenziando le incongruenze che tuttora rendono problematica la partecipazione dei Piccoli Azionisti alle Assemblee ed i vincoli in capo alle Associazioni di Piccoli Azionisti dipendenti, richiedendo al Legislatore misure esplicite per agevolarne l'esercizio dei Diritti.
La Direttiva "Diritti degli Azionisti" ha prodotto una maggior partecipazione Assembleare, ma solo per gli azionisti istituzionali: occorre ora prevedere concrete misure che consentano ai Piccoli Azionisti di poter contare collettivamente.
Sulla scorta di queste proposte, e per sviluppare il dibattito pubblico fra le differenti componenti dell'azionariato italiano, si terrà a Riccione il prossimo 15 marzo, in occasione del Consiglio Nazionale Dircredito, la tavola Rotonda "Rappresentanza dei Piccoli Azionisti - Garanzie, etica e partecipazione" moderata da Nicola Borzi, con Bruno Tabacci, Presidente Conapa, Nerio Nesi, Presidente Onorario Conapa, Gustavo Visentini, Ordinario di Diritto Commerciale presso la LUISS, Sergio Carbonara di Frontis Governance e Maurizio Arena Segretario Generale Dircredito. Dettagli

  Marzo 2012 - L'azionariato dei dipendenti negli Stati Europei in 2011
I dati più recent mostrano la continua progressione dell’azionariato dei dipendenti in Europa dall’inizio della crisi finanziaria. Questa è la principale conclusion della rassegna economica 2011 dell’azionariato dei dipendenti negli Stati Europei, la stessa del 2010, quindi una conferma.
Nel 2011 9.9 milioni di dipendenti detenevano 232 miliardi di euro in azioni delle loro Società, a fronte di 9,5 milioni nell’anno precedente, per un controvalore di 197 miliardi.
Il numero degli azionisti dipendenti risulta in crescita principalmente in Spagna, Svezia, Danimarca e Francia, mentre si riduce in Italia, Grecia e Portogallo così come in Germania, Belgio e Irlanda.
La rassegna, basata sui dati delle maggiori 2.505 Società Europee, con 32,8 milioni di dipendenti (32,4 nel 2010) fornisce un insieme esaustivo di informazioni dettagliate.
I risultati completi saranno pubblicati nel prossimo mese di Maggio 2012, ma fin d’ora costituiscono una base informativa completa ed affidabile che verrà posta al centro dell’audizione presso il Parlamento Europeo del prossimo 22 Marzo. Dettagli

  Febbraio 2012 - Audizione pubblica presso il Parlamento Europeo il 22 Marzo 2012
Il Comitato Economico e Sociale Europeo ha recentemente lanciato un appello alle Istituzioni ed ai Governi Europei per rinnovare le iniziative di promozione dell’azionariato dei dipendenti con il sostegno finanziario della Commissione tramite una specifica voce di budget, mirato alla creazione e finanziamento di un Centro Europeo per l’Azionariato dei dipendenti in ogni Stato Membro. Scopo dei Centri è la diffusione di informazioni, formazione e consulenza a dipendenti, imprese ed in generale al pubblico. L’audizione del prossimo 22 Marzo al Parlamento Europeo sarà la sede in cui lanciare la proposta.
Programma dell’Audizione     Proposta di budget

  Decembre 2011 - Azionariato dei dipendenti e quadro europeo della Governance d’impresa
Nel 2011 la Commissione Europea ha pubblicato un Libro Verde e organizzato una pubblica consultazione sul quadro europeo della Corporate Governance. La domanda n. 23 era sull’azionariato dei dipendenti: “Occorrono provvedimenti, ed in caso affermativo quali, per promuovere a livello di Unione Europea l’azionariato dei dipendenti?” Molte Società, Organizzazioni imprenditoriali, Sindacati, Associazioni della Società civile e Pubbliche Autorità hanno fornito il loro contributo. Circa l’azionariato dei dipendenti, la Commissione ha ricevuto 252 risposte da 34 Stati. E’ interessante verificare che complessivamente le risposte sono al 65% di tenore positivo. Tuttavia, la domanda è stata recepita in modo ambiguo: in molti hanno risposto positivamente, appoggiando l’idea che l’Unione Europea debba promuovere l’azionariato dei dipendenti, mentre il timore che regole comunitarie possano limitare la libertà degli Stati membri nel campo specifico ha indotto risposte totalmente negative (per esempio, la totalità delle risposte provenienti dalla Svezia). Maggiori informazioni e dettagli

  Decembre 2011 - Curriculum Library on Employee Ownership (CLEO)
CLEO è la maggior raccolta online di materiale riguardante l’insegnamento e documantazione sull’azionariato dei dipendenti. CLEO fornisce oltre 500 elementi (books, articoli, casi di studio, moduli formative etc.) per contribuire alla ricerca e all’insegnamento sun un ampia varietà di argomenti riguardanti l’azionariato dei dipendenti; molti lavori e casi recent, con bibliografie aggiornate. Maggiori informazioni

  Novembre 2011 - Euroshareholders
Euroshareholders è l’organizzazione europea delle Associazioni di Azionisti individuali (piccoli azionisti). E’ stata fondata nel 1992, prima della EFES, nata nel 1998. Nel corso degli anni le due organizzazioni hanno coltivato un buon rapporto di collaborazione, nel campo della governance d’impresa, dei diritti degli azionisti e dell’uguaglianza di trattamento, dell’ armonizzazione europea, dell’educazione finanziaria, e della ricerca accademica sulla finanza ed i mercati dei capitali.. Le due organizzazioni hanno deciso di rinforzare il loro legame: nella recente Assemblea generale di Euroshareholders all’ Aia ha accolto all’unanimità l’associazione di EFES. Euroshareholders, reciprocamente, diventerà con le medesime procedure associata EFES.  Per maggiori dettagli clicca qui

  Novembre 2011 - La Corporate Governance nell’Unione Europea
La Commissione Europea ha organizzato una pubblica consultazione sul “Quadro della Corporat Governance nell’ UE”. Tutti i documenti inviati sono oggi disponibili, compreso il nostro. La domanda 23 riguardava l’azionariato dei dipendenti: "Ci sono misure necessarie, e se si quali, per promuovere a livello comunitario la partecipazione dei dipendenti al capitale?" La nostra risposta è stata ovviamente affermativa: "l’interesse dei dipendenti nella sostenibilità a lungo termine dell’impresa in cui lavorano è sempre più un elemento cruciale nella fiducia e nella Corporate Governance. Non solo i dipendenti possono contribuire significativamente ad aumentare la proporzione di azionariato di lungo periodo, ma vedremo anche che lo stesso azionariato dei dipendenti sarà percepito come indice di fiducia." Siamo felici di verificare che numerose organizzazioni sindacali, fra le quali UNI e la Confederazione Europea dei Sindacati (CES/ETUC) hanno dato risposte incoraggianti, in linea con l’avviso comune del Comitato Economico e Sociale Europeo dell’ottobre 2010. Tutti i documenti di consultazione sono a disposizione su questo link ; per il documento EFES cliccare qui

  Settembre 2011 - Due organizzazioni particolari in Gran Bretagna
Due organizzazioni hanno avuto un’influenza determinante sulla diffusion della partecipazione azionaria dei dipendenti nel Regno Unito. La prima è la Job Ownership Ldt, originariamente societò di Consulenza fondata nel 1979 con il sostegno di John Lewis Partnership, Scott Bader ed altre Società. Era il risultato della vision di Robert Oakeshott, che ci ha lasciato nel giugno di quest’anno, uno dei fondatori della nostra Federazione nel 1998. Successivamente Job Ownership ha cambiato denominazione in Employee Ownership Association, "la voce delle imprese participate in GB". La seconda organizzazione, ifs ProShare fondata (inizialmente come ProShare) nel 1992 dal Ministero del Tesoro, la Borsa di Londra (LSE) ed un consorzio di società. by HM Treasury, the London Stock Exchange and a consortium of major companies. Fornisce "la voce dei Servizi all’azionariato dei dipendenti in Gran Bretagna".

  Talvivaara
I dipendenti della Società mineraria Talvivaara Mining Company hanno deciso il 18 Giugno 2011 di costituire un Fondo del personale del Gruppo per gestire i “bonus” pagati da Talvivara. Il fondo investirà una quota rilevante del suo attivo nelle azioni di Talvivara, e sarà amministrato da rappresentanti eletti dai dipendenti. Questo tipo di fondi sono uno strumento di azionariato dei dipendenti caratteristico nelle grandi imprese finlandesi.

