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 MANIFESTOPER LE ELEZIONI 
                              2009 DEL PARLAMENTO EUROPEO
 e domande ai candidati
 
 La 
                              politica di promozione dell’aionariato e della partecipazione 
                              finanziaria nell’Unione Europea è stata definite 
                              nelle Raccomandazioni e dichiarazioni del Consiglio 
                              Europeo (1992, 1999), nelle risoluzioni del Parlamento 
                              Europeo (1992, 1998, 2003), nei “Pepper Reports” 
                              e comunicazioni della Commissione Europea (1991, 
                              1996, 2002, 2004), nelle opinioni del Comitato Economico 
                              e Sociale Europeo (2003).E’ 
                              dimostrato che l’azionariato dei dipendenti si sta 
                              sviluppando rapidamente nella maggior parte delle 
                              grandi imprese Europee in tutti gli stati.
 Nel 
                              contempo, molti Stati Membri non presentano legislazione 
                              adeguata e, considerando gli ordinamenti nazionali, 
                              è ancora “ciascuno per sé”.
 Questo 
                              è il motivo per cui chiediamo sostegno e decisioni 
                              politiche sulle seguenti sei proposte (v. dettagli 
                              nella nostra “Road 
                              map politica per l’azionariato dei dipendenti in 
                              Europa"):
  
                              
                                Lo 
                                  sviluppo dell’azionariato dei dipendenti deve 
                                  essere incoraggiato. L’Europa deve avere competenza 
                                  in questo argomento.L’azionariato 
                                  dei dipendenti deve maggiormente associato con 
                                  la governance e la gestione delle imprese Europee.Francia 
                                  e Regno Unito, che dispongono delle legislazioni 
                                  più articulate e di eccellenza, dovrebbereo 
                                  sviluppare strade di reciproco riconoscimento 
                                  nella material. L’idea di una costruzione Europea 
                                  non può essere un ostacolo alla cooperazione 
                                  fra Stati Membri.Ferme 
                                  restando ogni legislazione di eccelenza vigente 
                                  in molti Stati sulla promozione dell’azionariato 
                                  dei dipendenti, bisogna rendere disponibile 
                                  in ogni Stato Membro un’unica semplice ed omogenea 
                                  Legislazione.Il 
                                  semplice modello da rendere disponibile in ogni 
                                  Stato può definirsi come segue: ogni dipendente 
                                  di ogni Società Europea deve avere la possibilità 
                                  di acquistare ogni anno azioni della propria 
                                  Società, fino a 5.000 €, con uno sconto del 
                                  20% libero da impostre e conributi sociali. 
                                  Considerando 
                                  le Piccole e Medie Imprese, incoragiamo l’Europa 
                                  a promuovere un “ESOP Europeo”. Gli Stati Uniti 
                                  d’America hanno avuto 35 anni fa un colpo di 
                                  genio nell’adozione degli ESOP (Employee 
                                  Stock Ownership Plan - Piani di azionariato 
                                  dei dipendenti). Questo modello si attaglia 
                                  in particolare alla trasmissione di imprese 
                                  ai dipendenti (successione di imprenditori, 
                                  ristrutturazione e salvataggio di imprese in 
                                  crisi). Anche l’Europa ne ha bisogno. Chiediamo 
                              ai candidate alle prossime elezioni per il Parlamento 
                              Europeo nel Giugno 2008 di appoggiare queste proposte.Invitiamo 
                              tutte le persone interessate, Società e Organizzazioni, 
                              a sottoscrivere il nostro Manifesto.
 E’ 
                              L’ORA DELL’AZIONARIATO DEI DIPENDENTI… E’ L’ORA 
                              DELL’EUROPA !  
  
                              
                               DOMANDE 
                              AI CANDIDATI 
 Appoggiate 
                              una o più dele proposte del Manifesto?
 Se 
                              SI, quali?  Motivo?
 Se 
                              NO, perché?
 Ritenete che ci siano ulteriori argomenti non presenti 
                              nel nostro Manifesto che siano di Vostro specifico 
                              interesse?
 
 TUTTE 
                              LE RISPOSTE SARANNO PUBBLICATE SULLO SPAZIO WEB 
                              DEL MANIFESTO   
                               
                               VOSTRE RISPOSTE    Inviateci 
                              le Vostre risposte a efes@efesonline.org,  fax +32 2 242 64 30 
  
                              
                               TUTTE 
                              LE RISPOSTE Questo 
                              potrebbe essere la composizione del nuovo Parlamento 
                              Europeo, considerando tutte le risposte ricevute 
                              sul Manifesto per le Elezioni Europee. Strano !? 
                              Tante risposte ed appoggio dal centro e dalla sinistra 
                              e così poco dalla destra ??
 
                               
                                |  
 GUE 
                                             Sinistra 
                                    Unitaria Europea
 PSE           Partito 
                                    Socialista Europea
 VERDI 
                                          Verdi
 ADLE         Alleanza 
                                    dei Democratici e dei Liberali per l'Europa
 PPE           Partito 
                                    Popolare Europeo (Democristiani)
 UEN          Unione 
                                    per l'Europa delle Nazioni
 ID              
                                    Independenza/Democrazia
 |  |    
                              Tutte 
                              le risposte in pdf        
 Syedd 
                              Kamall (Member of the European Parliament, Conservative 
                              Party, European People's Party, UK)I apologise for not responding to the survey during 
                              the campaign, but as candidates we were inundated 
                              with similar requests. I will continue to support 
                              employee ownership where practicable.
 Michel Barnier (Animateur 
                              National de la Campagne européenne de l'UMP, Vice-Président 
                              du Parti Populaire Européen, France)Je vous remercie de l’intérêt que vous portez à 
                              l’Europe et au combat que nous menons pour la faire 
                              changer à partir du 7 juin prochain. Vous exprimez 
                              votre volonté de voir se développer l’actionnariat 
                              salarié au sein de l’Union Européenne.
 Vous le savez, la priorité du président de la République 
                              est de revaloriser le travail, car plus de travail, 
                              c’est plus de richesses, plus d’emploi et de pouvoir 
                              d’achat, et plus de recettes pour financer notre 
                              protection sociale.
 La loi en faveur des revenus du travail qui a été 
                              adoptée le 3 décembre 2008 est un texte fondamental 
                              pour les salariés. Son objectif : que le travail 
                              paye.
 Aujourd’hui, grâce au dispositif mis en place, tous 
                              les salariés pourront bénéficier d’un mécanisme 
                              de partage des profits, les entreprises devront 
                              engager de vraies négociations salariales.
 Il faut que les entreprises qui créent des richesses 
                              associent leurs salariés aux profits qu’elles réalisent. 
                              Le travail doit payer.
 Cette loi a permis d’encourager toutes les entreprises 
                              à distribuer plus à leurs salariés et d’associer 
                              les salariés des petites et très petites entreprises 
                              aux mécanismes de partage du profit dont ils sont 
                              trop souvent exclus. Il faut faire confiance aux 
                              salariés et les laisser libres d’utiliser comme 
                              ils le souhaitent les sommes qui leur sont attribuées.
 Nous considérons que le système antérieur était 
                              trop inégalitaire et favorisait les grandes entreprises 
                              aux dépends des plus petites. En effet, dans celles 
                              qui ont moins de 50 salariés, moins d’un travailleur 
                              sur dix avait un accord d’intéressement.
 Nous voulons promouvoir l’intéressement : l’objectif 
                              est que les sommes distribuées augmentent de 20% 
                              par an, soit un doublement en quatre ans. Les entreprises 
                              y seront très fortement incitées grâce à un crédit 
                              d’impôt.
 Par ailleurs, nous laissons le choix aux salariés 
                              d’épargner ou de consommer la participation qu’ils 
                              perçoivent chaque année. Avant, la participation 
                              était bloquée pendant cinq ans. Or les salariés 
                              doivent avoir le choix d’utiliser comme ils l’entendent 
                              les sommes qui leur reviennent. Grâce à la loi adoptée, 
                              les salariés pourront chaque année décider s’ils 
                              souhaitent disposer tout de suite de leur argent 
                              pour du pouvoir d’achat immédiat ou l’épargner pour 
                              leurs besoins futurs.
 Toutes ces avancées au niveau national s’inscrivent 
                              dans une véritable politique d’harmonisation au 
                              sein de la construction européenne.
 Dans le projet de la Majorité présidentielle, nous 
                              proposons de développer de nouvelles solidarités 
                              et de protéger les salariés.
 Avec la création de 18 millions d’emplois en 10 
                              ans sur tout le territoire européen, la réunification 
                              de l’Europe a été un devoir moral mais aussi une 
                              chance sans précédent.
 L’ouverture et la solidarité doivent continuer de 
                              s’exprimer avec les Etats membres ayant adhéré en 
                              2004 et 2007. Mais pour autant il n’est pas question 
                              d’ériger des conditions déséquilibrées de concurrence 
                              au sein du marché unique. C’est un enjeu majeur 
                              pour l’équité des échanges entre européens, pour 
                              la protection des travailleurs et des salariés, 
                              pour de vrais progrès dans nos sociétés, mais aussi 
                              pour diffuser nos valeurs sociales dans le monde.
 Mais nous affirmons aussi que l’« Europe sociale » 
                              n’a pas vocation à gérer nos prestations, qu’elles 
                              soient sociales et familiales. Chacun reconnaît 
                              que le système français joue un rôle d’amortisseur 
                              social face à la crise.
 Nous n’accepterons pas une Europe au rabais, ni 
                              le dumping social. Nous entendons défendre nos spécificités 
                              sociales sans pour autant rester fermés à celles 
                              de nos partenaires dès lors qu’elles peuvent améliorer 
                              nos dispositifs nationaux.
 C’est de cette Europe dont nous avons besoin, non 
                              seulement parce qu’elle rejoint nos propres priorités, 
                              mais aussi parce que nous les partagerons avec nos 
                              partenaires. L’Europe a permis d’aboutir à des accords 
                              consensuels pour le travail intérimaire, le congé 
                              parental, le travail à durée déterminée, mais nombreux 
                              sont encore les sujets à faire avancer pour un dialogue 
                              social à la hauteur des défis du continent, parmi 
                              lesquels, l’actionnariat salarié.
 Ainsi, il s’agira de :
 - combler le 
                              fossé qui existe entre les Etats en matière de normes 
                              sociales communes pour ériger un marché du travail 
                              plus cohérent,
 - garantir la reconnaissance 
                              et de la sauvegarde de nos modèles sociaux nationaux,
 - construire un dialogue 
                              social européen qui encourage le dialogue avec les 
                              partenaires sociaux et améliorer les conditions 
                              de travail, notamment par la mise en place du comité 
                              d’entreprise européen.
 Dès lors qu’il ne s’agit plus de départager idéologiquement 
                              la nation et l’Europe, mais d’adhérer pragmatiquement 
                              à des règles du jeu communes, la Majorité présidentielle 
                              n’a rien à craindre et beaucoup à gagner du débat 
                              européen.
 Sajjad Karim (Member of the 
                              European Parliament, Conservative Party, United 
                              Kingdom) Thank you for sending me the European Federation 
                              of Employee Share Ownership Manifesto for the 2009 
                              European Elections.  As a matter of policy, Conservative 
                              candidates will not participate in questionnaire/policy 
                              pledge exercises with third party organization.  
                              All Conservative candidates stood for election solely 
                              on the basis of the Conservative Party Manifesto, 
                              and those who have been elected have been so on 
                              the basis of the commitments and policies contained 
                              within it. Our Manifesto is available to read 
                              or download on our website www.conservatives.com/Policy/European_Election_Manifesto.aspx
 The Conservative Party strongly supports the view 
                              that increased share ownership throughout society, 
                              and including employees, would be both desirable 
                              and beneficial.  Where we would not agree with you 
                              however, is that additional European competence 
                              or legislative harmonisation is required in this 
                              area.  Rather, mutual recognition mechanisms would 
                              be more appropriate to facilitate, where necessary, 
                              the activities of cross-border companies.
 Aleixo 
                              Vilas (Responsábel do Gabinete de Estudos Económicos 
                              do Bloque Nacionalista Galego, Europa de los Pueblos 
                              – Verdes, Galiza, España)Posicionamiento del BNG ante Manifiesto de la Federacion 
                              Europea del Accionariado Asalariado:
 Efectivamente existen proposiciones de este Manifiesto 
                              que desde el BNG son asumibles. Consideramos que 
                              la propiedad y la participación del accionista asalariado 
                              representan una contribución positiva, tanto desde 
                              el punto de vista económico como social, en tanto 
                              supone una mayor participación y codecisión de los 
                              asalariados en la empresa. En todo caso, mayor es 
                              la afinidad del BNG con respecto a estas propuestas 
                              en tanto afecten al conjunto de asalariados de la 
                              empresa, y no que se centre sobre altos directivos 
                              o ejecutivos de la misma.
 Las legislaciones estatal y autonómica debe incorporar 
                              estas nuevas realidades socioeconómicas, que además 
                              están creciendo de manera importarte en el Estado 
                              y en el conjunto de la UE, no cual no debe ser impedimento 
                              para que pueda existir un mismo modelo común simple 
                              en el marco de la UE.
 Con respecto a los puntos 5. y 6., al tratarse de 
                              cuestiones que entran en el detalle, consideramos 
                              que deberían ser objeto de un riguroso estudio de 
                              cara a encontrar la fórmula idónea, tanto para definir 
                              el modelo simple como para la cuestión específica 
                              de las PYMES. En todo caso, los planteamientos expuestos 
                              son un buen punto de partida.
 Astrid Lulling (Députée 
                              Européenne, Parti Chrétien Social, Parti Populaire 
                              Européen, Luxembourg)Je 
                              défends depuis au moins 40 ans l'idée de l'actionnariat 
                              salarié. Malheureusement elle n'a pas beaucoup progressé, 
                              malgré les résolutions du Parlement européen. Evidemment 
                              depuis la crise financière, beaucoup pensent aux 
                              pertes que des salariés ont eu sur la base de leur 
                              participation financière à l'entreprise sous forme 
                              d'actions.
 Il 
                              faut donc considérer les deux faces de la médaille. 
                              En ce qui concerne vos propositions, j'estime que 
                              toutes valent d'être prises en considération, mais 
                              d'être sérieusement étudiées, à tête reposée, après 
                              les élections, pour prendre éventuellement une initiative 
                              au PE, si je suis réelue. Avec mes meilleures salutations.
 Antonio Cancian (Candidato 
                              al Parlamento europeo  “Il Popolo della libertà”, 
                              Partito Popolare Europeo (Democristiani), Italia)L’azionariato dei dipendenti è uno scenario 
                              sostanzialmente nuovo, al di là di interessanti 
                              esperienze in atto. Storicamente si può inserire 
                              nella tradizione cooperativistica, che invece ha 
                              radici consolidate.
 Le proposte  del vostro Manifesto sono in generale 
                              condivisibili. Vanno perciò incoraggiate e promosse.
 La loro attualità trae motivazione e forza, in particolare,  
                              dalla crisi in atto a tutti i livelli, che 
                              richiede  percorsi nuovi, virtuosi,  innovativi,  
                              che portino fuori dalle difficoltà e  facciano 
                              ripartire i sistemi economici e produttivi.
 Si tratterà, a livello europeo, di armonizzare le 
                              legislazioni dei singoli Paesi, relative alla partecipazione 
                              dei  lavoratori al capitale delle imprese,  
                              avendo come riferimento le esperienze in atto che 
                              si dimostrano particolarmente valide ed efficaci, 
                              a superamento di  rigidità e di problemi organizzativi 
                              e  di gestione che vengono  evidenziati 
                              e che rappresentano elementi di ostacolo.
 Un maggiore coinvolgimento dei lavoratori nella 
                              vita delle aziende contribuirà a quella  nuova 
                              cultura  imprenditoriale e del lavoro che viene 
                              generalmente auspicata ai fini di una  più 
                              compiuta e progredita democrazia economica. Porterà 
                              a lavoratori più motivati e a una minore conflittualità.
 Eva Glawischnig 
                              (Member of the Parliament and the Greens' federal 
                              spokeswoman, Austrian Green Party, Austria)Ulrike 
                              Lunacek has already answered your questions and 
                              proposals on behalf of the Austrian Green Party, 
                              as Ms. Lunacek is the top candidate of the Austrian 
                              Greens for the upcoming elections to the European 
                              Parliament. On behalf of the Austrian Greens I can 
                              tell you that we are also in favour of a common 
                              European policy strengthening employees' participation.
 But for us, participation is much more than capital 
                              ownership: In order to strengthen employees' participation 
                              in Europe we need an improvement of the European 
                              Works Councils directive and the promotion and support 
                              of alternative models like self administrated companies 
                              or cooperatives, etc.
 In your programme we miss demands that need to go 
                              along with employee capital ownership (because employees 
                              are just small shareholders): what about special 
                              information for employee shareholders, minority 
                              shareholder rights? participation of trade unions 
                              in the development of employee share ownership models?
 Furthermore it is crucial whether the employees' 
                              ownership becomes part of employees' salary/wage 
                              or if it is an additional income.
 We strongly object the first type which is more 
                              or less a salary/wage reduction, meaning that one 
                              part of the salary/wage becomes unstable.
 Moreover capital ownership is only a  program 
                              for minorities. In most cases only a small group 
                              of employees can take advantage of these models, 
                              most of them have high positions, high income, working 
                              in big companies and they are male. The model is 
                              not suitable for the public sector, the retail sector, 
                              the social sector or the most SMEs. That´s why we 
                              also reject tax incentives for further strengthening 
                              this option. In times of financial crisis we are 
                              even more reluctant in strengthening these models.
 For the Austrian Greens a juster distribution between 
                              profits and salaries is now at stake. That requires 
                              higher wage increases especially in the retail and 
                              social sector, productivity oriented wage increases, 
                              a coordinated European minimum wage policy, tax 
                              releases for low and medium incomes rather than 
                              for companies.
 Do you support one or more proposals of the Manifesto?
 I am/we are also in favour of a common European 
                              policy strengthening employee`s participation. But 
                              I/we have a broader concept of participation which 
                              focuses also and mainly on the democratic dimension 
                              of participation. That´s why we support your general 
                              claims but we disagree with some details and would 
                              claim others. For us participation is much more 
                              than capital ownership.
 If YES, which one(s)?  Please give reasons.
 We support the general claims (1-4) to strengthen 
                              employee`s participation and a common legislation 
                              on the European level would be useful.
 If NO, why?
 We  reject tax incentives for further strengthening 
                              capital ownership option. Because it is only a  
                              program for minorities. In most cases only a small 
                              group of employees can take advantage of these models, 
                              most of them have high positions, high income, working 
                              in big companies and they are male. The model is 
                              not suitable for the public sector, the retail sector, 
                              the social sector or the most SMEs. In times of 
                              financial crisis we are even more reluctant to support 
                              these models.