  Agosto 2011 - Borse europee : I vertici delle società comprano a man bassa
Con il crollo delle azioni in Borsa, si sta verificando un fenomeno diffuso in tutta Europa : I vertici delle Società comprano a man bassa le azioni delle Società amministrate.
E’ un fenomeno documentato dalle centinaia di segnalazioni di "Internal dealing". In Italia ENI, ENEL, Mediobanca, Banca Intesa, Indesit e decine di altri esempi. Pacchetti rotondi di azioni acquistati dai top managers. In Germania succede lo stesso per Metro e BASF fra le altre, in Svezia per Husqvarna, in Francia per Air Liquide, Alcatel-Lucent, a Londra per Barclays e Shell… Tutte le grandi imprese sono interessate.
In due parole, chi ragiona a breve sprofonda nel panico, mentre gli investitori di lungo termine ne approfittano per comprare a poco, top managers in testa.
E i dipendenti normali ? Quello che va bene per i managers dovrebbe valere anche per i dipendenti azionisti.
Sfortunatamente, ancora in troppi Stati membri dell’Unione Europea manca una legislazione che agevoli un modello semplice e pratioco di azionariato dei dipendenti.
Quali sono gli « ultimi della classe » nella classifica europea ? Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Queata lista dice qualcosa : è la lista dei Paesi sotto il tiro nella crisi dei tassi di interesse di Eurolandia. Questi Paesi hanno bisogno di riforme strutturali, che comprendono anche lo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti. Ma in fondo alla classifica troviamo anche il Belgio, i Paesi Bassi e i nuovi Stati membri dell’Europa centrale e orientale, fuori dall’area Euro.
Quale è la conseguenza di queste carenze legislative ? In questi Stati le grandi imprese hanno fra i propri azionisti una percentuale di dipendenti fra il 10 e il 15%, contro una media europea del 30%; per i “primi della classe” si arriva al 50%. Parliamo di Norvegia, Finlandia, Gran Bretagna, Svezia e Francia, oltre alla Svizzera. In effetti, da 10 anni, l’azionariato dei dipendenti è diventato un ingrediente del “modello nordico”.
Le parti sociali europee hanno recentemente lanciato un appello ai Governi nazionali. L’iniziativa viene dal Comitato Economico e Sociale Europeo, che raggruppa rappresentanti di imprese, sindacati e della Società civile. L’avviso comune emesso è chiaro e preciso.
Per le grandi imprese occorre che ogni Stato membro adotti una legislazione che faciliti l’adozione di un modello semplice e pratico di azionariato dei dipendenti.
Per le piccole e medie imprese bisogna seguire l’esempio degli Stati Uniti, che 40 anni fa hanno creato un meccanismo finanziario che permette ai dipendenti di acquistare la partecipazione nelle imprese in cui lavorano, senza sborsare un centesimo, tramite un finanziamento a lungo termine. E’ il modello ESOP. Quel meccanismo finanziario dovrebbe essere introdotto anche in Europa.
Lo vederemo sempre di più nei prossimi anni : l’azionariato dei dipendenti è la condizione per avere imprese ed economie più forti e per un miglior governo delle imprese.
Il parere del Comitato Economico e Sociale Europeo è disponibile alla pagina: https://www.efesonline.org/EESC/IT.htm

  Giuglio 2011 - Nuovi studi sull’impatto dell’azionariato ai dipendenti
Una nuova ricerca sull’impatto dell’azionariato ai dipendenti, realizzata negli Stati Uniti, è il più grande studio ad oggi effettuato sulle connessioni esistenti tra le varie forme di partecipazione al capitale, la cultura organizzativa e la performance delle aziende. Inoltre, il National Bureau of Economic Research ha pubblicato una importante collana di studi degli economisti: Richard Freeman, Joseph Blasi e Douglas Kruse. Gli studi mettono in luce alcuni punti chiave: la maggioranza dei dipendenti del settore privato  beneficia di qualche forma di partecipazione nei confronti dei datori di lavoro, la quale contribuisce a creare maggiore soddisfazione lavorativa ed aumenta la produttività. Infine, una ulteriore ricerca  condotta su un numeroso gruppo di grandi aziende tra il 1999 ed il 2008 ha evidenziato maggiore stabilità di impiego, in caso di recessione economica, nelle imprese che utilizzano l’azionariato ai dipendenti. Di Più

 Maggio 2011 - Esercitare i diritti dei Dipendenti Azionisti nelle Società Europee - Progetto Europeo Dircredito
Cari amici,
Consentitemi di esprimere il mio più caldo ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato al nostro progetto e presenziato alla Conferenza a Roma. Come molti di voi già sanno, abbiamo concordato che fosse utile diffondere quanto più possibile i contenuti del nostro progetto, caricando su Internet anche gli atti completi della Conferenza, sia come testo che caricando su You Tube i filmati. Anche chi non ha potuto esserci potrà ottenere le stesse informazioni, cogliendo l'atmosfera di questo meeting.
Navigate su www.employeeshare.eu , dove potrete trovare anche la versione pdf del numero speciale di "Incontri" e tutti gli articoli apparsi sulla stampa italiana!
Il tempo passa: è stato molto interessante, nel settembre 2010, incontrarsi a Roma e scambiare le esperienze, nove mesi dopo potrebbe essere ancora più interessante ascoltare le presentazioni ed il dibattito della Tavola Rotonda, alla luce dell'evoluzione dei fatti.
Un ringraziamento particolare ai relatori, per aver fornito l'autorizzazione a pubblicare testi e filmati, rendendo così possibile la costruzione di questo archivio che resterà nel tempo.
Guido Antolini Dircredito Project Manager

 Aprile 2011 - L’azionariato dei dipendenti è cresciuto ininterrottamente in Europa dopo la crisi finanziaria
Il totale dei dipendenti azionisti si avvicina ai 10 milioni nel 2010 nelle grandi aziende Europee (su un totale di 32.6 milioni di lavoratori dipendenti).  Il numero delle aziende che utilizzano l’azionariato diffuso è in aumento (91,7%), così come è in crescita il numero delle aziende che adottano piani di azionariato per tutti i dipendenti (53.7%) o piani di stock options (64.1%).
Comunque, si rilevano sensibili differenze tra i diversi Paesi: aumento notevole dei dipendenti azionisti in Spagna, Polonia, Francia e i Paesi del Nord Europa (Danimarca, Svizzera, Norvegia, Finlandia) e diminuzione in Belgio, Irlanda e Paesi Bassi.

Complessivamente, il valore dell’investimento in capitale aziendale detenuto dai dipendenti ha raggiunto i 192 miliardi di Euro nel 2010. In percentuale, per la prima volta dopo molti anni si è registrato un leggero decremento (da 2.82% a 2.71%). Comunque, il valore  delle azioni detenute dai dirigenti e dagli esecutivi è in crescita, mentre i dipendenti “ordinari” hanno visto ridursi la loro quota.
Dettagliate informazioni saranno pubblicate nel prossimo mese di Maggio nella "Ricerca Economica sull’azionariato ai dipendenti nei Paesi Europei nel 2010". Da scaricare

 Marzo 2011 - Un Mercato Unico Europeo per l’azionariato dei dipendenti
Il Commissario Europeo Michel Barnier ha organizzato un’ampia consultazione sul nuovo "Single Market Act", tutto basato sull’abolizione delle barriere e sulla semplificazione delle norme esistenti in Europa. Dovrà comprendere anche un mercato unico Europeo per l’azionariato dei dipendenti. Dettagli

 Marzo 2011 - L’azionariato dei dipendenti migliore le performances societarie
Oggi disponiamo di molte prove da studi di scienze sociali che dimostrano il miglioramento delle performances societarie attraverso la combinazione di significativi piani generalizzati di azionariato dei dipendenti insieme ad una cultura d’impresa orientate al lavoro di gruppo. Da tempo circolano lavori di ricerca statunitensi; ora è disponibile un primo lavoro econometrico riguardante le Società francesi. Secondo il Center for Strategic Analysis, la performance di una società con significativo azionariato dei dipendenti è del 52% più alta rispetto a quelle che non ne hanno. Dettagli

 Febbraio 2011 - Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea – Conferenza sull’azionariato dei dipendenti
La Conferenza ha espresso il proprio supporto alle proposte del Comitato Economico e Sociale Europeo, che ha richiesto:
● Per  le grandi aziende: Ogni Paese Europeo deve rendere disponibile un modello di incentivazione  opzionale, semplice ed omogeneo, che contenga le stesse previsioni fiscali ed un livello di incentivi identico in tutto l’Unione Europea.
● Per le piccole e medie Imprese: Ogni Paese Europeo deve incoraggiare sensibilmente il trasferimento dell’attività di  business ai dipendenti, come accade negli Stati Uniti dal 1974 – Questo è il concetto del  “Modello ESOP Europeo” per le PMI.
Il rapporto della Conferenza è ora disponibile. Dettagli

 Febbraio 2011 - Centro per l’Analisi Strategica della Repubblica Francese
Il Centro per l’Analisi Strategica della Repubblica Francese ritiene che la performance sociale di una azienda che utilizzi l’azionariato diffuso tra i dipendenti sia del 52% maggiore di quella delle aziende che non attuano né piani di azionariato diffuso né piano di risparmio tra i dipendenti. L’efficacia dell’azionariato diffuso migliora assicurando la rappresentatività dei dipendenti azionisti. Dettagli

 Gennaio 2011 - Controversie sull’azionariato ai dipendenti in Gran Bretagna
La catena di  grandi  magazzini “John Lewis” viene abitualmente descritta come il miglior esempio di azionariato ai dipendenti in Gran Bretagna. Dal Governo di David Cameron, infatti, un canto di sirene promuove il modello di azionariato ai dipendenti alla John Lewis come strumento per modernizzare i Servizi Pubblici. Ma un esperto ha lanciato un allarme: “John Lewis” non è quello che sembra: in realtà non si tratta di azionariato ai dipendenti. ll punto interessante è che, esaminandone attentamente  il modello di  funzionamento, è molto difficile distinguere chi effettivamente decida la nomina e la revoca degli amministratori  dell’organismo di controllo (trust). In un certo senso, si tratta di una oligarchia autocontrollata, in quanto è il consiglio d’amministrazione dell’azienda a costituire il comitato che ha l’incarico di nominare e revocare gli amministratori del trust.” Dettagli

 Gennaio 2011 - Un nuovo studio mostra che la partecipazione finanziaria dei dipendenti ha un effetto benefico
Uno degli studi più esaustivi e convincenti sugli effetti  della partecipazione  finanziaria dei dipendenti sta per essere pubblicato. Correlando i piani di azionariato diffuso destinati ai non dirigenti ed i risultati delle aziende espressi attraverso il R.O.E, gli esperti sono addivenuti alla conclusione che la partecipazione finanziaria estesa a tutti i dipendenti migliora la “performance” delle aziende medesime. Al contrario, gli incentivi economici concessi a ristretti gruppi di dirigenti la condizionano negativamente. Dettagli

 Welcome amendments to the Prospectus Directive for employee share plans will be in force by July 2011
We have previously reported on proposed amendments to the Prospectus Directive - in particular to the exemption from the requirement to publish a prospectus in relation to an offering made under an employee share scheme. The amending Directive has now been published in the Official Journal of the European Union and will take effect from 31 December 2010. It must be implemented by Member States within 18 months. Pinsent Masons outlines the main changes as they relate to employee share plans

  Settembre 2010 - Politiche pubbliche per l’azionariato ai dipendenti in Europa
Siete invitati a presenziare la Conferenza del 26 novembre a Bruxelles. Con la partecipazione del Commissario Europeo Michel Barnier, di Pervenche Béres, Membro del Parlamento Europeo e molti altri autorevoli rappresentanti. La conferenza è organizzata della “EFES” per la Presidenza Belga dell’Unione Europea. Informazioni e Iscrizioni

  Settembre 2010 - Il Comitato Economico e Sociale Europeo
Il Comitato Economico e sociale Europeo è l’organismo che fornisce rappresentatività ai Partners Sociali Europei ed alla Società Civile, consentendo loro di esprimere in maniera formale il proprio punto di vista su questioni Europee. Ha un ruolo chiave nei processi decisionali dell’Unione Europea. Attualmente, sta lavorando ad una proposta di propria iniziativa sulla Partecipazione Finanziaria dei Dipendenti, La bozza “SOC/371” (Project SOC/371 draft) può essere scaricata in tutte le lingue. Il Progetto richiede una Raccomandazione del Consiglio dei Ministri. Promuove un approccio  costruttivo, ed un modello semplice ed uniforme, di natura opzionale, con la medesima tassazione e gli stessi incentivi in tutta l’unione Europea. La bozza del Rapporto dovrà essere emendata e votata nella “Sezione Lavoroe Affari Sociali. La nuova versione, ed il nostro parere sono disponibili su richiesta al Segretariato della EFES.

  Settembre 2010 - Centro Australiano di azionariato ai dipendenti
Il centro Australiano di azionariato per i lavoratori dipendenti è stato costituito dal Governo Australiano per preservare, proteggere e promuovere il lavoro attraverso la partecipazione azionaria dei lavoratori dipendenti. Di Più

  Giugno 2010 - Beau temps pour l'actionnariat salarié en Europe
L'Association française de la gestion financière vient de publier son enquête annuelle sur l'épargne salariale en 2009: succès, engouement, intérêt croissant. En Grande Bretagne, les résultats 2009 sont tombés pratiquement au même moment: boom de popularité pour les plans d'actionnariat en 2009, forte croissance de l'actionnariat salarié à travers les plans d'épargne salariale. Notre propre Recensement Economique Annuel confirme pour l'ensemble des pays européens. D'un autre côté, les partenaires sociaux sont en train de préparer un nouvel avis d'initiative sur la participation financière des salariés, dans le cadre du Comité Economique et Social Européen. Plus

  Maggio 2010 - Conferenze europee a Roma e Bruxelles
Due grandi Conferenze s terranno a Roma il 16-17 settembre e a Bruxelles iI 26 Novembre. La Conferenza a Roma, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, si intitola “L’esercizio dei diritti dei dipendenti azionisti nelle Società Europee”. Quali le buone pratiche? Quali modelli, quali ostacoli attraverso l’Europa? Potrebbe esserci pù incisività? La Conferenza di Bruxelles farà parte del programma della Presidenza Belga dell’Unione Europea – “Dieci anni di politiche pubbliche per l’azionariato dei Dipendenti in Europa – Passato, presente, futuro”.
Dettagli

  Maggio 2010 - Un gatto è un gatto
A cat is a cat”. Questo è il dibattito (in inglese o francese) che al momento anima l’Internet Forum Europeo sull’azionariato dipendenti. La crisi finanziaria porta con sé una nuova consapevolezza politica sull’azionariato dipendenti, che appare sempre più come la scelta migliore per il suo contributo ad una più sana corporate governance, stabilità e visione di lungo periodo. Il vecchio concetto di partecipazione finanziaria dei dipendenti è oggi evidentemente obsoleto e fonte di confusione. E’ facile partecipare al Forum: Di più

  Maggio 2010 - Digrignar di denti in Francia
La trasposizione della Direttiva Diritti degli Azionisti vede affilare i denti in Francia. Gli Stati Membri UE devono recepire la Direttiva nell’ordinamento nazionale, per agevolare ed incoraggiare il controllo efficace degli azionisti nelle Società europee. La Francia è oltre la scadenza prevista. Inoltre il progetto di recepimento del Ministero della Giustizia Francese introduce nuove difficoltà ed ostacoli. Di più

  Mars 2010 - Démocratisation de l'actionnariat salarié
Chaque grande entreprise européenne compte en moyenne 4 dirigeants exécutifs, chacun détenant 6.475.000 € en actions de son entreprise en 2009. Presque toutes les grandes entreprises européennes ont aujourd'hui des plans d'actionnariat salarié. La plupart expriment l'idée que l'actionnariat salarié doit être développé en vue d'aligner les intérêts des salariés et des actionnaires. Cependant, beaucoup d'entreprises ont commencé avec des plans destinés aux dirigeants. Par comparaison, il y avait 9.3 millions d'actionnaires parmi les salariés ordinaires en 2009, chacun détenant 10.000 €. Beaucoup de discussions sur la rémunération des dirigeants, ces derniers temps. On pourrait aussi parler d'actionnariat. Plus

  Mars 2010 - Droits des actionnaires salariés dans les entreprises européennes
Quelles sont les bonnes pratiques pour l'exercice des droits des actionnaires salariés? Quels sont les modèles, les obstacles en Europe, les améliorations possibles? Un Rapport Européen sera rédigé avec le soutien de la Commission Européenne et une Conférence Européenne se réunira à Rome les 16-17 septembre 2010. Et voilà le site Internet spécialisé

  Marzo 2010 - Il Presidente del Conapa ha rivolto alle società quotate
Il Presidente del Conapa - Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Piccoli Azionisti - on.le Bruno Tabacci ha rivolto alle società quotate l'invito a dare attuazione alle norme (D.Lvo n.27 del 27 gennaio 2010, pubblicato in G.U. nei giorni scorsi) che consentono di prevedere negli statuti modalità agevolative per facilitare "l'espressione del voto tramite delega" in assemblea da parte dei dipendenti azionisti. Tabacci, nella lettera inviata ai vertici delle principali società quotate, ha sottolineato il valore della decisione del parlamento di inserire nel decreto legislativo di recepimento della direttiva 36/2007 CE la previsione di una particolare tutela per i piccoli azionisti ed in particolare il riconoscimento alle loro Associazioni a rappresentarli con il voto per delega.

  Marzo 2010 - I dipendenti europei hanno approfittato dei ridotti corsi azionari

                                                                                         2009                2008                2007                2006
Dipendenti azionisti                                                            9.3 milioni      9 milioni          8.4 milioni
Quota dei dipendenti nel capital                                        2.86%             2.79%              2.75%             2.43%
Capitalizzazione detenuta dai dipendenti in €                166 miliardi     249 miliardi     291miliardi    213 miliardi
% Società europee con part. Dipendenti                          91%                 83.8%               81.4%              77.4%
% Società europee con piani azionariato generalizzato   53.1%              50.9%              49,0%               45.2%
% Società europee con nuovi piani 2009                         30.3%              35.3%               26.5%

In breve: i dipendenti europei hanno approfittato dei ridotti corsi azionari per aumentare la loro quota. E’ questa la principale conclusione della nuova Rassegna Economica dell’azionariato dei dipendenti nelle Società Europee nel 2009, che sarà pubblicata a breve Di più

  Marzo 2010 - Avanti così
La partecipazione dei dipendenti è un argomento caldo nella campagna per le elezioni politiche in Gran Bretagna (v. Rassegna Stampa). Da Parigi il nuovo Commissario Europeo per il Mercato Interno, Michel Barnier, esprime la sua volontà: “Farò una serie di proposte per migliorare la Corporate Governance: Miglior trasparenza, migliore espressione deli Azionisti sulla remunerazione del Management, una miglior posizione per l’azionariato dei dipendenti…” Avanti così, Michel! Dipiù

 Febbraio 2010 - Lieto fine in Italia
Gli Stati Europei sono alle prese con il recepimento della Direttiva Mc Creevy sui diritti degli Azionisti. In un primo momento in Italia le Associazioni di Piccoli Azionisti erano state messe a rischio. Per fortuna il nuovo testo di Legge mantiene il loro ruolo... Di più

 - nuovo logo per le cooperative di lavoro in Francia
La Confederazione Francese di cooperative di lavoro ha lanciato un nuovo logo comune... Di più

 Gennaio 2010 - Direttiva McCreevy: Conapa vince la battaglia per i piccoli azionisti
Il Dircredito registra con soddisfazione l’approvazione della Legge “Diritti degli Azionisti”, con le modifiche rispetto al testo originario della Legge, in particolare sul mantenimento dell’operatività delle Associazioni di Piccoli Azionisti, unico strumento oggi esistente per l’espressione del voto assembleare e della rappresentanza collettiva dei dipendenti.
Si dà atto al CONAPA, presieduto da Bruno Tabacci, di aver condotto con coerenza questa importante battaglia in difesa dei diritti partecipativi, garantiti dall’art. 47 della Costituzione.
Il mondo del lavoro resta in attesa di un definitivo ed organico provvedimento di Legge sulla partecipazione dei dipendenti, per il quale ad oggi esiste solo l’avviso comune del 9 dicembre 2009.
Il Segretario Generale del Dircredito, Giampaolo Paiardi, ha dichiarato: Mantenute le norme per l’esercizio dei Diritti partecipativi degli Azionisti Dipendenti nelle Società quotate, si rende ora necessario che le Società quotate inseriscano negli Statuti la previsione di agevolazioni per “l’espressione del voto tramite delega da parte degli azionisti dipendenti”, come previsto dall’art. 137 del TUF Draghi”.
Detaggli

 Gennaio 2010 - 2010 un anno chiave
2010 sarà un anno chiave a livello politico per l’azionariato dei dipendenti. Dopo il Parlamento Europeo, è l’ora della nuova Commissione. Abbiamo inviato una lettera ai nuovi Commissari … Leggi di più