 Is there any other topic that was not covered 
                              by our Manifesto of particular interest to you?
 In your programme we miss demands that need 
                              to go along with employee capital ownership (because 
                              employees are just small shareholders): what about 
                              special information for employee shareholders, minority 
                              shareholder rights?  The participation of trade 
                              unions in the development of employee share holder 
                              models ? Furthermore it is crucial whether the employees' 
                              ownership becomes part of employees' salary/wage 
                              or if it is an additional income.
 We strongly object the first type which is more 
                              or less a salary/wage reduction, meaning that one 
                              part of the salary/wage becomes unstable. For the 
                              Austrian Greens a juster distribution between profits 
                              and salaries is now at stake. That requires higher 
                              wage increases especially in the retail and social 
                              sector, productivity oriented wage increases, a 
                              coordinated European minimum wage policy, tax releases 
                              for low and medium incomes rather than for companies.
 For us, participation is much more than capital 
                              ownership: In order to strengthen employees' participation 
                              in Europe we need an improvement of the European 
                              Works Councils directive and the promotion and support 
                              of alternative models like self administrated companies 
                              or cooperatives, etc.
 Cathy 
                              Peattie (Member of the Scottish Parliament, Scottish 
                              Labour Cooperaive Party, Group of European Socialists, 
                              UK)I am a Cooperative Party member and supportive of 
                              the principle of common ownership in all its various 
                              forms including workers ownership and control.
 Margrete 
                              Auken (Member of the European Parliament, Socialistisk 
                              Folkeparti, Green Group, Denmark)Emilie 
                              Turunen (kandidat ved Europa-Parlamentsvalget 2009 
                              for Socialistisk Folkeparti, Green Group, Denmark)
 Bent Gravesen 
                              (Chefkonsulent, rådgiver for folketingsgruppen, 
                              Socialistisk Folkeparti, Green Group, Denmark)
 The 
                              Candidates from Socialistisk Folkeparti (Denmark) 
                              support all the proposals of the Manifesto with 
                              only one reservation: We might prefere other versions 
                              of a simple basic model, than the one you are proposing 
                              (point 5). We support all 6 proposals (with the 
                              one reservation).
 In order to encourage employee (share) ownership 
                              in the Member States it is nessesary to develop 
                              the rather old EU policy on this issue with new 
                              European legislation and give the policy an European 
                              agency with a separate budget.
 We are interested in stimulating European research 
                              and EU programmes on how employee (share) ownership 
                              can contribute to innovation and creation of ‘more 
                              and better jobs’ in the EU.
 Steen 
                              Gade (Member of Parliament in Denmark, Socialistisk 
                              Folkeparti, Green Group, Denmark)I want to support your very good initiative. 
                              Med venlig hilsen
 Renate 
                              Weber (Member of the European Parliament, Partidul 
                              National Liberal, Alliance of Liberals and Democrats 
                              for Europe, Romania)I have carefully studied your Manifesto and agree 
                              with the views expressed by my ALDE colleagues from 
                              the Social Affairs committee that the EP should 
                              devote its time to discuss the issue of employees 
                              ownership. The current crisis requires appropriate 
                              measures to be overcome and for an economic relaunch. 
                              It is crucial to avoid in the future something similar 
                              and in this context I agree with you that employee 
                              ownership should more effectively be associated 
                              to the governance and management of European companies. 
                              I truly hope we will have the chance to meet and 
                              discuss this issue during the next EP mandate. Good 
                              luck with your work
 Arpád 
                              Gógl (Member of the Parliament, Fidesz – Hungarian 
                              Civic Union, European People's Party, Hungary)I agree the latest two points (5th and 6th).
 Elisabeth 
                              Delorme-Blaizot (Conseillère régionale de Poitou-Charentes, 
                              Candidate du Mouvement Démocrate aux élections européennes 
                              dans l'Ouest, Alliance des Démocrates et des Libéraux 
                              pour l'Europe, France)Vous avez souhaité connaître ma position sur l'actionnarait 
                              salarié à l'occasion des élections au Parlement 
                              européen.
 Ma position est parfaitement en phase avec les éléments 
                              communiqués par less têtes de liste du Mouvement 
                              Démocrate dans l'Ouest et le Sud-Ouest, Sylvie Goulard 
                              que Robert Rochefort (ADLE France).
 - le développement de l'actionnariat salarié est 
                              une composante de notre modèle social européen (modèle 
                              de société original, plus transparent et plus proche 
                              des préoccupations des citoyens qui place l'homme 
                              au centre de toute les politiques). Ce modéle social 
                              est également un modèle entreprenarial.
 - l'actionnariat salarié et la participation aux 
                              bénéfices constituent une dynamique d'accompagnement 
                              de la relance économique associant les salariés 
                              à la croissance.
 - il est un des éléments de la participation structurelle 
                              des salariés au capital de l'entreprise leur permettant 
                              de s'impliquer dans les choix stratégiques et d'être 
                              plus directement partie prenante de l'avenir de 
                              leur entreprise et renforce également la stabilité 
                              du capital face à des tentatives d'OPA.
 - A ces divers titres, l'actionnariat salarié n'a 
                              pas vocation a être utilisé comme succédané des 
                              rémunérations et de se substituer aux évolutions 
                              salariales.
 Appartenant à un grand groupe qui pratique pour 
                              sa part l'intéressement des salariés et l'épargne 
                              salariale et connaissant l'importance de ces questions, 
                              je partage vos propositions et orientations d'action.
 Pour ce qui concerne les modalités de mise en oeuvre, 
                              comme Sylvie Goulard a pu en témoigner dans sa réponse 
                              :
 "Nos députés européens ont déjà engagé un processus 
                              de réflexion sur cette question, Bernard Lehideux, 
                              en commission de l'Emploi et des Affaires Sociales 
                              du Parlement européen, a cosigné un amendement de 
                              compromis déposé au rapport sur l'agenda social 
                              renouvelé et adopté le 31 mars dernier, qui préconisait 
                              de lancer "un débat au niveau des partenaires 
                              sociaux sur de nouvelles méthodologies en matière 
                              de politiques salariales, qui pourraient inclure 
                              une participation financière plus importante des 
                              employés dans leur entreprise".
 Nous avions par ailleurs soutenu, dès le 11 juillet 
                              2007, un amendement au rapport sur les services 
                              financiers invitant "la Commission (…) à encourager 
                              l'actionnariat des salariés, afin d'équilibrer les 
                              intérêts
 des différents acteurs".
 Sarah 
                              Ludford (Member of the European Parliament for London, 
                              Liberal Democrat European justice & human rights 
                              spokeswoman, Alliance of Liberals and Democrats 
                              for Europe, UK)As a British Liberal Democrat, whose party has supported 
                              employee share ownership for the best part of a 
                              century, I warmly agree with your manifesto.
 I believe that both at national and European level 
                              (in the European Statute) such proposals should 
                              be supported. In the UK, 
                              Liberal Democrats are demanding that any sale of 
                              shares in the Royal Mail should include a large 
                              allocation of shares for employees through a trust. 
                              I am a big fan of the retail store John Lewis, which 
                              trades successfully as a leading major store chain 
                              in shared ownership.
 Corina 
                              Cretu (Member of the European Parliament, Social 
                              Democrat Party, Group of European Socialist, Romania)I do consider that the topic released through this 
                              manifest deserves a thorough debate and a firm resolution. 
                              Therefore I support the EFES manifesto and I salute 
                              your initiative.
 Rainer Wieland (Mitglied des Europäischen 
                              Parlaments, CDU, European People's Party, Germany)In general, I support most of EFES 
                              statements. But, at present and in general, 
                              we rather should consolidate the European 
                              competences before creating new competences 
                              on different policy fields. My suggestion 
                              ist, that the national legislations are quite sufficient 
                              and that competition between the different 
                              models in EU-member states can be fruitful 
                              for the further development of employee ownership.
 Jonathan 
                              Fryer (Number 2, Liberal Democrat list for London, 
                              Alliance of Liberals and Democrats for Europe, UK)I 
                              am a strong supporter of emplyee share ownership 
                              and am happy to endorse the EFES manifesto, with 
                              the small proviso that I am not sure it is wise 
                              at this stage to set precise figures in the 
                              fifth proposal. But if I am elected today, I will 
                              be happy to promote the basic principles.
 Corrado 
                              Farina (Candidato alle Elezioni Europee nel Collegio 
                              Nord Ovest con Italia dei Valori, Alleanza dei Democratici 
                              e dei Liberali per l'Europa, Italia)Sono in linea di massima d'accordo su tutto, ma 
                              in linea alle domande inserisco le mie considerazioni:
 1. Lo sviluppo dell’azionariato dei dipendenti deve 
                              essere incoraggiato. L’Europa deve avere competenza 
                              in questo argomento. <Si sono d'accordo, ci 
                              vuole una norma unica europea, e quindi le legislazioni 
                              nazionali andrebbero armonizzate, specie in ambito 
                              fiscale>
 2. L’azionariato dei dipendenti deve maggiormente 
                              associato con la governance e la gestione delle 
                              imprese Europee. <Si sono d'accordo, anche 
                              perchè questo consentirebbe un maggiore coinvolgimento 
                              di ogni dipendente nella vita sociale dell'azienda, 
                              che non va vista come un soggetto estraneo ma come 
                              un soggetto a cui si da e da cui si riceve, ... 
                              e non solo lo stipendio. Dovrebbe esserci una partecipazione 
                              attiva dei dipendenti anche nelle decisioni del 
                              CdA, resta da capire come farla funzionare specie 
                              nelle grandi aziende>
 3. Francia e Regno Unito, che dispongono delle legislazioni 
                              più articulate e di eccellenza, dovrebbereo sviluppare 
                              strade di reciproco riconoscimento nella material. 
                              L’idea di una costruzione Europea non può essere 
                              un ostacolo alla cooperazione fra Stati Membri. 
                              <Si sono a favore di una legislazione unica>
 4. Ferme restando ogni legislazione di eccelenza 
                              vigente in molti Stati sulla promozione dell’azionariato 
                              dei dipendenti, bisogna rendere disponibile in ogni 
                              Stato Membro un’unica semplice ed omogenea Legislazione. 
                              <Si sono d'accordo>
 5. Il semplice modello da rendere disponibile in 
                              ogni Stato può definirsi come segue: ogni dipendente 
                              di ogni Società Europea deve avere la possibilità 
                              di acquistare ogni anno azioni della propria Società, 
                              fino a 5.000 €, con uno sconto del 20% libero da 
                              impostre e conributi sociali. <Non so come 
                              abbiate calcolato questo importo, ma in linea di 
                              principio l'idea mi piace. Trovo corretto che ci 
                              sia uno sconto nell'acquisto riservato ai dipendenti, 
                              che potrebbe arrivare anche al 30% e che siano importi 
                              detassati. Questo schema dovrebbe favorire anche 
                              l'accesso delle PMI alla Borsa, visto che oggi Milano 
                              capitalizza in termini di numero di società quotate 
                              una frazione di USA, GB, Germania, Francia>
 6. Considerando le Piccole e Medie Imprese, incoragiamo 
                              l’Europa a promuovere un “ESOP Europeo”. Gli Stati 
                              Uniti d’America hanno avuto 35 anni fa un colpo 
                              di genio nell’adozione degli ESOP (Employee Stock 
                              Ownership Plan - Piani di azionariato dei dipendenti). 
                              Questo modello si attaglia in particolare alla trasmissione 
                              di imprese ai dipendenti (successione di imprenditori, 
                              ristrutturazione e salvataggio di imprese in crisi). 
                              Anche l’Europa ne ha bisogno. <Io lavoro in 
                              Microsoft e quindi sono da anni in un piano di tipo 
                              ESOP. Devo dire che in Italia si viene bersagliati 
                              fiscalmente, le azioni che mi vengono date ogni 
                              anno sono tassate al pari del denaro contante, dello 
                              stipendio, anche se io non le smobilizzo. e se le 
                              vendeddi in perdita avrei pure una certa perdita 
                              fiscale non potendo recuperare tutto quello che 
                              ho pagato. Insomma esattamente il contrario di quello 
                              che servirebbe>
 Nicolas Dupont-Aignan 
                              (Député, Président de Debout la République, Groupe 
                              Indépendance/Démocratie, France)Pour tous les candidats gaullistes de Debout la 
                              République, le développement de 
                              l’actionnariat salarié, aussi bien en France qu’en 
                              Europe, est l’une des clés de notre indépendance 
                              économique et donc de notre prospérité au XXIème 
                              siècle. A cet égard, DLR a déjà eu par le passé 
                              l’occasion et le plaisir de participer à des réunions 
                              organisées par la 
                              FEAS, qui doit continuer à se battre 
                              pour le développement de ce mode révolutionnaire 
                              de gestion de l’entreprise. A l’heure d’une mondialisation 
                              de plus en plus sauvage, alors que l’intérêt collectif 
                              tend à s’estomper face à la recherche du gain individuel 
                              et rapide, l’actionnariat salarié, et plus généralement 
                              la participation conçue par et autour du général 
                              de Gaulle, apparaît plus que jamais comme un élément 
                              régulateur et stabilisateur d’une économie de marché 
                              qui doit renouer avec la responsabilité et le sens 
                              du long terme, bref avec l’intérêt général.
 Wolfgand 
                              Kreissl-Dörfler (Mitglied des Europäischen Parlaments, 
                              SPD, Group of European Socialists, Germany)Antwort European Federation of Employee Share Ownership
 This is the answer to your request given in the 
                              name of the SPD-Members of the European Parliament.
 We are still considering our final position concerning 
                              employee ownership.
 There might be useful schemes as in France, where 
                              employee ownership is designed as a particular form 
                              of old age pension. These schemes are largely regulated 
                              by legislation and here the Trade Unions are 
                              involved in the managing of a nation-wide fund which 
                              is committed to socially responsible investment. 
                              However, without tight rules of this kind, the  danger 
                              of employees loosing not only their job but also 
                              their capital in times of crisis is very high. Therefore, 
                              before embarking on European legislation in this 
                              field, all risks need to be assessed very carefully.
 Tavish 
                              Scott (Member of the Scottish Parlament, Scottish 
                              Liberal Democrats, Alliance of Liberals and Democrats 
                              for Europe, UK)The Scottish Liberal Democrat heading the party’s 
                              list of candidates to represent Scotland in the 
                              European Parliament, George Lyon, has responded 
                              to your questions. Mr Lyon’s views are representative 
                              of the views of the Scottish Liberal Democrats.
 Michael 
                              Cramer (Member of the European Parliament, Die Grünen, 
                              Green Group, Germany)Well, thank your for sending me the manifesto of 
                              the European Employee Share Ownership federation. 
                              I generally support the Employee Share Ownership 
                              Schemes and the fight for development of employee 
                              ownership. Nevertheless, within all legislative 
                              discussion the principle of subsidiarity should 
                              be taken into account.
 Joan 
                              Walley (Member of Parliament, Labour Party, Party 
                              of European Socialists, UK)I support a manifesto for employee share ownership.
 Hélène 
                              Flautre (Députée Européenne, Tête de liste Europe 
                              Ecologie Nord Ouest, Groupe des Verts/Alliance libre 
                              européenne, France)Merci 
                              pour votre interpellation. Je suis favorable, sur 
                              le principe, à l'actionnariat salarié et aux 
                              propositions que vous développez dans le manifeste.
 Toutefois, il 
                              est primordial de conditionner cette pratique afin 
                              d'éviter de nombreux écueils où les salariés 
                              ne seraient pas à égalité devant ce type de dispositif :
 Nous 
                              sommes favorables à la participation et à l’actionnariat 
                              à condition qu'ils soient ouverts à l'ensemble des 
                              salariés.
 De 
                              même, l'actionnariat salarié ne doit pas aggraver 
                              les écarts de revenus, notamment si ce dispositif 
                              devait être encore plus inégalement réparti que 
                              les salaires.
 L'actionnariat 
                              salarié ne doit pas être un prétexte pour oublier 
                              la stagnation des salaires de ces dernières années.
 D'autre 
                              part, nous considérons que l'actionnariat salarié 
                              ne se réduit pas à la seule participation au capital 
                              de l'entreprise. En effet, il faut aller plus loin 
                              : il doit aussi permettre une participation accrue 
                              des salariés dans le fonctionnement, la gestion 
                              et les prises de décision. A cet égard, l'exemple 
                              des sociétés coopératives (SCOP, SCIC) reflète notre 
                              vision d'une économie où l'humain prévaut sur une 
                              approche uniquement basée sur la rentabilité et 
                              une vision à court terme.
 Ainsi, 
                              tout actionnariat salarié placé dans l'entreprise 
                              doit être associé à la propriété juridique et engendrer 
                              au minimum un pouvoir de contrôle. A ce titre les 
                              SCOP (Sociétés Coopératives de Production) doit 
                              donc bien être l'avenir de l'entreprise, avec : 
                              le pouvoir majoritaire aux travailleurs ; le principe 
                              un homme (ou femme) égale une voix ; et le principe 
                              d'indivisibilité des réserves.
 SCOP 
                              et SCIC permettent de démocratiser l'action entrepreneuriale, 
                              grâce à la participation active des salariés dans 
                              la vie de l'entreprise.
 La 
                              question de la propriété juridique de l'entreprise 
                              redevient très importante, notamment vis-à-vis de 
                              ceux qui ont intérêt à ce que l'entreprise survive, 
                              ait une politique sociale, de l'emploi, du partage 
                              de ses bénéfices et de respect pour son territoire, 
                              c'est-à-dire d'abord celui des salariés.
 Erika Mann (Mitglied des Europäischen 
                              Parlaments, SPD, Party of European Socialists, Germany)Antwort 
                              European Federation of Employee Share Ownership
 We 
                              are still considering our final position concerning 
                              employee ownership.
 There 
                              might be useful schemes as in France, where employee 
                              ownership is designed as a particular form of old 
                              age pension. These schemes are largely regulated 
                              by legislation and here the Trade Unions are 
                              involved in the managing of a nation-wide fund which 
                              is committed to socially responsible investment. 
                              However, without tight rules of this kind, the  danger 
                              of employees loosing not only their job but also 
                              their capital in times of crisis is very high. Therefore, 
                              before embarking on European legislation in this 
                              field, all risks need to be assessed very carefully.
 Norbert 
                              Glante (Mitglied des Europäischen Parlaments, SPD, 
                              Party of European Socialists, Germany)We 
                              are still considering our final position concerning 
                              employee ownership in our group.