Novembre 2009 - Bruno Tabacci nuovo presidente
Comunicato stampa 11 Novembre 2009 - CONAPA Bruno Tabacci nuovo Presidente, affianca Nesi Presidente onorario
Corriere della Sera 11 Novembre 2009 - Tabacci alla guida dei piccoli azionisti
MF 11 Novembre 2009 - Battaglia per i diritti degli azionisti
Il Sole 24 Ore 10 Novembre 2009 - Conapa rivedere legge
MF Dow Jones 10 Novembre 2009 - Conapa - Bruno Tabacci nuovo presidente

  Novembre 2009 - Forse un passo storico
Le crisi sono il momento delle nuove idée. L’estate scorsa abbiamo visto il Sindacato Tedesco cambiare idea sulla partecipazione dei dipendenti, vista oggi come strumento contro la crisi finanziaria, chiedendo quote di capitale nelle società in crisi. "Arbeitnehmer sind die besseren Aktionäre" (I dipendenti sono I migliori azionisti)!
Ora sono gli USA: il mese scorso United Steelworkers (USW) e Mondragon Corporacion Cooperativa hanno annunciato un accordo-quadro per la costituzione di cooperative fra lavoratori.
I Sindacati sono abbastanza riluttanti sulla partecipazione finanziaria. E’ normale. Il ruolo dei Sindacati è proteggere I lavoratori contro I rischi. La partecipazione è soggetta a rischio, e questo è vero anche per la partecipazione dei dipendenti.
Evidenziando le differenze fra Employee Stock Ownership Plans (ESOPs) e cooperative di lavoratori, il presidete della  USW, Leo Gerard, ha dichiarato "Abbiamo molta esperienza con gli ESOPs, ed abbiamo scoperto che non ci vuole molto agli esponenti di Wall Street per mettere i lavoratori all’angolo e riprendersi il controllo. Vediamo il modello cooperativo di Mondragon con il voto capitarlo come un modo di rafforzare i lavoratori e rendere il business rispondente al pubblico, invece che ai finanzieri.
Voti, responsabilità… Questo implica ragionamenti sulla governance, implica che la partecipazione non è solo un rischio ma la possibilità di esprimersi. Probabilmente il rischio aumenta senza il diritto alla parola.

 Octobre 2009 - Effervescenza in Italia - Battaglia per i diritti degli azionisti
Effervescenza in Italia. Al momento ogni Stato membro dell’Unione Europea ha in corso il recepimento della “Direttiva Mc Creevy” sui diritti degli azionisti. In Italia questo recepimento minaccia di far sparire le Associazioni di Piccoli Azionisti. Il Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Piccoli Azionisti – CONAPA convoca il Congresso per il prossimo 10 novembre. Detagli  Lettera al Ministro Sacconi  Communicato stampa

 Octobre 2009 - Nuovo corso in Germania, si discute in Italia e Polonia
Le cose stanno evolvendosi in fretta. Fino a poco tempo fa la Germania era molto tiepida sull’azionariato dei dipendenti. E’ solo dallo scorso aprile che c’è una legge, e si riparla di partecipazione, con i Sindacati tedeschi che promuovono la partecipazione come strumento contro la crisi finanziaria, richiedendo quote di capitale nelle aziende in crisi. Peraltro le organizzazioni datoriali sembrano più prudenti… Cosa succederà? Stesso discorso in Italia: il ministro Sacconi convoca le parti per un avviso comune sulla partecipazione, ricevendo reazioni positive da parte sindacale ma cautela dalla Confindustria. In Polonia il Vice Primo Ministro Pawlak prepara una nuova fase di privatizzazioni basate sulla partecipazione. Avanti il prossimo!

 Settembre 2009 - Il governo avvia il tavolo della partecipazione – un progetto europeo
Il governo avvia il tavolo per cercare un aviso comune sindacati/parti datoriali. Il DirCredito, assieme alla EFES, la Federazione Europea per l'Azionariato dei Dipendenti, si chiera in prima linea per l'analisi e la diffusione di questo fenomeno. che, negli ultimi anni ha conosciuto uno sviluppo esponenziale in tutti i Paesi dell'Unione Europea. DirCredito ha presentato alla Commissione Europea un progetto dal titolo: "L'esercizio dei diritti dei dipendenti azionisti nelle aziende europee". L'azionariato dei lavoratori porta stabilità alle aziende. Dettagli

  Settembre 2009 - Nuovo corso in Germania, nuovo corso in Europa
Fino a poco tempo fa la Germania era abbastanza tiepida sull’azionariato dei dipendenti. Le cose stanno cambiando. Il Ministero tedesco del Lavoro e Affari Sociali apre un sito dedicato e pubblica una eccellente brochure per promuovere l’azionariato dei dipendenti. I Sindacati tedeschi scoprono l’azionariato dei dipendenti come strumento contro la crisi finanziaria. Chiedere una quota di capitale in un’azienda in crisi sta diventando un potente grido di battaglia: "Arbeitnehmer sind die besseren Aktionäre" (i dipendenti sono i migliori azionisti!). Ora che in tutti i grandi Stati Europei il sentiment è positivo, il quadro completo potrebbe cambiare in meglio per l’azionariato dei dipendenti a livello di Unione Europea.

  Settembre 2009 - Proposta al nuovo Parlamento Europeo
Dopo 10 anni di (nessuna) politica Europea, è giunto il momento di fare il punto della situazione e rilanciare una politica dinamica per lo sviluppo della partecipazione e dell’azionariato dei dipendenti in Europa.
150 eurodeputati e leaders di tutte le forze politiche hanno espresso il loro appoggio al Manifesto dell’Azionariato dei dipendenti per le elezioni europee 2009. Un’economia più sana, sostenibilità e miglior governance sono i punti chiave nella maggior parte dei messaggi di sostegno da ogni parte politica. Proposta al nuovo Parlamento

  Giugno 2009 - 150 Deputati del Parlamento Europeo
150 Deputati del Parlamento Europeo e candidate di tutte le forze politiche hanno risposto al nostro Manifesto per le Elezioni Europee. Gli ultimi 10 anni hanno visto un forte sviluppo dell’azionariato dei dipendenti. Curiosamente, questo è successo in mancanza totale di una politica europea per la promozione e sviluppo dell’azionariato dei dipendenti. E’ ora di riconsiderare la situazione e rilanciare una vera politica europea. Questo è ruolo per il nuovo Parlamento Europeo. Informazioni dettagliate

  Giugno 2009 - Essere o non essere azionisti dipendenti nell’industria automobilistica
Per la prima volta Washington guarda all’azionariato dei dipendenti in una forma unica alla Chrysler – i dipendenti avranno una quota nella Società. Cos’è, in realtà? Azionariato dei dipendenti o no? Il sindacato United Auto Workers possiederà il 55% di Chrysler. Quale futuro per una Società controllata dal Sindacato? Quale il ruolo dell’azionariato dei dipendenti nel consolidamento dell’industria dell’auto? Lo stesso problema, in Europa, con Opel ed il sindacato tedesco. Dettagli

  Febbraio 2009 - In discussione presso le Commissioni del Senato
E in discussione presso le Commissioni del Senato un progetto unificato di legge sull azionariato dei dipendenti. Dettagli


  Febbraio 2009 -
Manifesto per le Elezioni Europee 2009
Il Manifesto dell’azionariato dei dipendenti presenta 6 proposte pratiche a tutti i candidati al nuovo Parlamento Europeo e alla Commissione Europea. Tutte le persone interessate sono invitate ad esprimere il proprio seostegno, rispondendo alle nostre domande. Sapendo che l’Unione Europea  non dispone della necessaria competenza nella materia, la maggior parte delle proposte sono indirizzate agli Stati Membri. Tutti i contributi sono riportati sulla pagina web dedicata del nostro sito. Abbiamo ad oggi già ricevuto varie interessanti risposte da parte di Parlamentari ed altre personalità: Glenis Willmott, Stephen Hughes, Brian Simpson, Bernard Lehideux, Robert Goebbels, Frédéric Lefebvre and others. Dettagli

  Febbraio 2009 - Rassegna Economica dell’azionariato dei dipendenti nel 2008
La quota detenuta dai dipendenti si è ridotta nel 2008 a 240.2 miliardi di Euro (283.3 nel 2007), una riduzione del 15,2%; tuttavia questo è ancora al di sopra dei 206.2 miliardi del 2006. Gli azionisti dipendenti europei erano 9,1 milioni nel 2008, contro 8,5 nel 2007. Queste le prime informazioni della Rassegna Economica 2008, che fornisce informazioni esaustive su 2.533 gruppi Europei, con 259.000 Società e 32,4 milioni di dipendenti. Vedi sotto un primo grafico che mostra la proliferazione di piani di azionariato nelle Società Europee. La Rassegna Annuale completa sarà pubblicata il 18 maggio 2009, ed è già possibile prenotarla. Ordine di acquisto (gratuita per gli associati EFES)

  Febbraio 2009 - Ottavo Incontro Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti
L’Ottavo Incontro Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti si svolgerà il 18 Maggio 2009 presso l’Egmont Palace, al centro di Bruxelles Informazioni complete

  Febbraio 2009 - Germania
Ce l’hanno fatta! Il Bundestag ha votato la nuova legge per la promozione dell’azionariato dei dipendenti il 22 Gennaio. Dettagli

  Gennaio 2009 - Crisi come al solito
La crisi di oggi è così diversa da quelle di prima? Senza speranze? La fine del mondo, la fine dell’economia, la fine dell’azionariato (dei dipendenti)? Come al solito è la crisi più grave da molto tempo a questa parte. Profeti di sventura e mercanti di ottimismo, come al solito. Come al solito sono stati tutti presi di sprovvista, anche se in molti l’avevano previsto. Come al solito fallimenti, scandali, una catena impressionante di mascalzonate, qualche suicidio di miliardari. Tanta agitazione, come al solito. Come al solito appelli alla libertà e per maggiori controlli (o regolamentazioni). Come al solito molti sguardi al passato verso il mondo delle illusioni perdute mentre alcuni si orientano al futuro. Un grafico di lungo termine delle crisi finanziarie 1929-2008

  Gennaio 2009- Ristrutturazione e salvataggio di imprese in crisi
I piani di acquisizione si moltiplicano, e coinvolgono la partecipazione dei dipendenti. Peraltro non tutte le società si riescono a salvare. Il mese scorso Tribune Company è andata fallita negli USA. Un anno fa era stato acquisito da un ESOP (piano di azionariato dei dipendenti) da 8,4 miliardi di dollari. I dipendenti non perderanno nulla dall’ESOP, tuttavia, non è una bella storia. Che dire della crisi dell’industria automobilistica ? Quale futuro per l’azionariato dei dipendenti ? Questo è un nuovo grosso dibattito negli USA. Dopo che la ESOP Foundation ha lanciato il suo "Employee Ownership Blog" qualche mese fa, ora è la volta dell’  “US National Center for Employee Ownership”. Entrambi i blogs danno l’opportunità di leggere l’opinione di alcuni dei maggiori esperti della materia: Michael Keeling, Corey Rosen, John Logue and John Hoffmire

  Gennaio 2009 - Passo falso della Commissione Europea
Il recente bando di gara per proposte sull’azionariato dei dipendenti è stato gestito irregolarmente. L’Ombudsman europeo ha ricevuto un doppio reclamo.  Tutti i dettagli

 
Dicembre 2008 - E’ tempo di comprare (bis)
"Lavoratori di tutto il mondo unitevi. Non lasciate andare i vostri strumenti di lavoro, ma compratevi una fetta di Società. Non c’è momento migliore per imparare ad apprezzare il capitale – possedere azioni e investire nell’attività…Può sembrare contraddittorio, ma con i mercati azionari a pezzi è un momento d’oro per i dipendenti britannici di scambiare la schiavitù del salario con un piano di azionariato dei dipendenti o l’acquisto diretto in Borsa... Si può anche verificare la costituzione di cooperative o l’associazione in partecipazione…" (stampa britannica). Proprio come dicevamo a fine ottobre, tutto il dibattito sull’azionariato dei dipendenti va nella stessa direzione : è tempo di comprare.

  Panico alla Commissione Europea
Tempi duri da affrontare. Troppo duri per l’attuale Commissione, almeno per quanto riguarda l’azionariato dei dipendenti. Ignoranza, incompetenza, o cos’altro ? Bisogna cambiare. Chiediamo una nuova Commissione dotata di competenze effettive sull’argomento. Abbiamo scritto a José Manuel Barroso e Nicolas Sarkozy. Vedi i dettagli

  Una "roadmap" politica per l’azionariato dei dipendenti in Europa
Nel contesto della Presidenza Francese dell’Unione Europea abbiamo proposto una roadmap politica per l’Europa. Cosa si dovrebbe fare a livello Europeo per promuovere l’azionariato dei dipendenti? Si dovrebbe costruire un modello europeo? Intervista per Milano Finanza

  Novembre 2008 - Una "roadmap" politica per l’azionariato dei dipendenti in Europa
Nel contesto della Presidenza Francese dell’Unione Europea abbiamo proposto una roadmap politica per l’Europa. Cosa si dovrebbe fare a livello Europeo per promuovere l’azionariato dei dipendenti? Si dovrebbe costruire un modello europeo? Il quadro dei piani di azionariato nelle grandi aziende europee è affascinante. Si tratta di un movimento generale, che coinvolge tutte le grandi aziende in tutti gli Stati. Tuttavia, quando si considerano gli Stati singoli, è ancora un "ognuno per sé". Cosa si può fare per l’Europa? Quale modello europeo? Scarica la proposta

  Partecipazione finanziaria per tutti
Partecipazione finanziaria per tutti : questo è il punto in comune che collega gli articoli sull’azionariato dei dipendenti comparsi los corso mese sulla stampa mondiale. Parecchie discussioni sulla crisi finanziaria, stock options e remunerazione del management. "Opzioni di acquisto e partecipazione per tutti" sembra la strada in Francia, Germania ma anche altrove. In Spagna si richiedono benefici fiscali per le Cooperaive e Sociedades laborales… Vedi la Rassegna Stampa

  Ottobre 2008 - L’ora di comprare
E’ interessante che la maggior parte degli articoli di stampa sull’azionariato dei dipendenti dice la stessa cosa: è l’ora di comprare. Per un precedente Primo Ministro, i cantieri navali maltesi dovrebbero essere trasferiti ad una cooperativa piuttosto che ad una proprietà straniera. Austrian Airlines: i sindacati chiedono una partecipazione strategica dei dipendenti, che potrebbe anche essere motivo di scegliere l’offerta di Air France-KLM anziché quella di Lufthansa. Alitalia: qui i grandi sindacati sono più riluttanti dei colleghi austriaci, ma il Sindacato dei piloti chiede una significativa partecipazione azionaria. Irlanda: il Trust di azionariato dei dipendenti di Eircom, che possiede già il 35 % della società di telecomunicazioni, sta valutando di acquisire una quota anche nell’azionista di maggioranza Babcock & Brown Capital. Francia: Lunga battaglia per il salvataggio di Ledar Papermaker attraverso una nuova cooperativa di lavoro. Nuovi piani di successo per l’azionariato di AXA, Société Générale, EDF… Infine la domanda arriva anche dagli USA: "Forse è ora che i dipendenti di Chrysler si comprino la società".


 
Settembre 2008 - Azionariato dei dipendenti nei “tempi duri”
"Investire i fondi pensione dei dipendenti nelle azioni della stessa società non è solo rischioso: è idiota” (nella stampa Americana). Purtuttavia, proprio adesso, molte Società francesi lanciano nuovi piani globali (v. Rassegna Stampa)... Molte Società Americane sono acquistate dai dipendenti attraverso gli ESOP… Il Governo Tedesco ha appena deciso una nuova legislazione a sostegno nel 2009… i dipendenti azionisti francesi non hanno gran che ridotto la loro partecipazione, anche se il Presidente Sarkozy li ha incoraggiati a spenderla per aumentare I consumi…. Il Presidente della società inglese della distribuzione John Lewis Partnership, di proprietà dei dipendenti, promette “nessun taglio di occupazione nei tempi duri”… Tutti idioti?

  Settembre 2008 - Finlandia – Germania - Spagna
La Finlandia presenta un buon esempio dello sviluppo dell’azionariato dei dipendenti nel 2008. Confrontata con il 2007, la quota dei dipendenti nel capitale è cresciuta dall’ 1,56% all’ 1.89% (+21%) in media nelle 61 maggiori Società Finlandesi. A causa dei problemi nei mercati finanziari, la capitalizzazione di queste società è passata da 215 a 213 miliardi di € (-1%), mentre la qota dei dipendenti è aumentata da 3,3 a 4 miliardi di  € (+20%). Questi dati emergono dalla nostra rassegna sull’azionariato dei dipendenti, aggiornata per l’anno 2008. Le cose non vanno così bene in Germania: La quota dei dipendenti nel capitale è invariata nel 2008 rispetto al 2007 (1.72%) – E’ tempo di una migliore legislazione. E cose vanno anche peggio in Spagna: la quota dei dipendenti nel capitale si è ridotta dall’ 1.57% nel 2007 all’ 1.45% nel 2008.

 
Giuglio 2008 - E’ confermato : le imprese con azionariato dei dipendenti sono più produttive
Una nuova ricerca sugli effetti dell’azionariato dei dipendenti e della partecipazione sui risultati di impresa ("Employee Ownership and Participation Effects on Firm Outcomes") condotta da Brent Kramer, nel suo corso di dottorato all'Università di New York, mette in evidenza la significativa superiorità delle imprese con azionariato dei dipendenti rispetto alle altre, in termini di fatturato per addetto. Informazioni dettagliate 

  Private Equity e azionariato dei dipendenti
Negli ultimi 10 anni l’azionariato dei dipendenti e del management di tutti i livelli è diventato una caratteristica standard dell’industria dei LBO e del "private-equity". Se ne potrebbe parlare come una delle chiavi principali nella cassetta degli attrezzi per il private equity. Informazioni dettagliate

  Giugno 2008 - Prima Rassegna economica Annuale dell’Azionariato dei Dipendenti nei Paesi Europei
L'azionariato dei dipendenti progredisce con una rapidità ed una forza che non ci si sarebbe mai potuto immaginare in Europa. E’ la conclusione principale della “Prima Rassegna economica Annuale dell’Azionariato dei Dipendenti nei Paesi Europei”, che è stata pubblicata in occasione del Settimo Incontro Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti. Uno sviluppo rapido e recente nella quasi totalità dei Paesi Europei. Tuttavia alcuni hanno cominciato prima, mentre altri ancora sono esitanti. Si può ora paragonarli facilmente: ciascun Paese ha il suo dossier che si può scaricare, e l’edizione completa della Rassegna è ora disponibile. Tutte le informazioni qui

  Settimo Incontro Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti - Bruxelles 23 maggio 2008
Il Settimo Incontro Europeo si è svolto nella Biblioteca Solvay, nei giardini del Parlamento Europeo a Bruxelles. Tutte le presentazioni ed i documenti sono ora disponibili  - Cliccando qui

  La TOP 100 Azionariato dei Dipendenti Europa – Classiica 2007
Le nuove classifiche 2007 delle società europee in funzione dell’azionariato dipendente sono ora disponibili. Tutte le informazioni qui

  Aprile 2008 - Bruxelles, 23 Maggio 2008 – Settimo Incontro Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti
Disponibile il programma e le informazioni pratiche. Tutte le informazioni qui

  Rassegna Economica Annuale dell’Azionariato dei Dipendenti nei Paesi Europei
L’azionariato dei dipendenti si sviluppa in Europa ad una velocità che supera ogni aspettativa. Questa la principale conclusione della prima “Rassegna Economica annuale dell’ azionariato dei dipendenti nei Paesi Europei” che sarà pubblicato nel corso del settimo Incontro Europeo dell’azionariato dei dipendenti. Sono sviluppi recenti e rapidi nella maggior parte degli Stati Europei; tuttavia alcuni Stati hanno cominciato prima, mentre altri ancora sono incerti. I confronti sono facili: I dati per ogni Stato sono scaricabili e potete ordinare la versione cartacea già da adesso. Maggiori informazioni 