 There 
                              might be useful schemes as in France, where employee 
                              ownership is designed as a particular form of old 
                              age pension. These schemes are largely regulated 
                              by legislation and here the Trade Unions are 
                              involved in the managing of a nation-wide fund which 
                              is committed to socially responsible investment. 
                              However, without tight rules of this kind, the danger 
                              of employees loosing not only their job but also 
                              their capital in times of crisis is very high. Therefore, 
                              before embarking on European legislation in this 
                              field, all risks need to be assessed very carefully.
 François 
                              Lamy (Député de l'Essonne, Parti Socialiste, France)Vous 
                              avez souhaitez m'interpeller sur l'actionnariat 
                              salarié et je vous en remercie. La délégation socialiste 
                              française soutient le manifeste de la FEAS pour 
                              le développement de l'actionnariat salarié.
 En tant que socialistes, nous pensons que la question 
                              de la gouvernance d'entreprise doit être au cœur 
                              des débats sur un modèle économique plus durable 
                              et plus juste qui doit émerger de la crise que nous 
                              traversons.
 Ce sera, pour les députés socialistes prochainement 
                              élus, une de leurs priorités. Les objectifs de l'entreprise 
                              ne peuvent et ne doivent pas être déterminés en 
                              fonction des seuls cours d'actions, mais permettre 
                              un juste équilibre entre les différentes parties 
                              prenantes. Le principe de la démocratie actionnariale 
                              n'est pas acceptable, car elle revient en réalité 
                              à instaurer une forme de suffrage censitaire.
 A nos yeux, le système d'actionnariat salarié constitue 
                              un élément de stabilité et une garantie de l'inclusion 
                              des perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              de l'entreprise. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur le régime des stock-options 
                              et notamment sur l'obligation de conserver les titres 
                              pendant un certain temps.
 L'intéressement des salariés est un élément important 
                              du débat sur la gouvernance et une meilleure gestion 
                              des entreprises européennes, mais il ne permettra 
                              pas d'atteindre ces objectifs seul. En tant que 
                              socialistes, nous attachons une grande importance 
                              à la représentation des salariés au conseil d'administration 
                              des entreprises, pas seulement au titre d'actionnaires, 
                              mais en tant que force de production de l'entreprise 
                              qui doit avoir un droit de regard, de participation 
                              et d'interpellation sur les choix stratégiques de 
                              celle-ci.
 De même, l'actionnariat salarié seul ne permet pas 
                              de rétablir un rapport de force équilibré et reflétant 
                              de manière plus juste la production de richesse. 
                              De ce point de vue, la question salariale demeure 
                              une priorité pour les salariés et pour les responsables 
                              politiques que nous sommes.
 Enfin, nous émettons une réserve sur le point 3 
                              du manifeste relatif à une reconnaissance mutuelle 
                              entre les législations française et britannique. 
                              Nous privilégions en effet l'émergence de lignes 
                              directrices au niveau européen et craignons, par 
                              le biais de la reconnaissance mutuelle, une importation 
                              d'un modèle britannique qui ne prenne pas en compte 
                              les spécificités du dialogue social français.
 Pietro 
                              Adami (Candidato Italia Dei Valori, Alleanza dei 
                              Democratici e dei Liberali per l'Europa, Italia)Appoggio pienamente la vostra proposta. Credo che 
                              sia molto utile pensare ad un diverso modello di 
                              partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese. 
                              L'azionariato è senz'altro un modello utile. Bisogna 
                              però costruire dei meccanismi tali per cui il (buon) 
                              lavoro dei dipendenti venga veramente premiato.
 Aggiungo che si potrebbe prevedere un meccanismo 
                              di rinvio volontario dell’età pensionabile, analogo 
                              a quanto già sperimento nel recente passato, per 
                              consentire che i lavoratori anziani trasferiscano 
                              le loro competenze ai giovani. In sostanza ora la 
                              scelta è tra lavorare e andare in pensione. si potrebbe 
                              prevedere una via di mezzo: un semi pensionamento, 
                              con riduzione dell'orario di lavoro. Nel contempo 
                              si assume un giovane, sempre a tempo parziale. Il 
                              tutto con risparmio per l'Ente previdenziale, e 
                              vantaggio per l'impresa e per i lavoratori.
 Sarebbe previsto un orario ridotto, con l’integrazione 
                              della differenza remunerativa per arrivare ad una 
                              cifra superiore alla pensione, (anche se inferiore 
                              al precedente stipendio) posta a carico dell’INPS.  
                              Nel nuovo schema avremmo il seguente esempio numerico:
 Retribuzione di partenza ante misura 
                              à  100 remunerazione:    8 ore x 5 giorni= 40 ore  
                              -> remunerazione oraria: 2,5  + contributi INPS
 Post  misura:  
                              Orario ridotto:   24 ore = 8 ore x 3 gg   oppure 
                              6 h x 4 gg   - anche part time verticale
 Il datore di 
                              lavoro corrisponde 24 ore di remunerazione su cui 
                              però non paga contributi INPS. La quota che avrebbe 
                              versato all'INPS la versa al lavoratore.
 remunerazione 
                              aziendale orario ridotto: 24  x 2,5 =60
 remunerazione 
                              a carico INPS (tra contributi non versati e somme 
                              corrisposte al datore di lavoro): 30
 Remunerazione corrisposta 
                              al lavoratore = 60 + 30 = 90
 Superiore, in ogni 
                              caso alla pensione che percepirebbe (in ipotesi 
                              80).
 Sugli anni lavorati 
                              con tale meccanismo non si maturano versamenti contributivi, 
                              perché di fatto è un anticipo parziale di pensione. 
                              La quota a carico INPS potrebbe essere ricalibrata 
                              e innalzata a 35 o 40 per portare il totale a 95 
                              o 100
 Inoltre è possibile prevedere una compartecipazione 
                              ai profitti, con funzione di commisurare una parte 
                              degli oneri per le aziende alla loro capacità di 
                              produrre reddito:
 si potrebbe stabilire che la quota a carico dell’azienda 
                              sia per metà fissa e per metà variabile, e legata 
                              al Margine Operativo Lordo diminuito degli oneri 
                              finanziari -> se gli affari  vanno male, l’azienda 
                              paga solo 30 e la differenza la paga l’INPS (QUOTA 
                              max a carico INPS  30 + 30 = 60; oppure 30 + 40 
                              = 70 se si vuole dare al lavoratore l’originale 
                              100, pur se a orario ridotto). Se gli affari vanno 
                              bene, l’azienda paga oltre alla metà fissa l’altra 
                              metà variabile (30+30), ma corrisponde all’INPS 
                              un premio di risultato, versando una quota % (es: 
                              60%) dei contributi inps teorici dovuti sui 60 di 
                              retribuzione corrisposta al lavoratore, che nella 
                              proposta originaria non sono invece dovuti.
 La calibrazione dei parametri dovrebbe essere lasciata 
                              alle parti sociali (datoriali e sindacali), previa 
                              verifica di sostenibilità dello schema con gli equilibri 
                              economici finanziari dell’INPS, valutando i benefici 
                              per la società dell’aumento dell’offerta di lavoro 
                              e delle ore lavorate, dell’inserimento di un maggior 
                              numero di giovani al lavoro, e del graduale passaggio 
                              alla pensione di una parte della forza lavoro più 
                              anziana con i benefici in termini sanitari e di 
                              minori costi assistenziali legata alla attesa riduzione 
                              dei casi di depressione (frequente nei lavoratori 
                              che passano da un’attività lavorativa intensa all’ozio 
                              più completo, se previ di valide alternative in 
                              termini di interessi alternativi).
 Algirdas 
                              Butkevicius (Member of Lithuanian Parliament, Chairman 
                              of the Lithuanian Social-Democratic Party, Party 
                              of European Socialists, Lithuania)I am not a European Parliament candidate, but I 
                              am a member of Lithuania Parliament and a leader 
                              of Lithuanian Social-democratic party. Us we are 
                              part of  European socialists group, we always take 
                              care  about people, including employees.  I support 
                              the fight for development of employee ownership. 
                              I think, that the EFES Manifesto would be an implement 
                              to reach the increase of ES economy.
 Elaine 
                              Morrison (Lead candidate on the Scottish Green Party's 
                              list for the European election, European Green Party, 
                              United Kingdom)The Scottish Green Party, in line with Greens all 
                              over the world, supports workers co-operatives and 
                              other forms of employee and community ownership. 
                              We would change EU procurement laws to make it easier 
                              for employee-owned businesses to sell to the public 
                              sector, and change regulations to make it easier 
                              for co-operatives to set up.
 We support your call for more employee ownership, 
                              and wish you the best of luck with your campaign.
 Robert 
                              Rochefort (Directeur du Centre de Recherche pour 
                              l'Etude et l'Observation des Conditions de Vie,  
                              Tête de liste du Mouvement Démocrate dans le Sud-ouest, 
                              Alliance des Démocrates et des Libéraux pour l'Europe, 
                              France)Vous avez eu la gentillesse de me faire part du 
                              manifeste de la Fédération européenne de l'actionnariat 
                              salarié, je vous en remercie.
 En effet, le Mouvement Démocrate souhaite que l'Europe 
                              s'intéresse à l'économique différemment, d'une façon 
                              humaniste, c'est-à-dire en considérant les hommes 
                              et les femmes comme les principaux créateurs de 
                              richesse. L'actionnariat salarié, en permettant 
                              de lier le capital et le travail, y participe.
 Nous considérons l'entreprise comme une communauté 
                              humaine. Or l'actionnariat salarié, participe à 
                              la vie de cette communauté. Il constitue aussi un 
                              élément de fidélisation à l'entreprise. Utilisé 
                              à une hauteur suffisante, il constitue, par ailleurs, 
                              un formidable outil anti OPA. C'est également un 
                              élément supplémentaire de constitution d'une épargne 
                              retraite pour les salariés.
 Le MoDem est profondément attaché à la construction 
                              européenne et à l'approfondissement des compétences 
                              de l'Union.
 Nous sommes favorables à ce que l'Europe procède 
                              à une harmonisation entre les différents Etats Membres 
                              en matière d'actionnariat salarié, mais à la condition 
                              que celle-ci se fasse par le haut, et en veillant 
                              à ce qu'il ne soit jamais utilisé comme substitution 
                              à une politique salariale. Nous soutenons d'ailleurs 
                              la généralisation du modèle simple de l'actionnariat 
                              salarié, qui permettra d'accélérer et de faciliter 
                              son développement.
 Enfin, comme vous, nous pensons que l'Union européenne 
                              devrait promouvoir la coopération entre les Etats 
                              membres les plus avancés dans ce domaine, et l'utilisation 
                              de cet outil par les Petites et Moyennes Entreprises.
 Restant  votre entière disposition pour toutes précisions 
                              que vous jugerez utiles, je vous prie de croire 
                              à l'expression de mes sentiments les meilleurs.
 Catherine 
                              Stihler (Member of the European Parliament, Scottish 
                              Labour Party, Group of European Socialists, UK)I 
                              understood that Glenis Wilmott was replying on behalf 
                              of all Labour MEPs and on checking the website I 
                              see that she replied on that basis on behalf of 
                              all 19 MEPs. However, I see that some of my Labour 
                              colleagues replied separately and I would simply 
                              like to add my support. Best wishes.
 Glenis 
                              said many thanks for your email regarding employee 
                              share ownership, to which I am replying on behalf 
                              of all Labour MEPs. You will understand that in 
                              the run-up to elections, we receive many surveys 
                              and therefore have a policy not to complete 
                              them. However, I would like to make clear that the 
                              EPLP has for a long time been strongly supportive 
                              of the co-operative movement, and view employee 
                              share ownership as a positive and equitable contribution 
                              towards Europe's economic development.
 François Toussaint 
                              (Parti Socialiste, Belgique)Voici 
                              la position que notre parti défend. De nombreux 
                              mandataires ont déjà eu l'occasion de vous faire 
                              parvenir ces quelques éléments de réponse. N'hésitez 
                              pas à revenir vers nous si vous avez des questions 
                              plus précises.
 ACTIONNARIAT 
                              SALARIE - Position PS
 Suite 
                              à la réception du manifeste pour les élections 2009 
                              reçu de la fédération européenne de l’actionnariat 
                              salarié, le PS a été appelé à se positionner. Ce 
                              manifeste encourage le développement de l’actionnariat 
                              salarié et demande à l’Union Européenne de légiférer 
                              en la matière afin d’avoir un cadre législatif supranational.
 Le 
                              modèle simple de l’actionnariat salarié peut se 
                              résumer comme suit. Il s’agirait d’instaurer dans 
                              chaque pays la possibilité de céder des actions 
                              aux salariés chaque année à hauteur de 5000 euros, 
                              dont 20% serait exonéré d’impôt et de sécurité sociale.
 Une 
                              des mesures que le manifeste prône est le développement 
                              d’un ESOP (Employee Stock Ownership Plan) 
                              comme cela existe aux Etats Unis depuis 35 ans. 
                              Cela vise à rendre applicable une transmission d’entreprises 
                              aux salariés.
 A 
                              priori, le PS n’y est pas favorable.
 Le 
                              salarié loue sa force de travail en échange d’une 
                              rémunération fixe. L’actionnaire est propriétaire 
                              de l’entreprise, sa rémunération est donc liée aux 
                              aléas de l’entreprise. L’idée qu’il y a derrière 
                              ce genre de mesure, c’est substituer une relation 
                              individuelle (travailleurs-actionnaire) à un rapport 
                              collectif (négociation syndicale). C’est le principe 
                              de diviser pour régner, les travailleurs ne seront 
                              plus intéressés que par leur situation individuelle.
 Récemment, 
                              on a encore vu ce que cela a donné pour de nombreux 
                              salariés de Dexia France, qui, suite aux chutes 
                              boursières, ont perdu une grande partie de leur 
                              épargne salariale qui a été réalisée entièrement 
                              via des actions de leur entreprise.
 Il 
                              faut continuer à favoriser des hausses de salaire 
                              qui soient stables, et non soumises à un aléa boursier. 
                              La rémunération des travailleurs ne doit en aucune 
                              façon être liée au cours de bourse. Le PS ne participera 
                              pas à l’aggravation du fossé qui existe entre revenu 
                              du capital et revenu du travail. Encourager l’actionnariat 
                              salarié, c’est quelque part renforcer les revenus 
                              des capitaux au détriment des revenus du travail. 
                              Le PS privilégie donc l’augmentation des revenus 
                              du travail qui passe nécessairement par la négociation 
                              collective.
 Dans 
                              le domaine des pensions, au regard de ce que nous 
                              venons de vivre avec la crise libérale, la priorité 
                              n’est pas au développement des deuxième et troisième 
                              piliers mais plutôt au renforcement du premier pilier.
 Véronique 
                              De Keyser (Députée Européenne, Parti Socialiste, 
                              Belgique)Je 
                              soutiens votre manifeste pour le développement de 
                              l'actionnariat salarié.
 En 
                              tant que socialiste, je  pense que la question de 
                              la gouvernance d'entreprise doit être au cœur des 
                              débats sur un modèle économique plus durable et 
                              plus juste qui doit émerger de la crise que nous 
                              traversons.
 Les 
                              objectifs de l'entreprise ne peuvent et ne doivent 
                              pas être déterminés en fonction des seuls cours 
                              d'actions, mais permettre un juste équilibre entre 
                              les différentes parties prenantes. Le principe de 
                              la démocratie actionnariale n'est pas acceptable, 
                              car elle revient en réalité à instaurer une forme 
                              de suffrage censitaire.
 Le 
                              système d'actionnariat salarié constitue un élément 
                              de stabilité et une garantie de l'inclusion des 
                              perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              de l'entreprise. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur le régime des stock-options 
                              et notamment sur l'obligation de conserver les titres 
                              pendant un certain temps.
 L'intéressement 
                              des salariés est un élément important du débat sur 
                              la gouvernance et une meilleure gestion des entreprises 
                              européennes, mais il ne permettra pas d'atteindre 
                              ces objectifs seul.
 J'attache 
                              une grande importance à la représentation des salariés 
                              au Conseil d'administration des entreprises, pas 
                              seulement au titre d'actionnaires, mais en tant 
                              que force de production de l'entreprise qui doit 
                              avoir un droit de regard, de participation et d'interpellation 
                              sur les choix stratégiques de celle-ci.
 De 
                              même, l'actionnariat salarié seul ne permet pas 
                              de rétablir un rapport de force équilibré et reflétant 
                              de manière plus juste la production de richesse. 
                              De ce point de vue, la question salariale demeure 
                              une priorité pour les salariés et pour les responsables 
                              politiques que nous sommes.
 Margriet 
                              Hermans (Sénatrice et candidate pour les élections 
                              Européennes pour le Open Vld, Alliance des Libéraux 
                              et des Démocrates pour l'Europe, Belgique)Il 
                              va de soi que moi même et le partie Open Vld sont 
                              pour un renforcement de l’actionnariat des employés. 
                              Ceci doit être réalisé par des programmes simplifié 
                              et encouragé fiscalement. Je 
                              sousigne donc vos 6 points concernant le renforcement 
                              de l’actionnariat du personnel.
 George 
                              Lyon (Euro candidate for the Scottish Liberal Democrats, 
                              Alliance of Liberals and Democrats for Europe, UK)Liberal 
                              Democrats have been supporting the concept 
                              of employee share ownership for 80 years. It forms 
                              a significant part of our plan to save the Royal 
                              Mail from privatisation in the UK and I fully support 
                              your proposals. Many thanks for getting in touch.
 Elisabeth 
                              Schroedter (Member of the European Parliament, The 
                              Greens, Germany)In general, the Greens in the European Parliament 
                              support the Employee Share Ownership Schemes, but 
                              we also support the principle of subsidiarity.
 As there is currently no legislative base for action 
                              at the EU level, especially on the tax benefits 
                              side, we believe that this matter should be priorily settled 
                              at national level.
 In order to strengthen employees' participation 
                              in Europe we need 
                              an improvement of the European Works Councils directive 
                              and the promotion and support of alternative models 
                              like self administrated companies or cooperatives 
                              etc. However, we support the fight for development 
                              of employee ownership.
 Dino 
                              Cinieri (Député, Forum 
                              des Républicains Sociaux - UMP, 
                              Parti Populaire Européen, France)Je 
                              ne suis pas candidat aux élections européennes, 
                              toutefois je pense que la question de la gouvernance 
                              d'entreprise mérite d'être posée. Je ne suis pas 
                              certain que l'actionnariat salarié soit la meilleure 
                              façon d'y répondre, a fortiori en cette période 
                              troublée où la crise financière a mis à mal notre 
                              économie mondiale. En effet le pouvoir d'achat des 
                              salariés doit avant tout dépendre du niveau des 
                              salaires, trop faible en France, et non pas de la 
                              valeur de leurs actions ou des fluctuations de la 
                              bourse. A contrario, l'actionnariat salarié possède 
                              aussi des avantages, comme celui de faire naître 
                              une véritable culture d'entreprise et des aspirations 
                              communes chez les salariés. Ce levier est donc intéressant 
                              mais doit être strictement encadré, notamment sur 
                              la question de la juste rémunération des salariés 
                              qui doit rester la priorité.
 Klaus-Heiner 
                              Lehne (Mitglied des Europäischen Parlaments, CDU, 
                              Europäischen Volkspartei (Christdemokraten), Deutschland) 
                              Vielen 
                              Dank für die Nachfrage. Ich begrüße die Idee der 
                              Mitarbeiterkapitalbeteiligung. Konkret habe ich 
                              den Vorschlag für einen entsprechenden Änderungsantrag 
                              im Rahmen der Aktionärsrechterichtlinie unterstützt. 
                              Der Vorschlag ist am Ende einhellig zwischen den 
                              Fraktionen nicht mehr weiterverfolgt worden, weil 
                              er mit dem eigentlichen Thema der Aktionärsrechterichtlinie 
                              (Erleichterungen für die grenzüberschreitende Ausübung 
                              von Aktionärsrechten) nur zu indirekt zu tun hatte. 
                              Mit freundlichen Grüßen.
 Nicolas 
                              Pélissier-Combescure (Collaborateur de Jean Dionis 
                              du Séjour, Maire d'Agen, Député de Lot-et-Garonne, 
                              UMP-Nouveau Centre, Parti Populaire Européen, France)Regardez l'objet de votre message et vous comprendrez 
                              pourquoi il arrive directement dans les SPAMS.
 Enfin, on reçoit 100 à 150 mails par jour, on ne 
                              peut pas répondre à tous les mails et il faut dire 
                              que vous ne savez vraiment pas vous y prendre pour 
                              vous adresser aux parlementaires, surout si vous 
                              continuez à écrire sur ce ton culpabilisateur, il 
                              y a effectivement très peu de chances qu'on vous 
                              réponde.
 salutations,
 Eva 
                              Selin Lindgren (Centerpartiet, Alliance of Liberals 
                              and Democrats for Europe, Sweden)I am not cetain that I understand your questions 
                              and I have very little time to answer. I am not 
                              an EU candidate. The last question on the emplyer 
                              ownership is interesting and I think you have a 
                              point there. In Sweden most smaller shops, farms, 
                              fishing boats etc are owned by the person(s) who 
                              work in them, but it is different with bigger enterprises. 
                              - But I am in favour of as many employed as possible 
                              owning part or the whole of their businesses, because 
                              I think it increases their motivation for the respective 
                              jobs.
 Mike 
                              Pringle (Member of the Scottish Parliament, Liberal 
                              Democrats, Alliance of Liberals and Democrats for 
                              Europe, UK)I am 
                              an MSP, not a European candidate, however, the liberal 
                              democrats are in favour of employee ownership: it 
                              is a central part of our policy on royal mail bill 
                              currently going through the Westminster  parliament.
 Stéphane 
                              Jacquot (Conseiller municipal UMP de Châtillon, 
                              Parti Populaire Européen, France)Je soutiens vos propositions mais je ne suis pas 
                              candidat. Que vous dire de plus, à part que j'apporte 
                              mon plein soutien a la liste UMP.
 Mary 
                              Honeyball (Member of the European Parliament for 
                              London, Labour Party, Group of European Socialists, 
                              UK)Encouraging employee ownership in the UK and across 
                              Europe
 In times of change as these we are all looking closely 
                              at ways of building the new economy. But, whatever 
                              the shape of the post-crunch world, its roots lie 
                              in this one - and indeed one route to creating this 
                              new economy will be employee ownership.
 I am pleased to say that the UK has seen one of 
                              the largest increases in employee share schemes 
                              over recent years and long may this continue. We 
                              put in place legislation allowing for the schemes' 
                              expansion, and well-known companies like John Lewis 
                              are fully employee-owned. John Lewis in particular 
                              is incredibly popular, and this is not least thanks 
                              to the friendly and engaged staff you find in store, 
                              who are no doubt motivated by their personal ownership 
                              of the company.
 Allowing mutual recognition of employee share schemes 
                              between EU Member States would be a key way of promoting 
                              this excellent way of doing things. For the past 
                              five years businesses have been able to transform 
                              themselves into a Societas Europaea - a European 
                              Company - and the time is now ripe to complement 
                              this by developing European Stock Ownership Plans. 
                              Indeed, the Americans have had something similar 
                              in place for over 30 years, and it is only right 
                              that European citizens be able to benefit too.
 That's why I am pleased to support the European 
                              Federation of Employee Share Ownership's election 
                              manifesto ahead of the European Parliamentary Elections 
                              in June.
 Lorely 
                              Burt (Member of Parliament, Liberal Democrats, Alliance 
                              of Liberals and Democrats for Europe, UK)I am an mp, not a european candidate, however, the 
                              liberal democrats are in favour of employee ownership: 
                              it is a central part The liberal democrats are in 
                              favour of employee ownership: it is a central part 
                              of our policy on royal mail bill currently 
                              going through parliament.
 Jacques Myard (Député, 
                              UMP, Parti Populaire Européen, France)Je ne réponds  jamais à des questionnaires 
                              par Internet et aux sondages en tout genre !!!!
 De surcroît donner de nouvelles compétences à l 
                              U.E. est une faute, elle est en train de 
                              mourir d’apoplexie et d’obésité !!!!
 En revanche je suis pour l’actionnariat salarié 
                              dans des limites- attention aux crack boursiers- 
                              et surtout pour des salaires directs plus élevés 
                              au lieu de démultiplier les aides indirectes qui 
                              font des salariés des assistés et ce qui permet 
                              d’entretenir des usines à gaz de fonctionnaires !
 Cordialement
 J.Myard, Dépité de la Nation
 Sylvie Goulard (Présidente 
                              du Mouvement Européen-France, Tête de liste du Mouvement 
                              Démocrate dans l'Ouest, Alliance des Démocrates 
                              et des Libéraux pour l'Europe, France)Vous avez bien voulu appeler mon attention sur 
                              le développement de l'actionnariat salarié en France 
                              et en Europe et je vous en remercie
 Le développement de l'actionnariat salarié est une 
                              composante essentielle de notre réflexion sur le 
                              modèle social que nous souhaitons promouvoir au 
                              niveau européen. Inciter un actionnariat stable 
                              et encourager une convergence des intérêts des travailleurs 
                              et des actionnaires constituent une piste fructueuse 
                              de réforme pour favoriser une relance de la croissance 
                              économique respectueuse des intérêts des salariés.
 Il est essentiel de rappeler, qu'à nos yeux, objectifs 
                              sociaux et objectifs économiques ne sont pas contradictoires, 
                              mais bien complémentaires. C'est la raison pour 
                              laquelle nous accueillons avec intérêt l'idée d'une 
                              participation structurelle des salariés dans le 
                              capital de l'entreprise, ce qui entraîne leur implication 
                              réelle dans les choix stratégiques et, bien sûr, 
                              une participation aux bénéfices.
 Nos députés européens ont déjà engagé un processus 
                              de réflexion sur cette question, Bernard Lehideux, 
                              en commission de l'Emploi et des Affaires Sociales 
                              du Parlement européen, a cosigné un amendement de 
                              compromis déposé au rapport sur l'agenda social 
                              renouvelé et adopté le 31 mars dernier, qui préconisait 
                              de lancer "un débat au niveau des partenaires 
                              sociaux sur de nouvelles méthodologies en matière 
                              de politiques salariales, qui pourraient inclure 
                              une participation financière plus importante des 
                              employés dans leur entreprise". Nous avions 
                              par ailleurs soutenu, dès le 11 juillet 2007, un 
                              amendement au rapport sur les services financiers 
                              invitant "la Commission (…) à encourager 
                              l'actionnariat des salariés , afin d'équilibrer 
                              les intérêts des différents acteurs".
 Jan 
                              Lindholm, (Riksdagsledamot / Member of Parliament, 
                              Miljöpartiet / Green party, Sweden)My mail-box is so filled upp every day so I normaly 
                              can´t read tem all and thats why I hawe around 100 
                              mails a day that newer become opend and red. And 
                              I don´t know how to spell in englisch.
 My answers:
 Do you support one or more proposals of the Manifesto?
 SVAR: I support al 6 of them
 If YES, which one(s)?  Please give reasons.
 SVAR: I hawe a Syndicalistic background and workers 
                              control of the production is a natrual gol for my 
                              work as a politichan.
 Is there any other topic that was not covered by 
                              our Manifesto of particular interest to you?
 SVAR: The ekonomical global kollaps/crisis should 
                              be hold responsible for loss in vellfere. To take 
                              demokratic kontrol of the banking system ought to 
                              be one important toppic to reise. The fakt that 
                              the world is becomming more and more global dont 
                              have to result in less control. Tobin taxation on 
                              monny transfere is an other importent issue.
 Mathieu Grosch (Député Européen, 
                              Christlisch Soziale Partei, Parti Populaire Européen, 
                              Belgique)Je 
                              souscris à votre charte à l'exception du point 3. 
                              Je suis en faveur d'une approche européenne.
 Cathy 
                              Jamieson (Member of the Scottish Parliament, Labour 
                              Co-op Party, UK)Thank you for your email. As a Labour Co-op MSP 
                              I am strongly in favour of Employee Ownership and 
                              would like to see this given a higher profile. I 
                              believe that it is crucial in the present economic 
                              climate to support the growth and development of 
                              employee ownership.
 Gabriele Albertini 
                              (Membro del Parlamento Europeo, Forza Italia, Partito 
                              Popolare Europeo (Democristiani), Italia)Sono favorevole ed appoggio tutte sei le proposte 
                              del manifesto, perchè considero la partecipazione 
                              dei lavoratori, al capitale dell'impresa in cui 
                              prestano la loro opera, una forte motivazione alla 
                              collaborazione, un deterrente alla conflittualità, 
                              un incentivo a realizzare utili da condividere tra 
                              datore di lavoro e prestatore d'opera, superando 
                              decenni di "lotta di classe".
 Ramón Jáuregui 
                              (Diputado, Partido Socialista de Euskadi, Partido 
                              Socialista Obrero Español, España)¿ Esta Ud. dispuesto en sostener una o varias proposiciones 
                              de este Manifiesto ? Si
 ¿ Si SÍ, cuáles?  ¿Por que razones ? En 
                              general todas
 ¿ Si NO, porqué ? Creo en esta idea
 ¿ Hay puntos que no figuran en este Manifiesto 
                              y que os interesan particularmente ? La participación 
                              accionarial de los empleados en el capital de la 
                              empresa es una de las buenas prácticas del buen 
                              gobierno y de una cultura sostenible de las empresas. 
                              (RSE)
 Ian Hudghton (Member of the 
                              European Parliament, President, Scottish National 
                              Party, Green/European Free Alliance, UK)The Scottish National Party is fully supportive 
                              of Employee Share Ownership Schemes.  We are 
                              also supportive of the principle of subsidiarity 
                              within the EU, and believe that decisions in this 
                              area should fall within the remit of an Independent 
                              Scottish parliament.
 Frédérique Ries (Députée 
                              Européenne, Mouvement Réformateur, Alliance des 
                              Démocrates et des Libéraux pour l'Europe, Belgique)Je fais mienne la réponse du Président du Mouvement 
                              Réformateur Didier Reynders à votre questionnaire 
                              et y ajoute le commentaire suivant.
 J’ai bien reçu votre Manifeste pour les élections 
                              2009 du parlement européen et je vous en remercie. 
                              C’est avec intérêt que j’ai pris connaissance de 
                              votre feuille de route ainsi que de vos 6 propositions 
                              visant à développer l’actionnariat salarié en Europe.
 Au vu de la crise financière et économique, la situation 
                              et le développement de l’actionnariat salarié doivent 
                              être réfléchies. Faciliter la transmission des entreprises 
                              vers et pour les travailleurs, la mise en place 
                              d’incitants visant à favoriser un actionnariat stable, 
                              concerné et majoritaire, et la convergence des intérêts 
                              des travailleurs et des actionnaires sont pour moi 
                              des pistes d’idées intéressantes qui répondent à 
                              des questions posées par la 
                              crise. L’actionnariat salarié n’est 
                              pas la solution unique et parfaite à la crise mais 
                              il présente des caractéristiques qui permettent 
                              de favoriser la croissance économique tout en recentrant 
                              l’entreprise vers ses travailleurs.
 Je suis convaincu que l’actionnariat salarié a un 
                              rôle clé à jouer en Europe. Il permet d’éviter cette 
                              opposition caricaturale entre capital et travail, 
                              entre employeurs et travailleurs ou entre les domaines 
                              sociaux et économiques. L’actionnariat salarié permet 
                              notamment une participation structurelle des salariés 
                              dans la propriété de l’entreprise, offre un meilleur 
                              développement économique de l’entreprise et de nombreux 
                              avantages pour les salariés (engagement plus actif 
                              de ceux-ci, participation au bénéfice de l’entreprise, 
                              responsabilisation dans les choix de l’entreprise, …).
 Le programme du Mouvement Réformateur de 2007 soutenait 
                              l’idée de faire participer l’ensemble des travailleurs 
                              aux bénéfices des résultats exceptionnels de leur 
                              entreprise. Cela passe notamment par l’actionnariat 
                              salarié.
 Je soutiens votre volonté de développer l’actionnariat 
                              salarié et pense, comme vous, qu’il doit être associé 
                              à la gouvernance et à la gestion des entreprises. 
                              L’actionnariat salarié doit rester un dispositif 
                              de participation volontaire au niveau de l’entreprise 
                              et qui n’est pas un substitut au salaire.
 Par ailleurs, le Mouvement Réformateur souhaite 
                              que la Belgique atteigne la moyenne européenne de 
                              pourcentage de capital détenu par les salariés (de 
                              passer de 1.63% à 2.35%).  Et le MR s’investira 
                              en ce sens.
 Sachez en tout cas que vos propositions seront 
                              étudiées. Et que nous soutiendrons tout développement 
                              de l’actionnariat salarié particulièrement pour 
                              les PME et notamment pas la suppression d’obstacles 
                              transnationaux d’ordre fiscaux, financiers, sociaux 
                              et culturels à son développement.
 Post scriptum:
 Je regrette que depuis 2003 (rapport W.Menrad) 
                              la question importante de la participation des salariés 
                              au capital de leur entreprise n'ait pas fait l'objet 
                              d'un débat prioritaire et général au Parlement européen, 
                              si ce n'est à travers l'adoption d'une résolution 
                              plus spécifique sur la participation des salariés 
                              dans les entreprises ayant acquis le statut de société 
                              européenne ( voté le 10 mars 2009).
 Je m'engage dès lors à proposer avec mes collègues 
                              du groupe des Libéraux et démocrates européens siégeant 
                              à la commission de l'emploi et des affaires sociales 
                              que le Parlement européen prenne à bras le corps 
                              dans la 1ère année de la législature la question 
                              du développement de l'actionnariat salarié dans 
                              l'Union européenne.
 Nicolas Dupont-Aignan 
                              (Député, Président de Debout la République, Groupe 
                              Indépendance/Démocratie, France)Voici hélas, trop succinctement, les réponses «contractées» 
                              que je propose à vos questions, puisque certaines 
                              d’entre elles se rejoignent. Je suis favorable à 
                              l’actionnariat salarié et à son encouragement comme 
                              élément fondamental de la gouvernance et de la gestion 
                              des entreprises. C’est un thème qui, sans être de 
                              compétence européenne -comme vous le suggérez- pourrait 
                              faire partie des critères de coopération entre Etats. 
                              En revanche, l’Europe pourrait être dans son rôle 
                              en encourageant les Etats membres à adopter un système 
                              de transmissions d’entreprises aux salariés à l’instar 
                              de l’E.S.O.P. américain.
 Dirk Sterckx (Member 
                              of the European Parliament, Open VLD, Alliance of 
                              Liberals and Democrats for Europe, Belgium)It 
                              is with great interest that I have read your Manifesto. 
                              I fully support your 6 proposals for employee 
                              ownership and I hope this support will help achieving 
                              your goal.
 José 
                              Daras (Sénateur, Ecolo, Groupe des Verts Européen, 
                              Belgique)Suite à la réception de votre « feuille de 
                              route politique pour un actionnariat salarié en 
                              Europe », Ecolo s’est positionné.
 De manière générale, Ecolo n’y est pas particulièrement 
                              favorable. Les expériences récentes (Enron, Vivendi 
                              et bien d’autres) et la crise financière actuelle 
                              qui dévaste les économies invitent à la plus grande 
                              prudence en matière d’actionnariat salarié. Plutôt 
                              que de développer les systèmes d’épargne privée, 
                              Ecolo souhaite renforcer le premier pilier de pension.
 Toutefois, des expériences positives d’actionnariat 
                              salarié démontrent que le système peut apporter 
                              des avantages tant pour l’employeur que pour les 
                              employés. Il s’agit donc de faire preuve de souplesse.
 Il nous semble également que l’actionnariat salarié 
                              doit s’intégrer dans une réflexion plus large sur 
                              la 
                              finance. Ainsi, Ecolo souhaite 
                              que les rémunérations qui dépendent directement 
                              de la prise de risque (stockoptions et actions) 
                              doivent être interdites. La rémunération liée au 
                              cours de bourse conduit les dirigeants à privilégier 
                              le court terme au détriment des intérêts à long 
                              terme de l’entreprise et de ses travailleurs. La 
                              rémunération variable des dirigeants doit désormais 
                              être liée aux performances à long terme de l’entreprise 
                              (5 à 10 ans).
 Il est également urgent d’introduire une taxe sur 
                              les opérations boursières (pas uniquement la spéculation 
                              monétaire). L’objectif est ici de décourager, par 
                              la fiscalité, les opérations spéculatives sur les 
                              titres et les monnaies et d’encourager la détention 
                              longue des titres financiers (en bon père de famille). 
                              Il s’agirait d’introduire une taxe de faible taux 
                              (entre 0,1 % et 0,5 %) sur toutes les opérations 
                              financières. Ce faible taux ne serait pas dissuasif 
                              pour l’investisseur ou l’épargnant qui souhaite 
                              investir à long terme dans une entreprise. Ce taux 
                              maximum de 0,5% n’est rien comparé au droit d’entrée 
                              et/ou de sortie de certains fonds d’investissements 
                              qui peuvent s’élever jusqu’à 5% ou aux frais prélevés 
                              par les banques et courtiers pour l’achat d’actions 
                              qui peuvent représenter 2% du prix de ces actions. 