  Marzo 2008 - L'azionariato dei dipendenti è il grande assente
L'azionariato dei dipendenti è il grande assente dal dibattito sulla riforma del lavoro. In tutta Europa i  programmi di governo riservano spazio all'incentivazione e riconoscimento dei dipendenti azionisti, tema condiviso anche tra schieramenti contrapposti. Ma l'Italia resta ai margini… Il articolo completo

  Europa – USA e gli "hedge funds"
USA: il NCEO (Centro Nazional per l’azionariato dei dipendenti) ha da poco pubblicato le statistiche 2007. I piani di azionariato dipendenti più diffusi sono gli ESOP (Employee Stock Ownership Plans) – ad oggi se ne contano 9.774, che raccolgono 11.2 milioni di azionisti dipendenti, che detengono, nell’insieme, 630 miliardi di Euro. Se si aggiungono le altre forme di piani di azionariato, si ottiene un totale di 25 milioni di azionisti dipendenti, ai quali fa capo una capitalizzazione di oltre 1.000 miliardi di Euro.
Europa: Considerando I primi 2.500 gruppi europei, troviamo 8,2 milioni di azionisti dipendenti che insieme detengono 260 miliardi di Euro (vedi il nostro primo “Censimento Annuale dell’Azionariato dei dipendenti”, di prossima pubblicazione).
Europa - USA: L'azionariato dei dipendenti, ad oggi, detiene pertanto circa 1.260 miliardi di Euro, cifra paragonabile alla capitalizzazione complessiva degli “hedge Funds” nel mondo (pari nel 2007 a 1.700 miliardi di dollari = 1.160 miliardi di Euro).

  Nuova legislazione in Slovenia
Grande prima per i nuovi stati membri dell’Unione Europea; il Parlamento Sloveno ha votato il 29 febbraio la Legge per l’azionariato dei dipendenti e la partecipazione finanziaria. La maggior parte dei nuovi Stati membri, ai tempi delle privatizzazioni di quindici anni fa, avevano incoraggiato lo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti; nessuna legislazione era stata invece costruita per permetterne lo sviluppo nel lungo periodo. Da qui il paradosso: l’azionariato dei dipendenti che si sviluppa negli originari Stati comunitari, mentre si riduce drammaticamente nei nuovi…

  Bruxelles, 23 maggio 2008 – Settimo Congresso Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti
L'azionariato dei dipendenti, in Europa, sta per svilupparsi di più e più in fretta di quanto ci si possa immaginare. E’ la principale conclusione  del primo "Censimento Economico dell’Azionariato dei Dipendenti nei Paesi Europei ", che sarà presentati in occasione del  Settimo Congresso Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti. In programma anche una tavola rotonda con personaggi politici degli Stati dove l’argomento è in movimento: Slovenia, Germania, Austria; Francia, Gran Bretagna, Spagna ed altri. E la Classifica 2007 delle imprese Top 100 Europa dell’Azionariato dei dipendenti. Per partecipare al Congresso – informazioni dettagliate 

  Febbraio 2008 - 80% delle maggiori imprese europee hanno piani di azionariato dei dipendenti
L’ 80% delle maggiori imprese europee hanno sviluppato nel 2007 piani di azionariato dei dipendenti. Nel 2000 la percentuale era del 50%, nel 1994 20%, nel 1986 10%... Uno sviluppo rapido e recente. Tutti gli Stati Europei sono coinvolti, senza eccezioni. Tuttavia alcuni hanno cominciato prima, altri si sono attrezzati in seguito. Presentiamo un quadro completo con un insieme di grafici, per verificare lo stato dell’arte nazione per nazione. Visualizza i grafici

  Bruxelles, 23 Maggio 2008 – Settimo Incontro Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti
Il 23 Maggio prossimo si terrà il Settimo Incontro Europeo dell’Azionariato dei dipendenti. Il quell’occasione pubblicheremo l’aggiornamento della classifica “European Employee Ownership Top 100” nell’anno 2007 e dell’analisi complete dell’azionariato dei dipendenti nel 2007. Vuoi partecipare – clicca qui per informazioni dettagliate

  Gennaio 2008 - Il 2008: un anno promettente
Molti indizi fanno prevedere un nuovo impulse politico per l’azionariato dei dipendenti in Europa. La Germania sia avvia rapidamente ad una nuova legislazione, il governo Austriaco è al lavoro, il Primo Ministro Lussemburghese Jean-Claude Juncker ha lanciato un’iniziativa alcune settimane fa, la Commissione interparlamentare britannica si è insediata, alcuni dei nuovi Stati Membri sembrano dare aperture (la Slovenia, per esempio, nel 2008 adotterà una nuova legislazione), e la presidenza francese dell’Unione Europea potrebbe essere un’opportunità favorevole.

  La nuova classifica “Top 2007 dell’Azionariato dei dipendenti in Europa”
Nelle prossime settimane pubblicheremo l’analisi dettagliata basata sulla nostra base dati aggiornata al 2007 dei 2500 principali gruppi europei, che danno lavoro a 33 milioni di dipendenti, quasi il 30% dei dipendenti europei. Per la prima volta saremo in condizioni di raffrontare due anni, il 2006 ed il 2007, con il quadro completo degli sviluppi nel’azionariato dei dipendenti in ogni Paese Europeo, praticamente in tempo reale. Stiamo aggiornando anche la classifica “Top 100”.

  Dicembre 2007 - 14 Stati Europei nel 2007 – e l’Austria
L’azionariato dei dipendenti in Austria appare inferiore rispetto ad un campione di 14 Stati Europei. Abbiamo effettuato una presentazione  lo corso mese a Vienna, su invito del Vice Cancelliere Wilhelm Molderer e del Ministro dell’Economia e del Lavoro Martin Bartenstein, paragonando l’azionariato dei dipendenti in 14 Stati Europei, sulla scorta dei dati più recenti (2006/2007): una fotografia in tempo reale dell’azionariato dei dipendenti in Europa. Leggi la presentazione

  Commissione dei Gruppi Parlamentari riuniti sull’azionariato dei dipendenti in Gran Bretagna
Il Parlamento britannico ha istituito una Commissione fra tutti i Gruppi Parlamentari sull’Azionariato dei dipendenti. E’ un passo di importanza capitale per l’azionariato dei dipendenti in Gran Bretagna. La Commissione ha organizzato una serie di audizioni, nel corso delle quali EFES ha espresso e documentato lo stato dell’arte nell’intera Unione Europea, evidenziando i requisiti necessari. Leggi il testo dell’audizione

  Novembre 2007 - Azionariato dei dipendenti nella pianificazione della successione di impresa
Come noto gli ESOP – i tipici schemi di azionariato dei dipendenti negli USA – sono stati codificati in particolare per la successione nelle imprese familiari.
In Australia, la Australian Employee Ownership Association (AEOA) ha promosso energicamente il ruolo che l’azionariato dei dipendenti può avere nella pianificazione della succession di impresa. Per supportarne lo sviluppo presso le PMI, la AEOA ha messo in opera una pagina "resources" dedicata all’assistenza dei consulenti di impresa con informazioni sulle modalità di successione di impresa tramite ESOP e sullo sviluppo della partecipazione finanziaria nelle Società private. Gli articoli, casi di studio e collegamenti internet servono ad imprenditori che in vista del “pensionamento” intendono trasferire ai dipendenti l’attività come parte di una pianificazione della succession, così come a coloro che intendano aumentare la partecipazione finanziaria dei dipendenti nelle imprese private. Consulta la nuova ”resources” pagian web
 
  Blog dell’Azionariato dei dipendenti
Nascita dell’ Employee Ownership Blog negli USA, dedicato allo sviluppo della discussion aperta circa l’azionariato dei dipendenti. I lettori hanno accesso anche ai nuovi sviluppi legislativi e dispongono di links ad articoli di stampa rilevanti. Accedi al blog 

  Septembre 2007 - Azionista della tua Impresa: cosa rappresenta ?
Comprare azioni della tua Società: un investimento ragionevole? Un buon metodo per verificare l'operato del management? In una intervista per  Rhodia Alliance OnLine (l'associazione di dipendenti azionisti del gruppo Rhodia), si discutono i vantaggi di avere una quota nella vostra società, i rischi di metterne in discussione la gestione, e si svelano un po' di misteri dell'azionariato. L'intervista completa

  Nuovo Rapporto Europeo
La Fondazione Europea di Dublino ha pubblicato un nuovo rapporto sulla partecipazione finanziaria dei dipendenti nell'Unione Europea. Conclusione: "Si è verificata una tendenza evidente all'aumento dei livelli di partecipazione finanziaria negli anni dal 2000 al 2005. In tutti i Paesi è aumentata la percentuale dei lavoratori interessati... Ciò indica che la percentuale dei dipendenti che fruiscono di formule di partecipazione finanziarie è in aumento in Europa, sebbene ancora abbastanza ridotto, e questo fa sperare che il fenomeno aumenterà nel prossimo futuro." Il rapporto completo 

  Il dibattito politico in Germania
Due diverse proposte per incoraggiare la partecipazione finanziaria dei dipendenti sono in discussione. Il partito Cristiano Democratico CDU aha pubblicato un programma con un insieme di proposte destinate a promuovere la partecipazione finanziaria a livello aziendale. La proposta dei Socialdemocratici della SPD ha un diverso obiettivo: la creazione di un "Fondo Germania". Una proposta di sintesi dei due partiti della coalizione guidata da Angela Merkel può essere attesa in autunno. Informazione dettagliata

  Richieste ai nuovi Stati Membri dell’Unione Europea
Abbiamo indirizzato a tutti i nuovi Stati membri dell’Unione l’istanza di adottare una legislazione che permetta la messa in opera di piani di azionariato dei dipendenti conformi agli standard internazionali. La maggioranza degli Stati ha risposto positivamente Informazione dettagliata

  Giuglio 2007 - I dati 2007 in Francia e Gran Bretagna
In Francia si pubblica il Sesto Barometro Annuale del Risparmio salariale. Nel 2007 l’84% dei dirigenti e l’ 82% del restante personale dipendente nelle imprese valutano positivamente l’azionariato dei dipendenti (rispettivamente 79% et 80% nella prima inchiesta del 2002). Scarica il rapporto completo   Da aprte sua in Gran Bretagna si pubblicano i risultati del censimento annuale dei piani SIP (Share Incentive Plan) e SAYE (Save As You Earn) – i piani di azionariato più diffusi, una storia di successo Informzione dettagliata   

  E adesso la Germania
Dal suo insediamento, un anno fa, il governo di Angela Merkel accorcia i ritardi della Germania in materia di azionariato dei dipendenti. I due partiti della coalizione hanno entrambi organizzato propri gruppi di lavoro. Le proposte ora sono aperte al dibattito. La SPD (partito socialista) auspica un azionariato indiretto “senza rischio” attraverso un grande, "Fondo Germania" che raccoglierebbe il risparmio salariale specifico per investirlo nelle imprse tedesche. La CDU/CSU (democratici cristiani) è invece orientata ad un azionariato dipendenti diretto. Maggiori informazioni nella rassegna stampa.