                              Par contre, elle serait de facto très dissuasive 
                              pour les spéculateurs qui vendent et achètent des 
                              titres plusieurs fois dans la même journée.
 Par ailleurs, le taux de la taxe sur les opérations 
                              boursière pourrait être variable en fonction de 
                              la volatilité du marché. En période de forte volatilité 
                              le taux serait porté à 2,5% et en période de très 
                              forte volatilité à 5%. Afin de lutter contre la 
                              spéculation et de favoriser une économie  plus 
                              « durable », il est nécessaire de réguler les investissements 
                              des fonds de pension.
 L’objectif est ici de lutter contre leur politique 
                              de placement à court terme qui nourrit l’économie 
                              casino et d’orienter peu à peu leurs placements 
                              vers des secteurs durables et équitables. Actuellement 
                              la durée de détention moyenne de participations 
                              des fonds de pension dans les entreprises s’élève 
                              à 7 mois, c’est une durée bien trop courte pour 
                              entreprendre quoi que ce soit. La proposition de 
                              loi que nous avons déposée ramène ce terme moyen 
                              à 5 ans en s’appuyant sur le levier fiscal : l’avantage 
                              fiscal actuel ne serait plus octroyé si cette durée 
                              moyenne n’est pas constatée. L’adoption d’une telle 
                              mesure, d’autant plus justifiée qu’il s’agit là 
                              d’épargne subventionnée par l’Etat, permettrait 
                              ainsi de simultanément lutter contre le « court 
                              termisme » des marchés financiers et de diriger 
                              l’épargne disponible vers des activités porteuses 
                              d’améliorations sociales et  environnementales, 
                              elles-mêmes créatrices d’emploi et de richesse.
 Pour 
                              en savoir plus : Livre II « Pour une société solidaire 
                              », chap. 1 « Protection et action sociales ».
 Harlem 
                              Désir (Membre du Parlement Européen, Parti Socialiste, 
                              France)Au nom de l'ensemble de mes colistiers, je tiens 
                              à vous remercier pour le courrier que vous nous 
                              avez adressé concernant le développement de l’actionnariat 
                              salarié. Sachez qu’il a retenu toute mon attention, 
                              c’est pourquoi je tiens à vous informer de mon soutien 
                              à votre manifeste.
 En tant que socialistes, nous pensons que la question 
                              de la gouvernance d'entreprise doit être au cœur 
                              des débats sur un modèle économique plus durable 
                              et plus juste qui doit émerger de la crise que nous 
                              traversons. Ce sera pour nous une des priorités 
                              de la prochaine mandature. Les objectifs de l'entreprise 
                              ne peuvent et ne doivent pas être déterminés en 
                              fonction des seuls cours d'actions, mais permettre 
                              un juste équilibre entre les différentes parties 
                              prenantes. Le seul principe de la démocratie actionnariale 
                              n'est pas acceptable, car il revient en réalité 
                              à instaurer une forme de suffrage censitaire.
 A nos yeux, le système d'actionnariat salarié constitue 
                              un élément de stabilité et une garantie de l'inclusion 
                              des perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              de l'entreprise. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur le régime des stock-options 
                              et notamment sur l'obligation de conserver les titres 
                              pendant un certain temps.
 L'intéressement des salariés est un élément important 
                              du débat sur la gouvernance et une meilleure gestion 
                              des entreprises européennes, mais il ne permettra 
                              pas d'atteindre ces objectifs seuls. Comme socialistes, 
                              nous attachons une grande importance à la représentation 
                              des salariés au Conseil d'administration des entreprises, 
                              pas seulement au titre d'actionnaires, mais en tant 
                              que force de production de l'entreprise qui doit 
                              avoir un droit de regard, de participation et d'interpellation 
                              sur les choix stratégiques de celle-ci.
 De même, l'actionnariat salarié seul ne permet pas 
                              de rétablir un rapport de force équilibré et reflétant 
                              de manière plus juste la production de richesse. 
                              De ce point de vue, la question salariale demeure 
                              une priorité pour les salariés et pour les responsables 
                              politiques que nous sommes.
 Enfin, nous émettons une réserve sur le point 3 
                              du manifeste relatif à une reconnaissance mutuelle 
                              entre les législations française et britannique, 
                              car nous privilégions l'émergence de lignes directrices 
                              au niveau européen et craignons, par le biais de 
                              la reconnaissance mutuelle, une importation d'un 
                              modèle britannique qui ne prenne pas en compte les 
                              spécificités du dialogue social français.
 Restant à votre disposition pour toutes les suggestions 
                              que vous souhaiteriez me transmettre afin de préciser 
                              le projet que nous souhaitons développer sur cette 
                              question essentielle, je vous prie de croire en 
                              l’expression de ma considération distinguée.
 Bart 
                              Staes (Député européen, Tête de liste Groen! Parlement 
                              européen, Groupe des Verts Européens, Belgique)Le parti vert Groen! soutient tous les propositions 
                              qui renforcent la gestion durable des entreprises. 
                              Vos propositions sont intéressants dans la mesure 
                              où leur réalisation peut permettre une plus grande 
                              participation des employées dans la gouvernance 
                              des entreprises. Les étapes précises, nécessitent 
                              une étude plus profonde. Le but principale devrait 
                              être de promouvoir et faciliter l’entrepreneuriat 
                              coopérative.
 Petras 
                              Austrevicius (Member of the Lithuanian Parliament, 
                              Liberals Movement, Alliance of Liberals and Democrats 
                              forEurope, 
                              Lithuania)I trully support the idea of the Manifesto, which 
                              to be taken and practically implemented. The 
                              best practices of the employee ownership have 
                              to be promoted.
 Catherine 
                              Boursier (Députée européenne, Parti Socialiste, 
                              France)Avec 
                              mes collègues du Groupe des Socialistes européens, 
                              je soutiens un grand nombre de points 
                              évoqués dans votre manifeste pour le développement 
                              de l'actionnariat salarié.
 Je partage avec vous l'idée que la gouvernance d'entreprise 
                              doit être au cœur des débats sur un modèle économique qui 
                              soit à la fois plus durable et plus juste, dans 
                              le contexte de crise que nous traversons.
 Pour moi-même et mon groupe politique, les 
                              objectifs de l'entreprise ne peuvent et ne doivent 
                              pas être déterminés en fonction des seuls cours du 
                              marché, mais ils doivent bien plus permettre 
                              un juste équilibre entre les différentes parties 
                              prenantes. Aussi le système d'actionnariat salarié 
                              constitue-t-il un élément de stabilité et une garantie 
                              de l'inclusion de perspectives à long terme 
                              dans les choix stratégiques de l'entreprise.
 Si l'intéressement des salariés est certes 
                              un élément essentiel du débat sur la gouvernance 
                              et pour une meilleure gestion des entreprises européennes, 
                              mais il ne permettra pas d'atteindre ces objectifs 
                              à lui seul. La représentation des salariés au sein 
                              du Conseil d'Administration des entreprises est 
                              elle aussi fondamentale, principalement en tant 
                              que force de production de l'entreprise qui doit 
                              avoir légitimement un droit de regard, de participation 
                              et d'interpellation sur les choix stratégiques de 
                              celle-ci.
 En outre, au-delà de l'actionnariat salarié, il nous 
                              faut insister pour rétablir un rapport de force 
                              équilibré et reflétant de manière plus juste la 
                              production de richesses. C'est pourquoi la question 
                              salariale demeure une priorité pour les socialistes.
 Enfin, nous émettons des réserves quant au point 
                              3 du manifeste relatif à une reconnaissance mutuelle 
                              entre les législations française et britannique, 
                              car nous voulons privilégier l'émergence de lignes 
                              directrices au niveau européen et craignons en revanche, 
                              par le biais de la reconnaissance mutuelle, l'émergence 
                              d'un modèle britannique dominant qui ne tienne pas 
                              suffisamment compte des spécificités du dialogue 
                              social français.
 Nicola 
                              Tranfaglia (Italia Dei Valori, Alleanza dei Democratici 
                              e dei Liberali per l'Europa, Italia)Sono 
                              favorevole alla legislazione della Francia e del 
                              Regno Unito. Sono convinto che siano importante 
                              queste organizzazioni per difendere un simile modo 
                              di affrontare i relativi problemi.
 Janelly 
                              Fourtou (Député Européen, Alliance des démocrates 
                              et des libéraux pour l'Europe, Avenir Démocrate, 
                              France)Je 
                              ne me représente pas aux élections européennes mais 
                              je soutiens vos propositions.
 Frieda 
                              Brepoels (Europarlementslid, Europese Volkspartij 
                              (Christen-democraten) en Europese Democraten, Nieuw-Vlaamse 
                              Alliantie, België)I fully 
                              support the principle of employee ownership. 
                              It can be an important tool in reaching the goals 
                              of the Lisbon Strategy.
 Philippe 
                              Juvin (Secrétaire National de l'UMP, Parti Populaire 
                              Européen, France)Vous 
                              avez appelé mon attention sur votre souhait de promouvoir 
                              le développement de la politique en faveur de l’actionnariat 
                              salarié en Europe, je vous en remercie. J’ai lu 
                              avec une attention toute particulière vos propositions 
                              en ce sens. Elles vont en effet nous permettre d’enrichir 
                              notre réflexion sur cette question.
 Edite 
                              Estrela (Member of the European Parliament, Partido 
                              Socialista, Socialist Group, Portugal)I 
                              support EFES’ manifesto.
 Juan 
                              Antonio Barrio (Diputado de la Asamblea de Madrid, 
                              PSOE, Partido Socialista Europea, Espana)Si, estoy dispuesto a defender las mencionadas proposiciones, 
                              aunque me parece que lo esencial seria un acuerdo 
                              europeo concreto(el propuesto u otro) para
 impulsar el accionariado asalariado.
 Alain 
                              Hutchinson (Député européen, Parti Socialiste, Belgique)Je reçois, ce jour, votre courriel relatif à mon 
                              silence par rapport aux questions que vous m'avez 
                              fait parvenir en leur temps. Vous vous demandez 
                              comment interpréter ce silence et je tiens à vous 
                              répondre. Si vous suivez l'actualité politique belge, 
                              vous aurez peut-être remarqué que je ne serai pas 
                              candidat aux prochaines élections européennes 
                              suite à une décision de mon parti... Je suis candidat 
                              aux élections régionales, confronté aux attentes 
                              de nos concitoyens qui, il faut bien le dire, sont 
                              très, très éloignées du thème qui vous est cher, 
                              celui de l'actionnariat salarié: emploi, logement, 
                              sécurité dans les quartiers, enseignement, action 
                              sociale,... Si les hasards de la vie politique me 
                              permettent de revenir, dans cinq ans au parlement 
                              européen, je ne manquerai pas de reprendre contact 
                              avec vous.
 Nigel 
                              Farage (Member of the European Parliament, UK Independence 
                              Party, UK)1)  The UK Independence Party (UKIP) of 
                              which Mr Farage is the Leader - and which formed 
                              a part of the Independence-and-Democracy-Group, 
                              in the EU-assembly (2004-2009) - fully approves 
                              of encouraging employee-participation in the financial 
                              fortunes of the enterprises they work for. The Party 
                              does not approve of using the term "Europe" 
                              to denote a group of governments, which subscribe 
                              to the institutions of a "European Union", 
                              nor does it approve of those governments or these institutions, 
                              which it regards as un-democratic, anti-democratic, 
                              and inherently, irreformably and dangerously so. 
                              Consequently, we agree with the first part of your 
                              first statement, but not with the second part.
 2)  UKIP believes that shareholders (and 
                              not just employee-shareholders) should be "more 
                              effectively associated" with the governance 
                              and management of the companies (and not just "European 
                              companies") in which they hold shares. With 
                              these reservations, we agree with your second statement.
 3)  UKIP is strongly in favour of transparent, 
                              bi-lateral agreements, for mutual benefit, between 
                              democratically-elected governments, and does not 
                              disagree that employees' share-ownership could usefully 
                              form part of such agreements.  However, we 
                              do not agree that "European construction" 
                              (i.e. the tyranny of the corrupt, self-seeking EU-institutions) does 
                              not form an "obstacle to coöperation".  
                              We believe that it does prevent transparent, bi-lateral, 
                              mutually beneficial coöperation and should be abandoned.
 4)  "A single, simple, complementary, 
                              common" piece of legislation, might well be 
                              desirable; but, if it is so, it will not require coercion, 
                              from EU-institutions, to put it in place.  
                              Its virtues could be demonstrated at the Council 
                              of Europe, and it could be voluntarily adopted, 
                              on that basis. If not, then its desirability would 
                              be questionable.
 5)  The precise terms of such legislation require 
                              close study of the degree, to which employee-shareholders 
                              should receive greater privilege than shareholders, 
                              who are not employees.  Some element of relative 
                              privilege might be advisable, and proper, given 
                              that the employee-shareholder may make a greater direct 
                              contribution to an enterprise, than a shareholder, 
                              who is not an employee.  However, the degree 
                              to which this is the case, and - consequently - the 
                              extent to which it should be reflected quantitatively 
                              in any, voluntarily adopted, common legislation, 
                              is not immediately clear, and must be left open 
                              for discussion between the potential, participating 
                              governments.
 6)  The terms of the American "ESOP" 
                              could be usefully examined, with a view to introducing 
                              them on this side of the Atlantic; and, as long 
                              as the word, "Europe", is taken as referring 
                              to the continent, rather than to the megalomaniac 
                              clique, which promotes the EU, and which has attempted 
                              to misappropriate this word, for its own sinister 
                              purposes, we would agree, to this extent, with your 
                              final paragraph.
 Struan 
                              Stevenson (Member of the European Parliament, Scottish 
                              Conservatives, European People's Party, UK)Thank you for sending me the European Federation 
                              of Employee Share Ownership Manifesto for the 2009 
                              European Elections.  As a matter of policy, Conservative 
                              candidates will not participate in questionnaire/policy 
                              pledge exercises with third party organisations.  
                              All Conservative candidates are standing solely 
                              on the basis of the Conservative Party Manifesto, 
                              and those who are elected will be elected on the 
                              basis of the commitments and policies contained 
                              within it.  Our Manifesto is available to read 
                              or download on our website www.conservatives.com/Policy/European_Election_Manifesto.aspx
 The Conservative Party strongly supports the view 
                              that increased share ownership throughout society, 
                              and including employees, would be both desirable 
                              and beneficial.  Where we would not agree with you 
                              however, is that additional European competence 
                              or legislative harmonisation is required in this 
                              area.  Rather, mutual recognition mechanisms would 
                              be more appropriate to facilitate, where necessary, 
                              the activities of cross-border companies.
 Robert 
                              Brown (Member of the Scottish Parliament, Liberal 
                              Democrats, UK)I 
                              am sympathetic to your proposal but I am not a candidate 
                              in the Euro elections so the issue at European level 
                              is not really for me.
 Iacopo 
                              Bojola (Popolari Liberali, Partito Popolare Europeo, 
                              Italia)In un momento in cui l'eccessiva fiducia nella Finanza 
                              ha provocato la crisi economica globale, mi sembra 
                              difficile promuovere un progetto legislativo che 
                              unifichi i vari Stati europei, anche se, riflettendoci 
                              bene, proprio dalle crisi nascono le idee migliori 
                              per il rilancio e la rinascita. Tuttavia, pur non 
                              essendo contrario, credo che l'emergenza vera in 
                              Europa sia quella di una politica continentale a 
                              sostegno della Famiglia. Quella cellula fondamentale 
                              su cui si è sviluppata la nostra Civiltà e che è 
                              minata da derive libertarie in antitesi con le radici 
                              culturali Giudaico-Cristiane. Solo recuperando il 
                              senso della sacralità della Vita e la centralità 
                              della Famiglia tradizionale, con la conseguente 
                              valorizzazione del ruolo delle donne nella vita 
                              domestica, potremmo affrontare le questioni finanziarie.
 Corinne 
                              Lepage (Alliance des Démocrates et des Libéraux 
                              pour l'Europe, Vice-Présidente du Mouvement Démocrate, 
                              France)Le 
                              développement de l'actionnariat salarié est une 
                              composante essentielle de notre réflexion sur le 
                              modèle social que nous souhaitons promouvoir au 
                              niveau européen.
 - 
                              Inciter un actionnariat stable et encourager une 
                              convergence des intérêts des travailleurs et des 
                              actionnaires constituent une piste fructueuse de 
                              réforme pour favoriser une relance de la croissance 
                              économique respectueuse des intérêts des salariés.
 - 
                              Il est essentiel de rappeler, qu'à nos yeux, objectifs 
                              sociaux et objectifs économiques ne sont pas contradictoires, 
                              mais bien complémentaires. C'est la raison pour 
                              laquelle nous accueillons avec intérêt l'idée d'une 
                              participation structurelle des salariés dans le 
                              capital de l'entreprise, ce qui entraîne leur implication 
                              réelle dans les choix stratégiques et, bien sûr, 
                              une participation aux bénéfices.
 - 
                              Nos députés européens ont déjà engagé un processus 
                              de réflexion sur cette question, Bernard Lehideux, 
                              en commission de l'Emploi et des Affaires Sociales 
                              du Parlement européen, a cosigné un amendement de 
                              compromis déposé au rapport sur l'agenda social 
                              renouvelé et adopté le 31 mars dernier, qui préconisait 
                              de lancer "un débat au niveau des partenaires 
                              sociaux sur de nouvelles méthodologies en matière 
                              de politiques salariales, qui pourraient inclure 
                              une participation financière plus importante des 
                              employés dans leur entreprise". Nous avions 
                              par ailleurs soutenu, dès le 11 juillet 2007, un 
                              amendement au rapport sur les services financiers 
                              invitant "la Commission (…) à encourager l'actionnariat 
                              des salariés , afin d'équilibrer les intérêts des 
                              différents acteurs".
 Massimo 
                              Bernacconi (Italia Dei Valori, International Officer, 
                              Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, 
                              Italia)Sottoscrivo lo spirito generale delle vostre 
                              proposte, che ritengo comunque vadano meglio 
                              specificate attraverso un drafting group del quale 
                              mi rendo disponibile a far parte dopo le elezioni. 
                              Attraverso questo meccanismo certamente si raggiungerebbe 
                              l'obiettivo di garantire una maggiore integrazione 
                              del lavoratore nell'azienda, na sua responsabilizzazione 
                              ed un maggior controllo nelle scelte strategiche, 
                              concetti diametralmente opposti alla schizofrenia 
                              del sistema delle stock option in uso per il management 
                              che porta a privilegiare il realizzo a breve termine 
                              rispetto ad uno sviluppo durevole dell'azienda.
 Pervenche 
                              Berès (Député Européen, Présidente de la Commission 
                              des affaires économiques et monétaires, Parti Socialiste, 
                              France)J'adhère pleinement à ce manifeste pour le développement 
                              de l'actionnariat salarié.
 En tant que socialiste, je pense que la question 
                              de la gouvernance d'entreprise doit être au cœur 
                              des débats sur un modèle économique plus durable 
                              et plus juste qui doit émerger de la crise que nous 
                              traversons. Ce sera pour moi l'une des priorités 
                              de la prochaine mandature. Les objectifs de l'entreprise 
                              ne peuvent et ne doivent pas être déterminés en 
                              fonction des seuls cours d'actions, mais permettre 
                              un juste équilibre entre les différentes parties 
                              prenantes. Le principe de la démocratie actionnariale 
                              n'est pas acceptable, car elle revient en réalité 
                              à instaurer une forme de suffrage censitaire.
 A mes yeux, le système d'actionnariat salarié constitue 
                              un élément de stabilité et une garantie de l'inclusion 
                              des perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              de l'entreprise. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur le régime des stock-options 
                              et notamment sur l'obligation de conserver les titres 
                              pendant un certain temps.
 L'intéressement des salariés est un élément important 
                              du débat sur la gouvernance et une meilleure gestion 
                              des entreprises européennes, mais il ne permettra 
                              pas d'atteindre ces objectifs seul. En tant que 
                              socialiste, j'attache une grande importance à la 
                              représentation des salariés au Conseil d'administration 
                              des entreprises, pas seulement au titre d'actionnaires, 
                              mais en tant que force de production de l'entreprise 
                              qui doit avoir un droit de regard, de participation 
                              et d'interpellation sur les choix stratégiques de 
                              celle-ci.
 De même, l'actionnariat salarié seul ne permet pas 
                              de rétablir un rapport de force équilibré et reflétant 
                              de manière plus juste la production de richesse. 
                              De ce point de vue, la question salariale demeure 
                              une priorité pour les salariés et pour les responsables 
                              politiques que nous sommes.
 Enfin, je me permets d'émmettre une réserve sur 
                              le point 3 du manifeste relatif à une reconnaissance 
                              mutuelle entre les législations française et britannique. 
                              Je privilégie en effet l'émergence de lignes directrices 
                              au niveau européen et crais, par le biais de la 
                              reconnaissance mutuelle, une importation d'un modèle 
                              britannique qui ne prenne pas en compte les spécificités 
                              du dialogue social français.
 Benoît 
                              Hamon (Député Européen, Porte parole du Parti Socialiste, 
                              France)La délégation socialiste française soutient ce manifeste 
                              pour le développement de l'actionnariat salarié.
 En tant que socialistes, nous pensons que la question 
                              de la gouvernance d'entreprise doit être au cœur 
                              des débats sur un modèle économique plus durable 
                              et plus juste qui doit émerger de la crise que nous 
                              traversons. Ce sera pour nous une des priorités 
                              de la prochaine mandature. Pour nous, les objectifs 
                              de l'entreprise ne peuvent et ne doivent pas être 
                              déterminés en fonction des seuls cours d'actions, 
                              mais permettre un juste équilibre entre les différentes 
                              parties prenantes. Le principe de la démocratie 
                              actionnariale n'est pas acceptable, car elle revient 
                              en réalité à instaurer une forme de suffrage censitaire.
 A nos yeux, le système d'actionnariat salarié constitue 
                              un élément de stabilité et une garantie de l'inclusion 
                              des perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              de l'entreprise. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur le régime des stock-options 
                              et notamment sur l'obligation de conserver les titres 
                              pendant un certain temps.
 L'intéressement des salariés est un élément important 
                              du débat sur la gouvernance et une meilleure gestion 
                              des entreprises européennes, mais il ne permettra 
                              pas d'atteindre ces objectifs seul. En tant que 
                              socialistes, nous attachons une grande importance 
                              à la représentation des salariés au Conseil d'administration 
                              des entreprises, pas seulement au titre d'actionnaires, 
                              mais en tant que force de production de l'entreprise 
                              qui doit avoir un droit de regard, de participation 
                              et d'interpellation sur les choix stratégiques de 
                              celle-ci.
 De même, l'actionnariat salarié seul ne permet pas 
                              de rétablir un rapport de force équilibré et reflétant 
                              de manière plus juste la production de richesse. 
                              De ce point de vue, la question salariale demeure 
                              une priorité pour les salariés et pour les responsables 
                              politiques que nous sommes.
 Enfin, nous émettons une réserve sur le point 3 
                              du manifeste relatif à une reconnaissance mutuelle 
                              entre les législations française et britannique, 
                              car nous privilégions l'émergence de lignes directrices 
                              au niveau européen et craignons, par le biais de 
                              la reconnaissance mutuelle, une importation d'un 
                              modèle britannique qui ne prenne pas en compte les 
                              spécificités du dialogue social français.
 Anne 
                              Laperrouze (Député Européen, Alliance des Démocrates 
                              et des Libéraux pour l'Europe, Mouvement Démocrate, 
                              France)Vous 
                              avez dû recevoir ma réponse signée par Marielle 
                              de Sarnez au nom de l'ensemble des candidats MoDem.
 Le développement de l'actionnariat salarié est une 
                              composante essentielle de notre réflexion sur le 
                              modèle social que nous souhaitons promouvoir au 
                              niveau européen. Inciter un actionnariat stable 
                              et encourager une convergence des intérêts des travailleurs 
                              et des actionnaires constituent une piste fructueuse 
                              de réforme pour favoriser une relance de la croissance 
                              économique respectueuse des intérêts des salariés.
 Il est essentiel de rappeler, qu'à nos yeux, objectifs 
                              sociaux et objectifs économiques ne sont pas contradictoires, 
                              mais bien complémentaires. C'est la raison pour 
                              laquelle nous accueillons avec intérêt l'idée d'une 
                              participation structurelle des salariés dans le 
                              capital de l'entreprise, ce qui entraîne leur implication 
                              réelle dans les choix stratégiques et, bien sûr, 
                              une participation aux bénéfices.
 Nos députés européens ont déjà engagé un processus 
                              de réflexion sur cette question, Bernard Lehideux, 
                              en commission de l'Emploi et des Affaires Sociales 
                              du Parlement européen, a cosigné un amendement de 
                              compromis déposé au rapport sur l'agenda social 
                              renouvelé et adopté le 31 mars dernier, qui préconisait 
                              de lancer "un débat au niveau des partenaires 
                              sociaux sur de nouvelles méthodologies en matière 
                              de politiques salariales, qui pourraient inclure 
                              une participation financière plus importante des 
                              employés dans leur entreprise". Nous avions 
                              par ailleurs soutenu, dès le 11 juillet 2007, un 
                              amendement au rapport sur les services financiers 
                              invitant "la Commission (…) à encourager 
                              l'actionnariat des salariés , afin d'équilibrer 
                              les intérêts des différents acteurs".
 Christopher 
                              Harvie (Member of the Scottish Parliament, Greens/European 
                              Free Alliance, Scottish National Party, UK)I support all the points that you make. I would 
                              also add that co-operative bodies ought to be favoured 
                              by national industrial training organisations, and 
                              humanistic educational aims should be prioritised 
                              among public broadcasting organisations. A counterweight 
                              has to be introduced to the growing commercialism 
                              of the media, unfortunately noticeable in the BBC.
 Françoise Grossetête 
                              (Député Européenn, Parti Populaire Européen, UMP, 
                              France)Françoise Grossetête s'associe à la 
                              réponse qui a déjà été faite par Jean-Claude Gauzès.
 Jean-Luc 
                              Bennahmias (Député européen, Alliance des Démocrates 
                              et des Libéraux pour l'Europe, Mouvement Démocrate, 
                              France)Vous avez souhaité attirer l'attention des candidats 
                              du Mouvement Démocrate aux élections européennes 
                              sur la question de l'actionnariat salarié. Nous 
                              vous en remercions.
 Le développement de l'actionnariat salarié est une 
                              composante essentielle de notre réflexion sur le 
                              modèle social que nous souhaitons promouvoir au 
                              niveau européen. Inciter un actionnariat stable 
                              et encourager une convergence des intérêts des travailleurs 
                              et des actionnaires constituent une piste fructueuse 
                              de réforme pour favoriser une relance de la croissance 
                              économique respectueuse des intérêts des salariés.
 Il est essentiel de rappeler, qu'à nos yeux, objectifs 
                              sociaux et objectifs économiques ne sont pas contradictoires, 
                              mais bien complémentaires. C'est la raison pour 
                              laquelle nous accueillons avec intérêt l'idée d'une 
                              participation structurelle des salariés dans le 
                              capital de l'entreprise, ce qui entraîne leur implication 
                              réelle dans les choix stratégiques et, bien sûr, 
                              une participation aux bénéfices.
 Nos députés européens ont déjà engagé un processus 
                              de réflexion sur cette question, Bernard Lehideux, 
                              en commission de l'Emploi et des Affaires Sociales 
                              du Parlement européen, a cosigné un amendement de 
                              compromis déposé au rapport sur l'agenda social 
                              renouvelé et adopté le 31 mars dernier, qui préconisait 
                              de lancer "un débat au niveau des partenaires 
                              sociaux sur de nouvelles méthodologies en matière 
                              de politiques salariales, qui pourraient inclure 
                              une participation financière plus importante des 
                              employés dans leur entreprise". Nous avions 
                              par ailleurs soutenu, dès le 11 juillet 2007, un 
                              amendement au rapport sur les services financiers 
                              invitant "la Commission (…) à encourager 
                              l'actionnariat des salariés, afin d'équilibrer les 
                              intérêts des différents acteurs".
 Restant à votre disposition pour répondre à toute 
                              question sur ce thème, je vous prie de croire, Monsieur, 
                              en l'expression de mes sentiments les meilleurs 
                              et les plus amicaux
 Diana 
                              Wallis (Member of the European Parliament, Liberal 
                              Democrat Member Yorkshire and the Humber Vice President 
                              of the European Parliament, ALDE, UK)I agree wholeheartedly with your second proposal, 
                              stating that employee ownership should more effectively 
                              be associated to the governance and management of 
                              European companies. I was co-author of a motion 
                              for a resolution adopted on March 12th this year, 
                              which called on the Commission to assess employees' 
                              participation rights in companies with a European 
                              Statute. This included a call for a consultation 
                              process to be initiated with EU social partners, 
                              which would notably include employees' financial 
                              participation in shareholding programmes. This should 
                              lead to either a review of the statute or new proposals 
                              being put on the table.
 Kader Arif (Député 
                              Européen, Parti Socialiste, France)La délégation socialiste française, ainsi que les 
                              candidats socialistes à l'élection européenne du 
                              7 juin prochain, soutiennent le manifeste de la 
                              FEAS pour le développement de l'actionnariat salarié.
 En tant que socialistes, nous pensons que la question 
                              de la gouvernance d'entreprise doit être au cœur 
                              des débats sur un modèle économique plus durable 
                              et plus juste qui doit émerger de la crise que nous 
                              traversons. Ce sera pour nous l'une des priorités 
                              de la prochaine législature. Pour nous, les objectifs 
                              de l'entreprise ne peuvent et ne doivent pas être 
                              déterminés en fonction des seuls cours d'actions, 
                              mais permettre un juste équilibre entre les différentes 
                              parties prenantes. Le principe de la démocratie 
                              actionnariale n'est pas acceptable, car elle revient 
                              en réalité à instaurer une forme de suffrage censitaire.
 A nos yeux, le système d'actionnariat salarié constitue 
                              un élément de stabilité et une garantie de l'inclusion 
                              des perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              de l'entreprise. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur le régime des stock-options 
                              et notamment sur l'obligation de conserver les titres 
                              pendant un certain temps.
 L'intéressement des salariés est un élément important 
                              du débat sur la gouvernance et une meilleure gestion 
                              des entreprises européennes, mais il ne permettra 
                              pas d'atteindre ces objectifs seul. En tant que 
                              socialistes, nous attachons une grande importance 
                              à la représentation des salariés au Conseil d'Administration 
                              des entreprises, pas seulement au titre d'actionnaires, 
                              mais en tant que force de production de l'entreprise 
                              qui doit avoir un droit de regard, de participation 
                              et d'interpellation sur les choix stratégiques de 
                              celle-ci.
 De même, l'actionnariat salarié seul ne permet pas 
                              de rétablir un rapport de force équilibré et reflétant 
                              de manière plus juste la production de richesse. 
                              De ce point de vue, la question salariale demeure 
                              une priorité pour les salariés et pour les responsables 
                              politiques que nous sommes.
 Enfin, nous émettons une réserve sur le point 3 
                              du manifeste relatif à une reconnaissance mutuelle 
                              entre les législations française et britannique, 
                              car nous privilégions l'émergence de lignes directrices 
                              au niveau européen et craignons, par le biais de 
                              la reconnaissance mutuelle, une importation d'un 
                              modèle britannique qui ne prenne pas en compte les 
                              spécificités du dialogue social français.
 Giorgio Schultze (Portavoce 
                              del Movimento Umanista, Italia Dei Valori, Alleanza 
                              dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, Italia)Il tema dell'azionariato dei dipendenti è un passaggio 
                              fondamentale verso un cambiamento del modello di 
                              azienda in cui si tenga veramente conto dei due 
                              fattori della produzione, ovverosia il capitale 
                              e il lavoro.
 Cito direttamente dal "Documento del Movimento 
                              Umanista" : Per gli umanisti i fattori della 
                              produzione sono il lavoro ed il capitale, mentre 
                              inessenziali e superflue sono la speculazione e 
                              l'usura. Nell'attuale situazione gli umanisti lottano 
                              per trasformare radicalmente l'assurdo rapporto 
                              che si è instaurato tra questi due fattori. Fino 
                              ad oggi è stata imposta questa regola: il profitto 
                              al capitale ed il salario al lavoratore. Ed una 
                              tale ripartizione è stata giustificata con l'argomento 
                              del "rischio" che l'investimento comporta. 
                              Come se il lavoratore non mettesse a rischio il 
                              suo presente ed il suo futuro nei flussi e riflussi 
                              della disoccupazione e della crisi. Ma c'è un altro 
                              elemento in gioco, ed è il potere di decisione e 
                              di gestione dell'azienda. Il profitto non destinato 
                              ad essere reinvestito nell'azienda, non diretto 
                              alla sua espansione o diversificazione, prende la 
                              via della speculazione finanziaria. E la stessa 
                              via della speculazione finanziaria la prende il 
                              profitto che non crea nuovi posti di lavoro. Di 
                              conseguenza, la lotta dei lavoratori deve obbligare 
                              il capitale a raggiungere la sua massima resa produttiva. 
                              Ma questo non potrà diventare realtà senza una compartecipazione 
                              nella gestione e nella direzione dell'azienda. Altrimenti, 
                              come si potranno evitare i licenziamenti in massa, 
                              la chiusura e lo svuotamento delle aziende? Il vero 
                              problema sta infatti nell'insufficienza degli investimenti, 
                              nel fallimento fraudolento delle aziende, nella 
                              catena dell'indebitamento, nella fuga dei capitali, 
                              e non nei profitti che potrebbero derivare dall'aumento 
                              della produttività. Se poi qualcuno insistesse ancora, 
                              sulla base di insegnamenti ottocenteschi, sull'idea 
                              della confisca dei mezzi di produzione da parte 
                              dei lavoratori, quel qualcuno dovrebbe tenere presente 
                              il recente fallimento del Socialismo reale.
 Mi sembra che i contenuti del vostro manifesto vadano 
                              decisamente nella direzione della creazione di un 
                              modello di azienda compartecipata dai lavoratori 
                              sia dal punto di vista della fruizione dei profitti 
                              sia dal punto di vista del potere decisionale, per 
                              cui sono molto felice di sottoscriverlo e appoggiarne 
                              le proposte.
 Patrick 
                              Louis (Député Européen, Libertas France, Independance/Democracy 
                              Group, France)M. Louis est favorable à l'actionnariat salarié 
                              ainsi qu'à tout ce qui peut développer et renforcer 
                              les lois françaises de 1967 sur le sujet, introduites 
                              par le Général de Gaulle.
 M. Louis n'est pas hostile au principe d'un "ESOP" 
                              européen, mais considérant aux tendances bruxelloises 
                              qui sont de transformer toute bonne idée en un fiasco 
                               bureaucratique, déconnecté de la réalité et 
                              finalement ingérable, il faut prendre garde aux 
                              modalités d'application d'un tel système au niveau 
                              de l'UE.
 Jean Marie Beaupuy (Député 
                              européen ADLE – MODEM, Président de l'Intergroupe 
                              Urban-Logement, France)Vous 
                              avez souhaité attirer l’attention des candidats 
                              du Mouvement Démocrate aux élections européennes 
                              sur la question de l’actionnariat salarié. Nous 
                              vous en remercions.
 Le 
                              développement de l'actionnariat salarié est une 
                              composante essentielle de notre réflexion sur le 
                              modèle social que nous souhaitons promouvoir au 
                              niveau européen. Inciter un actionnariat stable 
                              et encourager une convergence des intérêts des travailleurs 
                              et des actionnaires constituent une piste fructueuse 
                              de réforme pour favoriser une relance de la croissance 
                              économique respectueuse des intérêts des salariés.
 Il est essentiel de rappeler, qu'à nos yeux, objectifs 
                              sociaux et objectifs économiques ne sont pas contradictoires, 
                              mais bien complémentaires. C'est la raison pour 
                              laquelle nous accueillons avec intérêt l'idée d'une 
                              participation structurelle des salariés dans le 
                              capital de l’entreprise, ce qui entraîne leur implication 
                              réelle dans les choix stratégiques et, bien sûr, 
                              une participation aux bénéfices.
 Nos députés européens ont déjà engagé un processus 
                              de réflexion sur cette question. Bernard Lehideux, 
                              en commission de l'Emploi et des affaires sociales 
                              du Parlement européen, a cosigné un amendement de 
                              compromis déposé au rapport sur l'agenda social 
                              renouvelé et adopté le 31 mars dernier, qui préconisait 
                              de lancer "un débat au niveau des partenaires 
                              sociaux sur de nouvelles méthodologies en matière 
                              de politiques salariales, qui pourraient inclure 
                              une participation financière plus importante des 
                              employés dans leur entreprise". Nous avions 
                              par ailleurs soutenu, dès le 11 juillet 2007, un 
                              amendement au rapport sur les services financiers 
                              invitant "la Commission (...) à encourager 
                              l'actionnariat des salariés, afin d'équilibrer les 
                              intérêts des différents acteurs".