  Giugno 2007 - Una domanda ai nuovi Stati Membri dell'Unione Europea
A tutti i nuovi Stati Membri dell’Unione Europea è stata rivolta una formale richiesta perché adottino una legislazione che permetta la messa in opera di piani di azionariato dei dipendenti agevolati. In questi Paesi l’opinione è generalmente negativa sull’azionariato dei dipendenti, e non esistono legislazioni apposite. Questo rende le cose difficili, non solo al loro livello, ma anche per l’insieme dell’Unione Europea. In effetti, essendo i nuovi Paesi non interessati, se non ostili, l'attenzione prestata a Bruxelles all’azionariato dei dipendenti è crollata!! Informazione dettagliata

  Associazione Russa dell’Azionariato dei Dipendenti
Il 7 e 8 Giugno 2007 si è tenuta una conferenza internazionale sull’azionariato dei dipendenti a Rostov-sul Don, la capitale della Russia del Sud (città di Essenin, de Cechov, di Solgenitsin, etc), su invito della Rostov State Economic University. La Conferenza ha deciso di costituire una nuova Associazione Russa dell’Azionariato dei Dipendenti.
Informazione dettagliata

  Esplosione dell’azionariato dipendenti sulla stampa mondiale
7.560 articoli a proposito di azionariato dei dipendenti in aprile sulla stampa mondiale. Al momento del lancio della nostra rassegna stampa (ottobre 2005) gli articoli erano 597. Nel marzo 2006 erano 1090 ed il mese scorso, marzo 2007, ne abbiamo trovati 2.090… Con 7.560 bisognerà modificare la presentazione. Vedi oltre la nostra Rassegna Stampa.

  Mai 2007 - Febbre negli USA, l’azionariato dei dipendenti in primo piano
Per la seconda volta in poche settimane le formule di azionariato collettivo dei dipendenti (employee stock ownership plans - ESOPs) sono elemento essenziale di grandi operazioni. 8,2 miliardi di $ per l’acquisto del Chicago Tribune (21.000 dipendenti – saranno proprietari del 60%). 5 miliardi di $ per rilevare Chrysler, con la possibilità di un’offerta da parte del sindacato dei lavoratori dell’automobile United Auto Workers che esamina una proposta tendente all’acquisizione del 70% di Chrysler attraverso un piano di azionariato dei dipendenti. Vedi sotto nella Rassegna Stampa.

  Netherlands Participation Institute
Nuovo sito internet per l’Istituto Olandese per la Partecipazione, che promuove l’azionariato dei dipendenti, sulla pagina http://www.snpi.nl/

  Bangladesh: nuova impresa nel settore tessile con l’azionariato dei dipendenti
L'Istituto di Sviluppo Rurale incoraggia le imprese con partecipazione dei dipendenti nel settore tessile ed agricolo Maggiori informazioni 

  Aprile 2007 - L'azionariato dei dipendenti nelle grandi imprese europee
L’ 87% dei grandi gruppi europei hanno un azionariato dei dipendenti e l’ 82,6% ha piani per l’ulteriore sviluppo, mentre il 49% ha piani di azionariato diretti alla generalità dei dipendenti (broad based plans, all employees plans). L'azionariato dei dipendenti rappresenta una parte significativa nel 40,3% dei grandi gruppi (almeno l’1% del capitale). D'altra parte il 69,6% dei grandi gruppi emette stock options. Il nostro database dell'azionariato dei dipendenti nei grandi gruppi europei è ora completo. Raccoglie i dati e l’andamento storico dettagliato dei piani di azionariato dei dipendenti nei 2000 maggiori gruppi europei, in 27 Paesi. In termini occupazionali si parla di più di 29 milioni di dipendenti, che corrispondono a circa 100 –120 milioni di persone (un quarto della popolazione europea) se si considera che le famiglie sono composte da 3-4 persone. Il database permette analisi e confronti (benchmarking) per nazione, settori o liste predefinite di imprese. Cliccate qui per richiedere le condizioni di utilizzo

  Il TOP 2007 dell’Azionariato dei Dipendenti Europa
Le vostre imprese compongono Il TOP 2007 dell’Azionariato dei Dipendenti Europa? Stiamo aggiornando il database per il 2007, estendendolo a Romania, Bulgaria e, probabilmente, Turchia. Le classifiche 2007 delle grandi imprese europee con azionariato dei dipendenti saranno annunciate e formalizzate in una conferenza speciale a fine anno ed attraverso una pubblicazione. Rispondi al nostro invito a farne parte

  I dipendenti azionisti hanno professionalita
I dipendenti azionisti hanno professionalita per azioni propositive in seno alle assemblee. Download

  Un quadro complete dell’azionariato dei dipendenti in Australia
Quattro nuove ricerche svolte all’ Università di Melbourne (in inglese): An Overview of Existing Data on Employee Share Ownership in Australia, Employee Share Ownership: A Review of the Literature, Employee Share Ownership Plans in Australia: The Corporate Law Framework, Employee Share Ownership Plans in Australia: The Taxation Law Framework. Informazione completa e download delle ricerche

  Marzo 2007 - Assemblea Staordinaria Banca Lombarda
Intervento assembleare Azione Banca Lombarda - 3 Marzo 2007

  Il Consiglio Europeo dei Ministri dell’Economia per un aumento dell’azionariato dei dipendenti
Le imprese europee devono offrire ai dipendenti una parte più rilevante dei loro profitti, in forte aumento, pena l’apertura di una crisi di legittimità del modello economico europeo. L’idea di nuove iniziative, come le formule di azionariato dei dipendenti, per creare legami più diretti fra profitti d’impresa e il coinvolgimento dei dipendenti è stata discussa nell’ultimo consiglio Ecofin. Il dibattito ha assunto perfino accenti “thatcheriani”, con riferimento alla promozione di formule di azionariato dei dipendenti da parte della allora Primo Ministro britannico. Maggiori informazioni

  Il Rapporto CoCo: Lavoro, felicità e azionariato dei dipendenti
(The CoCo Report: Work, Happiness and Employee Ownership
) Le imprese in cui i lavoratori sono partecipi delle decisioni e del capitale sono più produttive, perché i lavoratori le vivono meglio, secondo un rapporto recentemente pubblicato in Gran Bretagna Lo studio dimostra che il tasso di assenteismo è inferiore e che i dipendenti sono più motivati nelle “co-imprese”. Il Governo Britannico è chiamato ad introdurre nuovi incentivi fiscali per favorire il lancio delle imprese di lavoratori associati. Scaricare il rapporto completo

  Lancio dei primi fondi comuni basati sull’Indice dell’Azionariato dei Dipendenti (IAS)
Appena lanciato nello scorso dicembre da Euronext con la Federazione Francese delle Asociazioni di Azionisti Dipendenti (FAS) l’indice dell’Azionariato dipendenti diventa il « sottostante » del primo fondo d’investimento dedicato. Maggiori informazioni

  Febbraio 2007 - Forti differenze fra le Società Europee
Nello scorso mese abbiamo avuto occasione di sottolineare il fatto che l’azionariato dei dipendenti rivela importanti differenze fra Società Europee nel settore bancario. Prendiamo come esempio l’importo medio detenuto per dipendente in azioni nelle seguenti banche: UBS € 87.000, Deutsche Bank € 61.000, Société Générale € 38.000, Fortis € 5.000, ING € 1.535… Questo mese vediamo il settore trasporti e logistica (vedi la colonna di destra):

  In evidenza: e di basso profilo le presenze italiane
Poche e di basso profilo le presenze italiane nella speciale classifica 2006 elaborata dall'EFES, relativa alla partecipazione dei dipendenti nel capitale delle aziende per cui lavorano.
Cliccate qui per la Newsletter del Centro Studi Sociali Pietro Desiderato – 31 gennaio 2007

  Un codice di autoregolamentazione     
Il movimento dei piccoli azionisti organizzati continua a crescere. Cliccate

  Piccole e medie imprese
Lo UK Accounting Standard Board ha anunciato un “ammorbidimento” delle norme sui Pagamenti in azioni per le Società minori. Cliccate qui per ulteriori informazioni

  Netherlands Participation Institute
Pascale Nieuwland e Marjon Westerhof sono I nuovi Direttori del NPI. Cliccate qui per maggiori informazioni