 Alain 
                              Lamassoure (Député Européen, 
                              UMP, Parti Populaire Européen, France)Les propositions édictées dans votre Manifeste sont 
                              très intéressantes et c'est avec plaisir que je 
                              les soutiens.
 En complément, je vous prie de trouver ci-dessous 
                              l'une des propositions avancées par l'UMP dans son 
                              programme électoral sur les questions relatives 
                              aux salariés:
 Proposition 4 "Développer de nouvelles solidarités 
                              et protéger les salariés" :
 Avec la création de 18 millions d’emplois en 10 
                              ans sur tout le territoire européen, la réunification 
                              de l’Europe a été un devoir moral mais aussi une 
                              chance sans précédent. L’ouverture et la solidarité 
                              doivent continuer de s’exprimer avec les Etats membres 
                              ayant adhéré en 2004 et 2007. Mais pour autant il 
                              n’est pas question d’ériger des conditions déséquilibrées 
                              de
 concurrence au sein du marché unique. C’est un enjeu 
                              majeur pour l’équité des échanges entre européens, 
                              pour la protection des travailleurs et des salariés, 
                              pour de vrais progrès dans nos sociétés, mais aussi 
                              pour diffuser nos valeurs sociales dans le monde. 
                              Nous affirmons aussi que l’« Europe sociale » n’a 
                              pas vocation à gérer nos prestations, qu’elles soient 
                              sociales et familiales. Chacun reconnait que le 
                              système français joue un rôle d’amortisseur social 
                              face à la crise. Nous n’accepterons pas une Europe 
                              au rabais, ni le dumping social.
 Nous entendons défendre nos spécificités sociales 
                              sans pour autant rester fermés à celles de nos partenaires 
                              dès lors qu’elles peuvent améliorer nos dispositifs 
                              nationaux. C’est de cette Europe dont nous avons 
                              besoin, non seulement parce qu’elle rejoint nos 
                              propres priorités, mais aussi parce que nous les 
                              partagerons avec nos partenaires. L’Europe a permis 
                              d’aboutir à des accords consensuels pour le travail 
                              intérimaire, le congé parental, le travail à durée 
                              déterminée, mais nombreux sont encore les sujets 
                              à faire avancer pour un dialogue social à la hauteur 
                              des défis du continent.
 Vincent 
                              Peillon et ses colistier(e)s (Candidats du Parti 
                              Socialiste dans la région Sud-Est, France)Mes colistier(e)s et moi-même avons bien reçu vos 
                              propositions et vos questions concernant le développement 
                              de l'actionnariat salarié.
 Au même titre que le Parti socialiste, nous soutenons 
                              votre manifeste pour le développement de l'actionnariat 
                              salarié.
 En tant que socialistes, nous pensons que la question 
                              de la gouvernance d'entreprise doit être au cœur 
                              des débats sur un modèle économique plus durable 
                              et plus juste qui doit émerger de la crise que nous 
                              traversons. Ce sera pour nous une des priorités 
                              de la prochaine mandature. Pour nous, les objectifs 
                              de l'entreprise ne peuvent et ne doivent pas être 
                              déterminés en fonction des seuls cours d'actions, 
                              mais permettre un juste équilibre entre les différentes 
                              parties prenantes. Le principe de la démocratie 
                              actionnariale n'est pas acceptable, car elle revient 
                              en réalité à instaurer une forme de suffrage censitaire.
 A nos yeux, le système d'actionnariat salarié constitue 
                              un élément de stabilité et une garantie de l'inclusion 
                              des perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              de l'entreprise. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur le régime des stock-options 
                              et notamment sur l'obligation de conserver les titres 
                              pendant un certain temps.
 L'intéressement des salariés est un élément important 
                              du débat sur la gouvernance et une meilleure gestion 
                              des entreprises européennes, mais il ne permettra 
                              pas d'atteindre ces objectifs seul. En tant que 
                              socialistes, nous attachons une grande importance 
                              à la représentation des salariés au Conseil d'administration 
                              des entreprises, pas seulement au titre d'actionnaires, 
                              mais en tant que force de production de l'entreprise 
                              qui doit avoir un droit de regard, de participation 
                              et d'interpellation sur les choix stratégiques de 
                              celle-ci.
 De même, l'actionnariat salarié seul ne permet pas 
                              de rétablir un rapport de force équilibré et reflétant 
                              de manière plus juste la production de richesse. 
                              De ce point de vue, la question salariale demeure 
                              une priorité pour les salariés et pour les responsables 
                              politiques que nous sommes.
 Enfin, nous émettons une réserve sur le point 3 
                              du manifeste relatif à une reconnaissance mutuelle 
                              entre les législations française et britannique, 
                              car nous privilégions l'émergence de lignes directrices 
                              au niveau européen et craignons, par le biais de 
                              la reconnaissance mutuelle, une importation d'un 
                              modèle britannique qui ne prenne pas en compte les 
                              spécificités du dialogue social français.
 Henri 
                              Weber (Député Européen, Tête de Liste Massif central 
                              – Centre, Parti Socialiste, France)J'ai bien reçu votre questionnaire et vous remercie 
                              de l'attention que vous portez aux élections européennes.
 En tant que socialistes, nous pensons que toutes 
                              les questions concernant la gouvernance d'entreprise 
                              doivent être au cœur des débats que nous menons 
                              sur l'avènement d'un nouveau modèle économique plus 
                              équitable et plus axé sur l'avenir. Ce modèle doit 
                              émerger de la crise que nous traversons.  Les propositions 
                              que vous faites vont dans le sens de nos réflexions,  
                              c'est pourquoi, nous soutenons  votre Manifeste 
                              pour le développement de l'actionnariat salarié.
 Cette question sera  d'ailleurs une de nos priorités 
                              de la prochaine mandature. Les objectifs des entreprises 
                              ne peuvent et ne doivent pas être déterminés en 
                              fonction des seuls cours d'actions, mais permettre 
                              un juste équilibre entre les différentes parties 
                              prenantes.
 A nos yeux, le système d'actionnariat salarié constitue 
                              un élément de stabilité et une garantie de l'inclusion 
                              des perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              des entreprises. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur quelques points, par 
                              exemple,  le régime des stock-options et l'obligation 
                              de conserver les titres pendant un certain temps.
 L'intéressement des salariés est un élément important 
                              du débat sur la gouvernance et une meilleure gestion 
                              des entreprises européennes, mais à lui seul, il 
                              ne permettra pas d'atteindre ces objectifs. En tant 
                              que socialistes, nous attachons une très grande 
                              importance à la représentation des salariés au Conseil 
                              d'administration des entreprises, pas seulement 
                              au titre d'actionnaires, mais en tant que force 
                              de production de l'entreprise qui doit avoir un 
                              droit de regard, de participation et d'interpellation 
                              sur les choix stratégiques de celle-ci.
 Nous sommes conscients que l'actionnariat salarié 
                              seul ne permet pas de rétablir un rapport de force 
                              équilibré et reflétant de manière plus juste la 
                              production de richesse. De ce point de vue, la question 
                              salariale demeure une priorité pour les salariés 
                              et pour les responsables politiques que nous sommes.
 Enfin,  permettez-moi, comme certains de mes collègues,  
                              d'émettre une réserve sur le point 3 de votre manifeste 
                              relatif à une reconnaissance mutuelle entre les 
                              législations française et britannique.   Nous privilégions 
                              quant à nous, l'émergence de lignes directrices 
                              au niveau européen et craignons, par le biais de 
                              la reconnaissance mutuelle, une importation d'un 
                              modèle britannique qui ne prenne pas correctement 
                              en compte les spécificités du dialogue social français.
 Jean-Christophe Cambadélis 
                              (Directeur de campagne du Parti Socialiste pour 
                              les élections européennes, France)Au nom de la direction de campagne du Parti Socialiste, 
                              je tiens à vous remercier chaleureusement pour votre 
                              courrier ainsi que votre questionnaire. Ce dernier 
                              a retenu toute notre attention.
 La délégation socialiste française au Parlement 
                              européen soutient ce manifeste pour le développement 
                              de l'actionnariat salarié.
 En tant que socialistes, nous pensons que la question 
                              de la gouvernance d'entreprise doit être au cœur 
                              des débats sur un modèle économique plus durable 
                              et plus juste qui doit émerger de la crise que nous 
                              traversons. Ce sera pour nous une des priorités 
                              de a prochaine mandature. Pour nous, les objectifs 
                              de l'entreprise ne peuvent et ne doivent pas être 
                              déterminés en fonction des seuls cours d'actions, 
                              mais permettre un juste équilibre entre les différentes 
                              parties prenantes. Le principe de la démocratie 
                              actionnariale n'est pas acceptable, car elle revient 
                              en réalité à instaurer une forme de suffrage censitaire.
 A nos yeux, le système d'actionnariat salarié constitue 
                              un élément de stabilité et une garantie de l'inclusion 
                              des perspectives de long terme dans les choix stratégiques 
                              de l'entreprise. Il doit être affiné et complété 
                              par une réflexion de fond sur le régime des stock-options 
                              et notamment sur l'obligation de conserver les titres 
                              pendant un certain temps.
 L'intéressement des salariés est un élément important 
                              du débat sur la gouvernance et une meilleure gestion 
                              des entreprises européennes, mais il ne permettra 
                              pas d'atteindre ces objectifs à lui tout seul. En 
                              tant que socialistes, nous attachons une grande 
                              importance à la représentation des salariés au sein 
                              du Conseil d'Administration des entreprises, pas 
                              seulement au titre d'actionnaires, mais en tant 
                              que force de production de l'entreprise qui doit 
                              avoir un droit de regard, de participation et d'interpellation 
                              sur les choix stratégiques de celle-ci.
 De même, l'actionnariat salarié ne permet pas, à 
                              lui seul, de rétablir un rapport de force équilibré 
                              et reflétant de manière plus juste la production 
                              de richesse. De ce point de vue, la question salariale 
                              demeure une priorité pour les salariés et pour les 
                              responsables politiques que nous sommes.
 Enfin, nous émettons une réserve sur le point 3 
                              du manifeste relatif à une reconnaissance mutuelle 
                              entre les législations française et britannique, 
                              car nous privilégions l'émergence de lignes directrices 
                              au niveau européen et craignons, par le biais de 
                              la reconnaissance mutuelle, une importation d'un 
                              modèle britannique qui ne prenne pas en compte les 
                              spécificités du dialogue social français.
 Antonio 
                              Di Pietro (Presidente Italia Dei Valori, Alleanza 
                              dei Democratici e dei Liberali per l'Europa,  Italia)Gentile Marc, E' stato inviato a tutti i candidati 
                              Idv il manifesto che ci ha fatto pervenire in allegato. 
                              In questo modo, ciascuno avrà la possibilità di 
                              interloquire in forma diretta con la vostra Federazione. 
                              Cordialmente
 Niccolò 
                              Rinaldi (Capolista 
                              dell'Italia dei Valori nella Circoscrizione Centro, 
                              Segretario Generale Aggiunto Parlamento Europeo 
                              Gruppo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per 
                              l'Europa, Italia)Provengo 
                              dalla tradizione repubblicana, che già nel 
                              XIX secolo fondava buona parte dell'organizzazione 
                              del lavoro sul modello della cooperativa, che per 
                              molti aspetti costituiva un modello vicino all'azionariato diffuso 
                              dei dipendenti. Il senso di appartenenza alla proprietà 
                              dell'impresa nella quale si lavora permette 
                              un salto di qualità nell'impegno nel lavoro. L'Europa 
                              però ha anche un dovere di armonizzazione, oltre 
                              che di incentivazione. Vi auguro buon lavoro!
 Gianfranco 
                              Borghesi (Coordinatore Italia Dei Valori Regione 
                              Marche, Alleanza dei Democratici e Liberali per 
                              l'Europa, Italia)Interessante proposta. Chiedo quali garanzie hanno 
                              i dipendenti dato che comunque le azioni sono titoli 
                              ad alto rischio non adatti quale investimento 
                              per redditi modesti. I dipendenti azionisti hanno 
                              la possibilità di partecipare alla gestione dell'impresa 
                              e se si non si prefigura una forma di cogestione 
                              tipo modello tedesco? Insomma, l'idea è suggestiva 
                              ma vedo anche delle ombre.
 Marielle de Sarnez (Membre 
                              du Parlement Européen, Tête de liste du Mouvement 
                              Démocrate en Ile-de-France, Alliance des Démocrates 
                              et des Libéraux pour l'Europe, France)Vous avez souhaité attirer l'attention des candidats 
                              du Mouvement Démocrate aux élections européennes 
                              sur la question de l'actionnariat salarié. Nous 
                              vous en remercions.
 Le développement de l'actionnariat salarié est une 
                              composante essentielle de notre réflexion sur le 
                              modèle social que nous souhaitons promouvoir au 
                              niveau européen. Inciter un actionnariat stable 
                              et encourager une convergence des intérêts des travailleurs 
                              et des actionnaires constituent une piste fructueuse 
                              de réforme pour favoriser une relance de la croissance 
                              économique respectueuse des intérêts des salariés.
 Il est essentiel de rappeler, qu'à nos yeux, objectifs 
                              sociaux et objectifs économiques ne sont pas contradictoires, 
                              mais bien complémentaires. C'est la raison pour 
                              laquelle nous accueillons avec intérêt l'idée d'une 
                              participation structurelle des salariés dans le 
                              capital de l'entreprise, ce qui entraîne leur implication 
                              réelle dans les choix stratégiques et, bien sûr, 
                              une participation aux bénéfices.
 Nos députés européens ont déjà engagé un processus 
                              de réflexion sur cette question, Bernard Lehideux, 
                              en commission de l'Emploi et des Affaires Sociales 
                              du Parlement européen, a cosigné un amendement de 
                              compromis déposé au rapport sur l'agenda social 
                              renouvelé et adopté le 31 mars dernier, qui préconisait 
                              de lancer "un débat au niveau des partenaires 
                              sociaux sur de nouvelles méthodologies en matière 
                              de politiques salariales, qui pourraient inclure 
                              une participation financière plus importante des 
                              employés dans leur entreprise". Nous avions 
                              par ailleurs soutenu, dès le 11 juillet 2007, un 
                              amendement au rapport sur les services financiers 
                              invitant "la Commission (…) à encourager 
                              l'actionnariat des salariés , afin d'équilibrer 
                              les intérêts des différents acteurs".
 Restant à votre disposition pour répondre à toute 
                              question sur ce thème, je vous prie de croire en 
                              l'expression de mes sentiments les meilleurs et 
                              les plus amicaux.
 Jacques-Yves 
                              Henckes (Député ADR Parti Démocrate et Réformateur, 
                              Alliance 
                              pour l'Europe des Nations, 
                              Luxembourg)Juste un mot pour vous dire que je soutiens totalement 
                              votre initiative. J'ai déposé en 2002 un projet 
                              de loi visant à promouvoir l'actionnariat salarié 
                              et que je vous transmets en annexe. Malheureusement 
                              seul mon parti partage cette idée. Meilleures salutations. 
                              (See 
                              attached file: Proposition de loi)
 Anna 
                              Paola Concia (Deputata, Camera dei Deputati - Commissione 
                              Giustizia, PSE, Partito Democratico, Italia)Trova di seguito le mie risposte:
 Appoggiate una o più dele proposte del 
                              Manifesto? SI. Si tratta un serio incentivo 
                              dei dipendenti a sentire come propria l’azienda, 
                              con una conseguente riduzione al minimo della 
                              conflittualità interna, difesa della produzione 
                              e soprattutto con la possibilità di una partecipazione, 
                              anche propositiva, in caso di salvataggio.
 Nessa Childers (Labour’s 
                              MEP candidate in Ireland East, Party of European 
                              Socialists, Labour Party, Ireland)I support all six of your proposals, particularly no. 
                              2 which I feel would help to move away from 
                              'shareholder value' as the primary aim of a company.
 Inge 
                              Grässle (Mitglied des Europäischen Parlaments, European 
                              People's Party, CDU, Germany)In 
                              general, I can support most of the statements published 
                              by you. But I think that in the current situation, 
                              we should try and consolidate the competences that 
                              we have on a European level before we claim new 
                              competences, especially in such a sensible 
                              area. So far I think, that the national legislations 
                              are quite good and that a competition between the 
                              different models in Europe can be fruitful for the 
                              further development of employee ownership.
 Didier Migaud (Député, Président 
                              de la Commission des Finances de l'Assemblée Nationale, 
                              Parti Socialiste, France)Vous avez bien voulu m’adresser, par mail du 27 
                              avril dernier, le manifeste pour les élections 2009 
                              du Parlement européen. Je vous en remercie. C’est 
                              avec intérêt que j’en ai pris connaissance. Je vous 
                              prie de croire à l’assurance de mes sentiments les 
                              meilleurs.
 Jean-François 
                              Copé (Député, Président du Groupe UMP à l'Assemblée 
                              Nationale, Parti Populaire Européen, UMP, France)Vous 
                              avez bien voulu me faire part de vos observations 
                              concernant la vie politique française et européenne. 
                              Je tenais à vous informer que j’avais pris connaissance 
                              de votre courriel et des vos remarques avec toute 
                              l’attention qu’ils méritent. Je vous prie de croire 
                              à l’assurance de mes sentiments les meilleurs.
 Philippe 
                              Gosselin (Député de la Manche, Parti Populaire Européen, 
                              UMP, France)J'ai pris connaissance de votre manifeste et suis 
                              en phase avec la philosophie générale de votre association. 
                              Sous réserve des modalités pratiques et juridiques 
                              précises qui devront encadrer l'actionnariat salarié 
                              et la participation financière, je m'associe donc 
                              à votre manifeste pour les élections européennes 
                              2009.
 Umberto 
                              Guidoni (Membro del Parlamento Europeo, Gruppo confederale 
                              della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica, 
                              Partito dei Comunisti Italiani, Italia)Partecipo 
                              con piacere ad un forum che solleva una 
                              questione di rilevanza e offre interessantissimi 
                              spunti. Mi sento di sostenere le vostre proposte 
                              facendo una sola considerazione. E' importante che 
                              l'Europa regoli ed intervenga in un ambito 
                              come quello dell'azionariato dipendente poiché sono 
                              convinto che la coesione fra i membri dell'UE 
                              ed il suo buon funzionamento dipendano strettamente 
                              da una loro azione armonizzata ed univoca. Andando 
                              al cuore dell'argomento mi preme però sottolineare 
                              come l'azionariato dipendente debba restare un'opzione 
                              a disposizione dei lavoratori e non debba costituire 
                              in alcun modo un vincolo. Va evitata l'assunzione 
                              obbligatoria di rischi che non spetta ad essi, qualora 
                              non lo vogliano, sostenere.