  Gennaio 2007 - La Classifica TOP 100 dell’Azionariato dei dipendenti in Europa del 2006
Le classifiche delle maggiori imprese europee sono ora disponibili, in funzione della quota di azionariato dei dipendenti. Le “TOP 10” per capitalizzazione detenuta dai dipendenti sono: UBS, Total, Novartis, Mondragon, Deutsche Bank, Société Générale, BNP Paribas, Crédit Agricole, AXA, Bouygues. I dipendenti detengono in media il 6,16% di queste Società, con un controvalore medio pro capite di 43.357 Euro. Cliccate qui per accedere alla classifica TOP 100 dell’Azionariato dei Dipendenti Europa 2006

  Sesto Incontro Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti
Il Sesto Incontro Europeo dell’Azionariato dei Dipendenti si è svolto a Bruxelles nei giorni 14-16 dicembre. Cliccate qui per tutte le presentazioni della conferenza

  Bolletino Internazionale Brambilla - Gennaio 2007
L'azionariato dei dipendenti

  Fallimenti d’impresa, diritti dei lavoratori ed acquisizioni di imprese da parte dei dipendenti - Una strategia per le ristrutturazioni aziendali
E’ l’oggetto del rapprorto presentato congiuntamente al Parlamento di Londra e a Bruxelles da Anthony Jensen, Ithaca Consultancy e la Common Cause Foundation, con il patrocinio della EFES (Insolvency, Employee Rights & Employee Buyouts - A Strategy for Restructuring)

  Tre nuove ricerche sull’azionariato dei dipendenti e la partecipazione in Europa
Patrick Guiol & Jorge Munoz hanno dimostrato che una gestione d’impresa di tipo partecipativo ha un effetto positivo in termini di salute (in francese)
Eric Kaarsemaker ha realizzato un trattato teorico ed empirico sull’azionariato dei dipendenti e la gestione delle risorse umane, e sul contesto nei Paesi Bassi
Marco Caramelli ha redatto uno studio sugli effetti dell’azionariato dei dipendenti nel contesto dell’impresa multinazionale, con un approccio attitudinale interculturale (in francese)

  Nuove direttrici per i piani di azionariato dei dipendenti in Gran Bretagna nel 2007
L'Associazione degli Assicuratori Britannici (Association of British Insurers) ha aggiornato le direttive in materia di remunerazione dei dirigenti e di piani di azionariato dei dipendenti, che si applicano largamente all’insieme delle imprese britanniche. Cliccate qui per l’informazione dettagliata

  Cambio nella Job Ownership Ltd (Gran Bretagna)
Job Ownership Ltd cambia l’orientamento ed il nome, trasformandosi in Employee Ownership Association http://www.employeeownership.co.uk/

  Novembre 2006 - Con la partecipazione di uno dei candidati alla Presidenza della Repubblica Francese
Venite anche voi a Bruxelles per la pubblicazione della prima classifica delle prime 100 imprese europee di azionariato dei dipendenti – Sesto incontro europeo dell’azionariato dei dipendenti 14 – 15 Dicembre 2006 Cliccate qui: Programma   Informazioni complete   Queste imprese sono sicuramente fra le Top 100

  Rapporto PEPPER III
La Commissione Europea ha aperto la strada di una politica europea per l’azionariato dei dipendenti con i rapporti PEPPER I (1991) e PEPPER II (1996). E’ ora la volta del Centro Interuniversitario di Spalato/Berlino di pubblicare il Rapporto PEPPER III, che descrive la partecipazione finanziaria dei lavoratori nei Paesi nuovi membri e candidati al’adesione all’Unione Europea. Scaricate il rapporto

  Un disastro della Commissione Europea
Questa è la descrizione che un esperto ha fornito per la riunione del gruppo di esperti sulla partecipazione finanziaria dei dipendenti. Scaricate il rapporto  

  Ottobre 2006 - Venite a Bruxelles a scoprire le imprese europee “TOP 100” nell’azionariato dei dipendenti!
Nel programma del Sesto Incontro Europeo dell'Azionariato dei Dipendenti (Bruxelles 14 -15 Dicembre 2006):
- Pubblicazione della lista “Top 100” dell’anno 2006 e presentazione delle Imprese nel Palazzo della Borsa di Bruxelles. Per la prima volta un’informazione sintetica permetterà di osservarne gli sviluppi in tutti i Paesi dell’Unione Europea.
- Testimonianze di una serie di Imprese.
- Tavola rotonda di Sindacati Europei: esperienze e testimonianze.
- Gli ostacoli ai piani di azionariato.
-  Tavola rotonda di rappresentanti politici europei: le possibili risposte.
Scaricate da qui:
Informazioni complete
Modulo di iscrizione all’incontro
Programma e informazioni dettagliate
Possiamo finanziare le spese di viaggio e pernottamento

  La Vostra Impresa è nella “Top 100” Europea dell’Azionariato dei Dipendenti?
Quali saranno le Imprese classificate al vertice della classifica nel 2006?
Per una prima risposta cliccate qui

  In Italia
Coordinare le associazioni dei piccoli soci
Prima assemblea BNL dopo l'OPA targata BNP Paribas


  Nuovi rapporti sul’azionariato dei dipendenti nei Paesi europei
Sono stati recentemente pubblicati in Austria, in Francia, ed in Germania nuovi rapporti sull’azionariato dei dipendenti

  Septembre 2006 - Sesto Incontro Europeo dell'Azionariato dei Dipendenti
Il Sesto Congresso Europeo sarà tenuto a
Bruxelles, dal 14 al 16 dicembre 2006. Il tema: il Top 100 Azionariato Dipendenti Europa 2006. Cliccate qui per informazioni dettagliate

  Possiamo finanziare le spese di viaggio e pernottamento !!
Grazie ai nostri sponsors EFES puo’ finanziare le spese di viaggio e pernottamento in albergo in occasione del Sesto Incontro Europeo a Bruxelles nel prossimo dicembre. Cliccate qui per informazioni dettagliate

  Giuglio 2006 - Le Società TOP Europee costituiscono un gruppo di interessi
Progettare e gestire piani di azionariato multinazionale è difficile e costoso. La gestione di schemi multinazionali si inserisce in un vasto spettro di vincoli e regole nazionali in continua variazione a fronte delle quali amministratori e gestori dei piani di azionariato sono spesso poco attrezzati, dovendo frequentemente far ricorso ad onerose consulenze legali. Si possono conseguire numerosi miglioramenti o esenzioni, per ridurne complessità e costi. La prima riunione del gruppo di interessi ha messo i partecipanti in condizione di definire le priorità. Cliccate qui per informazioni dettagliate

  Giugno 2006 - Il Top 100 Azionariato Dipendenti Europa 2006
è costruita valutando due classificazioni delle maggiori Società europee, in considerazione dell’azionariato/proprietà dei dipendenti:
EUROPA EMP 100: le Società sono classificate per numero di dipendenti, ordinando le maggiori Società il cui capitale è posseduto dai dipendenti per più del 50% (attraverso ESOP, piani di acquisto o altri piani di azionariato diffuso, o sotto forma di cooperativa di produzione e lavoro).
EUROPA CAP 100: le Società sono classificate per capitale detenuto dai dipendenti, in milioni di Euro,  ordinando le maggiori Società che sono parzialmente o totalmente possedute dai dipendenti (attraverso ESOP, piani di acquisto o altri piani di azionariato diffuso, o sotto forma di cooperativa di produzione e lavoro). Cliccate

  Mai 2006 - Azionariato ai dipendenti: Italia in ritardo
Il tema relativo alla partecipazione dei dipendenti all’azionariato delle aziende ha avuto una ulteriore accelerazione di interesse in Europa dall’inzio del 2006: diffrente è la situazione italiana.
La EFES (European Federation of Employee Share Ownership), organizzazione che si occupa a livello europeo della promozione dell’azionariato diffuso tra i dipendenti, raccoglie su tale tema, nell’ambito della propria Rassegna Stampa, gli articoli pubblicati in Europa.
L’incremento esponenziale del numero di articoli riguardanti l’azionariato diffuso dei dipendenti è il vero termometro dello svilupparsi di tale fenomeno.
La EFES nella sua recente Newsletter riferisce un totale di 1090 articoli nel solo mese di marzo 2006 ed una media mensile dall’inizio dell’anno di circa 1000 articoli al mese.
In un periodo di Bilanci Aziendali, in cui in molte Corporations europee si definiscono le quote di premio sugli utili da destinare alla partecipazione azionaria dei dipendenti il tema diventa ancora più rilevante.
L’Italia è ancora molto in ritardo su tale argomento, sia a causa della ridotta dimensione delle aziende, sia a causa della ancora prevalente presenza di “aziende famigliari” rispetto alle “public company” di origine anglosassone.
A conferma di tale indicatore, nella Newsletter EFES a fronte di 1090 articoli sull’azionariato ai dipendenti ben 265 sono di origine francese 43 tedeschi e solamente 22 articoli pubblicati in Italia.
(Con l'aiuto del Centro Studi Sociali Pietro Desiderato)

  Ricerca Internazionale sull'Azionariato dei Dipendenti ed i Valori legati al Lavoro
Il Centro di Ricerca in Gestione delle Organizzazioni dell’Università di Montpellier II, realizza una ricerca sull'Azionariato dei Dipendenti ed i Valori legati al Lavoro.
Le informazioni raccolte in questo questionario sono strettamente anonime e confidenziali.
Vi preghiamo di rispondere a tutte le domande anche se non siete completamente sicuri(e) delle vostre risposte, ed anche se alcune domande vi sembrano ripetitive o ridondanti.
Rispondere a questo questionario richiederà solo una quindicina di minuti.

 

 


 

 

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FEAD - FEDERAZIONE EUROPEA DELL'AZIONARIATO DEI DIPENDENTI
EFES - EUROPEAN FEDERATION OF EMPLOYEE SHARE OWNERSHIP
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Tel: +32 (0)2 242 64 30 - Fax: +32 (0)2 791 96 00
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Site internet: www.efesonline.org
La FEAD è l'organizzazione-cupola che mira a federare gli azionisti dipendenti, le imprese e tutte le persone, sindacati, gli esperti, i ricercatori o diversi interessati alla promozione dell'azionariato dei dipendenti e della partecipazione in Europa.