 Andreas 
                              Schwab (Member of the European Parliament, Group 
                              of the European People's Party and European Democrats, 
                              Christlich Demokratische Union Deutschlands)Below, please find the answers of Mr. Schwab.
 1. The development of employee ownership has to 
                              be encouraged. Europe must be given competence in 
                              the matter. ---- Mr. Schwab supports the first 
                              part, but he is not of the opinion, that this should 
                              be a european competence.
 2. Employee ownership should more effectively be 
                              associated to the governance and management of European 
                              companies. ----- Mr. Schwab supports this proposal.
 3. France and the UK which have the most complex 
                              and excellent legislations should develop ways of 
                              mutual recognition in the field. The idea of a European 
                              construction couldn't be an obstacle to co-operations 
                              between Member States. ----- Mr. Schwab supports 
                              this proposal.
 4. Beside all excellent legislations supporting 
                              employee ownership in many countries, a single, 
                              simple, complementary, common legislation should 
                              be made available in all  European countries. ----- 
                              Mr. Schwab supports this proposal.
 5. The simple model that should be available in 
                              all countries can be defined as following: It should 
                              be possible for an employee in each European country 
                              to purchase shares in his company, up to 5.000 €, 
                              every year, with a 20% discount free of tax and 
                              social security. ----- Mr. Schwab supports 
                              this proposal.
 6. Considering SMEs, we encourage Europe to promote 
                              a "European ESOP". The USA had a stroke 
                              of genius 35 years ago when adopting the ESOP (Employee 
                              Stock Ownership Plan). This model applies mainly 
                              to the transmission of businesses to employees (transmission 
                              of family-owned business, restructuring and rescue 
                              of failing businesses). Europe needs that too. ----- 
                              Mr. Schwab supports this proposal.
 Václav 
                              Exner (Member of the Chamber of Deputies of the 
                              Czech Parliament, Candidate for the European Parliament, 
                              Communist Party of Bohemia and Moravia, Czech Republic)I support your proposal of the Employee share 
                              ownership Manifesto.
 Christiane 
                              Vienne (Sénatrice, Parti Socialiste, Belgique)La voie européenne est la seule qui puisse permettre 
                              à tous les travailleurs de l'Union de bénéficier 
                              de conditions de travail identiques. En ce sens, 
                              établir une législation européenne commune en matière 
                              d'actionnariat salarié serait une bonne chose, à 
                              condition toutefois que cette législation apporte 
                              une plus-value par rapport aux législations nationales 
                              existantes.
 En outre, j'ai des inquiétudes quant aux effets 
                              pervers d'un tel système.
 En effet, si permettre aux salariés d'être actionnaires 
                              de l'entreprise pour laquelle ils travaillent peut 
                              entrainer une hausse de leurs revenus ; cela peut 
                              aussi provoquer une baisse de leurs revenus puisqu'ils 
                              seraient liés aux résultats de l'entreprise qui 
                              varient d'une année à l'autre.
 Leur rémunération pourrait dès lors devenir instable 
                              et incertaine. Par ailleurs, l'actionnariat salarié 
                              créera une différence entre les travailleurs puisque 
                              tous ne seront pas actionnaires. Certains gagneront 
                              plus/moins pour un travail fourni égal.
 Cette inégalité les affaiblira inévitablement dans 
                              les négociations collectives de travail.
 En résumé, je pense que ce manifeste constitue une 
                              piste de réflexion à approfondir et qu'une législation 
                              européenne en la matière est nécessaire, à condition 
                              qu'elle ait pour effet une redistribution plus équitable 
                              des profits entre tous les travailleurs de l'entreprise 
                              et non une hausse des inégalités.
 Proinsias 
                              De Rossa (Member of the European Parliament, European 
                              Socialists, Labour Party, Ireland)Mr 
                              De Rossa supports all six of your proposals, particularly no. 
                              2 which he feels would help to move away from 
                              'shareholder value' as the primary aim of a company.
 Michael 
                              Cramer (Mitglied des Europäischen Parlaments, Die 
                              Grünen, Deutschland)Thank 
                              you very much for sending us the information about 
                              the European Employee Share Ownership federation. 
                              We welcome your engagement. In general, the Greens 
                              in the European Parliament support the Employee 
                              Share Ownership Schemes, but we also support the 
                              principle of subsidiarity. As there is currently 
                              no legislative base for action at the EU level, 
                              especially on the tax benefits side, we believe 
                              that this matter should be priorily settled at national 
                              level. In order to strengthen employees' participation 
                              in Europe we need an improvement of the European 
                              Works Councils directive and the promotion and support 
                              of alternative models like self administrated companies 
                              or cooperatives etc. However, we support the fight 
                              for development of employee ownership.
 Sérgio 
                              Marques (Member of the European Parliament, Partido 
                              Popular Europeu, Partido Social Democrata, Portugal)I agree with all the statements expect with the 
                              second part of the first point beacuse I think that 
                              in this subject, the principle of subsidiarity must 
                              be applied.
 Rebecca 
                              Harms (Member of the European Parliament, The 
                              Greens, Germany)Thank you very much for sending us the information 
                              about the European Employee Share Ownership federation. 
                              We welcome your engagement. In general, the Greens 
                              in the European Parliament support the Employee 
                              Share Ownership Schemes, but we also support the 
                              principle of subsidiarity. As there is currently 
                              no legislative base for action at the EU level, 
                              especially on the tax benefits side, we believe 
                              that this matter should be priorily settled 
                              at national level. In order to strengthen employees' 
                              participation in Europe 
                              we need an improvement of the European Works Councils 
                              directive and the promotion and support of alternative 
                              models like self administrated companies or cooperatives 
                              etc. However, we support the fight for development 
                              of employee ownership.
 Erik 
                              Meijer (Member of the European Parliament, Group 
                              of the European United Left – Nordic Green Left, Socialistische 
                              Partij, Netherlands)Regarding 
                              your question: Europe should not have any 
                              competence - in our view - to the issue you raise. 
                              Only national governments should be in charge, 
                              and employees and with an important role for their 
                              trade unions.
 Brigitte 
                              Fouré (Députée au Parlement européen, Groupe PPE-DE 
                              Parti Populaire Européen, Le Nouveau Centre, France)Vous m'avez récemment sollicitée au sujet du développement 
                              de l'actionnariat salarié dans l'Union européenne. 
                              Je vous remercie de m'avoir donné la possibilité 
                              de m'exprimer sur ce sujet qui est selon moi d'une 
                              importance majeure dans le contexte actuel de crise. 
                              J'ai pris connaissance avec le plus grand intérêt 
                              des propositions incluses dans votre Manifeste pour 
                              les élections 2009 du Parlement européen.
 Parce que l'Europe ne peut fonctionner qu'en prenant 
                              en compte les attentes de tous les acteurs concernés, 
                              il est nécessaire que les salariés puissent participer 
                              au développement économique des entreprises.
 Mais vous le soulignez,  les compétences européennes 
                              en la matière restent limitées. Je le regrette et 
                              je suis par conséquent prête à soutenir le développement 
                              de l'actionnariat salarié au niveau européen. En 
                              effet, je suis convaincue que l'actionnariat salarié 
                              peut et doit permettre de réduire le fossé qui existe 
                              trop souvent entre employeurs et salariés.
 C'est grâce aux différentes contributions comme 
                              la vôtre que les institutions européennes et en 
                              particulier le Parlement européen pourront se pencher 
                              avec attention sur cette question afin d'aboutir 
                              à une solution juste et équitable, à la fois pour 
                              les employeurs et les salariés.
 Bien cordialement.
 Markus 
                              Ferber (Mitglied des Europäischen Parlaments, Vorsitzender 
                              der CSU Schwaben, Vorsitzender der CSU-Europagruppe, 
                              European People's Party , Germany)Personally 
                              I can support most of the topics published by you. 
                              On the other hand, I have the feeling, that for 
                              the moment the European Union is not the right adress, 
                              as you deal mainly with topics to be solved or dealt 
                              with on national level. Europa needs competition 
                              in this area, not a european commen approach.
 Vic 
                              Thorpe (Coordinator, Just Solutions Network, Former 
                              General Secretary of the International Federation 
                              of Chemical, Energy, Mine & General Workers’ 
                              Unions, Switzerland)This 
                              should be a good time for worker ownership initiatives.  
                              If EFES could head up a public campaign around this 
                              as a viable response to the economic crisis, this 
                              would be very positive.
 Alain Destexhe (Sénateur, ALDE, 
                              Mouvement Réformateur, Belgique)Suite à la réception de votre manifeste, je tenais 
                              à vous communiquer que je suis tout à fait favorable 
                              à l'actionnariat salarié, je connais d'ailleurs 
                              bien le système français.
 Joëlle Kapompole 
                              (Sénateur, Parti Socialiste, Belgique)Actionnariat salarié – Position PS
 Suite à la réception du manifeste pour les élections 
                              2009 reçu de la fédération européenne de l’actionnariat 
                              salarié, le PS a été appelé à se positionner. Ce 
                              manifeste encourage le développement de l’actionnariat 
                              salarié et demande à l’Union Européenne de légiférer 
                              en la matière afin d’avoir un cadre législatif supranational.
 Le modèle simple de l’actionnariat salarié peut 
                              se résumer comme suit. Il s’agirait d’instaurer 
                              dans chaque pays la possibilité de céder des actions 
                              aux salariés chaque année à hauteur de 5000 euros, 
                              dont 20% serait exonéré d’impôt et de sécurité sociale.
 Une des mesures que le manifeste prône est le développement 
                              d’un ESOP (Employee Stock Ownership Plan) 
                              comme cela existe aux Etats Unis depuis 35 ans. 
                              Cela vise à rendre applicable une transmission d’entreprises 
                              aux salariés.
 A priori, le PS n’y est pas favorable.
 Le salarié loue sa force de travail en échange 
                              d’une rémunération fixe. L’actionnaire est propriétaire 
                              de l’entreprise, sa rémunération est donc liée aux 
                              aléas de l’entreprise. L’idée qu’il y a derrière 
                              ce genre de mesure, c’est substituer une relation 
                              individuelle (travailleurs-actionnaire) à un rapport 
                              collectif (négociation syndicale). C’est le principe 
                              de diviser pour régner, les travailleurs ne seront 
                              plus intéressés que par leur situation individuelle.
 Récemment, on a encore vu ce que cela a donné pour 
                              de nombreux salariés de Dexia France, qui, suite 
                              aux chutes boursières, ont perdu une grande partie 
                              de leur épargne salariale qui a été réalisée entièrement 
                              via des actions de leur entreprise.
 Il faut continuer à favoriser des hausses de salaire 
                              qui soient stables, et non soumises à un aléa boursier. 
                              La rémunération des travailleurs ne doit en aucune 
                              façon être liée au cours de bourse. Le PS ne participera 
                              pas à l’aggravation du fossé qui existe entre revenu 
                              du capital et revenu du travail. Encourager l’actionnariat 
                              salarié, c’est quelque part renforcer les revenus 
                              des capitaux au détriment des revenus du travail. 
                              Le PS privilégie donc l’augmentation des revenus 
                              du travail qui passe nécessairement par la négociation 
                              collective.
 Dans le domaine des pensions, au regard de ce que 
                              nous venons de vivre avec la crise libérale, la 
                              priorité n’est pas au développement des deuxième 
                              et troisième piliers mais plutôt au renforcement 
                              du premier pilier.
 Guy 
                              Verhofstadt (Minister of State, Alliance of Liberals 
                              and Democrats for Europe, Open VLD, Belgium)Dear Marc,
 I duly received your "Manifesto for the 2009 
                              European Parliament Elections".
 I hereby can let you know that I do support the 
                              six proposals for employee ownership in Europe.
 I wish to extend to you my best regards.
 Catherine 
                              Trautmann (Députée européenne, Ancienne Ministre, 
                              Conseillère Municipale et Communautaire de Strasbourg, 
                              Parti Socialiste, France)Vous m’avez récemment interpellée sur le développement 
                              de l’actionnariat salarié dans l’Union européenne. 
                              Je vous remercie de me donner ainsi l’occasion de 
                              m’exprimer sur un sujet aussi important que celui-ci.
 Tout au long de mon mandat, j’ai défendu la vision 
                              d’une Europe sociale et solidaire, plus juste et 
                              plus intégrée. Je me suis engagée, à plusieurs reprises, 
                              à soutenir l’ensemble des projets allant dans ce 
                              sens. C’est donc tout naturellement que je renouvelle 
                              mon soutien à l’actionnariat salarié.
 Dans le contexte actuel de crise, il faut repenser 
                              le mode de gouvernance des entreprises, il faut 
                              également réinventer les relations entre les employeurs 
                              et les salariés. L’actionnariat salarié peut être 
                              un élément de réponse mais il ne doit pas être le 
                              seul. A cet égard, je me réjouis que l’actionnariat 
                              salarié puisse favoriser l’amélioration de la qualité 
                              de l’emploi et contribuer à une plus grande cohésion 
                              sociale. Je n’oublie pas, pour autant, que la justice 
                              sociale passe inévitablement par une meilleure définition 
                              des salaires dans les entreprises.
 Dans cette optique, je pense que le Parlement européen 
                              doit réfléchir au cadre normatif le plus approprié 
                              qui pourrait encadrer le recours à l’actionnariat 
                              salarié dans les différents Etats membres. Il faut 
                              prendre en compte les spécificités culturelles et 
                              économiques de chaque Etat membre et des entreprises 
                              tout en veillant à protéger les salariés de tout 
                              abus éventuel.
 Si je suis élue c’est dans cet esprit que je travaillerai, 
                              avec mes collègues, à la promotion de l’actionnariat 
                              salarié dans l’Union européenne.
 Bernard 
                              Lehideux (Membre du Parlement Européen, Coordinateur 
                              Emploi et Affaires sociales, Groupe ADLE Alliance 
                              des Démocrates et des Libéraux pour l'Europe, Elizabeth 
                              Lynne, 
                              Luigi 
                              Cocilovo, Ona 
                              Jukneviciene, Jan 
                              Kulakowski, Siiri 
                              Oviir, Bilyana 
                              Raeva, Elspeth 
                              Attwooll, Jean 
                              Marie Beaupuy, Beniamino 
                              Donnici, Marian 
                              Harkin, Anne 
                              E. Jensen, Viktória 
                              Mohácsi, Patrizia 
                              Toia)J’ai bien reçu le Manifeste de la Fédération européenne 
                              de l'Actionnariat salarié pour les élections 2009 
                              du Parlement européen, et je vous en remercie. J’ai 
                              pris connaissance avec intérêt de vos 6 propositions 
                              visant à développer l’actionnariat salarié en Europe.
 La situation et le développement de l'actionnariat 
                              salarié doivent être appréhendés dans le contexte 
                              actuel de crise financière et économique. Réfléchir 
                              à la mise en place d’incitants visant à favoriser 
                              un actionnariat stable et concerné, encourager la 
                              convergence des intérêts des travailleurs et des 
                              actionnaires sont pour notre groupe des idées intéressantes 
                              dont il conviendrait de pouvoir débattre au niveau 
                              des institutions européennes, et en particulier 
                              du Parlement, parce que l’actionnariat salarié présente 
                              des caractéristiques qui devraient permettre de 
                              favoriser la relance de la croissance économique, 
                              tout en centrant l’entreprise sur ses travailleurs.
 Plus fondamentalement, nous pensons que l'actionnariat 
                              salarié permet de rapprocher intérêts des employeurs 
                              et intérêts des travailleurs. Au vu de la crise 
                              actuelle, il est vital de montrer qu'objectifs économiques 
                              et objectifs sociaux ne sont pas antinomiques. C'est 
                              la raison pour laquelle nous accueillons avec intérêt 
                              l'idée d'une participation structurelle des salariés 
                              dans la propriété de l’entreprise, ce qui implique 
                              une responsabilisation dans les choix de l’entreprise 
                              et une participation à ses bénéfices.
 Nos Membres de la Commission Emploi ont d'ailleurs 
                              soutenu l'amendement de compromis L déposé au rapport 
                              Silva-Peneda sur un agenda social renouvelé voté 
                              ce 31 mars. Cet amendement préconise un débat au 
                              niveau des partenaires sociaux sur de nouvelles 
                              méthodologies en matière de politiques salariales, 
                              qui pourraient inclure une participation financière 
                              plus importante des employés dans leur entreprise.
 Vos propositions ont été transmises aux députés 
                              de notre groupe intéressés par les matières économiques 
                              et sociales. Notre groupe signale en outre sa disponibilité 
                              à engager un processus de réflexion sur cette question 
                              au niveau du Parlement européen.
 Charles 
                              de Courson (Député de la Marne, Parti Populaire 
                              Européen, Le Nouveau Centre, France)Vous avez bien voulu me faire parvenir le manifeste 
                              pour les élections 2009 du Parlement Européen et 
                              je vous en remercie. Je tiens à vous assurer que 
                              je suis favorable à l'actionnariat des salariés. 
                              Les remarques notifiées dans votre courriel ont 
                              retenu toute mon attention.
 Didier Reynders 
                              (Vice-Premier Ministre et Ministre des Finances, 
                              ALDE, Mouvement Réformateur, Belgique)J’ai bien reçu votre Manifeste pour les élections 
                              2009 du parlement européen et je vous en remercie. 
                              C’est avec intérêt que j’ai pris connaissance de 
                              votre feuille de route ainsi que de vos 6 propositions 
                              visant à développer l’actionnariat salarié en Europe.
 Au vu de la crise financière et économique, la situation 
                              et le développement de l’actionnariat salarié doivent 
                              être réfléchies. Faciliter la transmission des entreprises 
                              vers et pour les travailleurs, la mise en place 
                              d’incitants visant à favoriser un actionnariat stable, 
                              concerné et majoritaire, et la convergence des intérêts 
                              des travailleurs et des actionnaires sont pour moi 
                              des pistes d’idées intéressantes qui répondent à 
                              des questions posées par la crise. L’actionnariat 
                              salarié n’est pas la solution unique et parfaite 
                              à la crise mais il présente des caractéristiques 
                              qui permettent de favoriser la croissance économique 
                              tout en recentrant l’entreprise vers ses travailleurs.
 Je suis convaincu que l’actionnariat salarié a un 
                              rôle clé à jouer en Europe. Il permet d’éviter cette 
                              opposition caricaturale entre capital et travail, 
                              entre employeurs et travailleurs ou entre les domaines 
                              sociaux et économiques. L’actionnariat salarié permet 
                              notamment une participation structurelle des salariés 
                              dans la propriété de l’entreprise, offre un meilleur 
                              développement économique de l’entreprise et de nombreux 
                              avantages pour les salariés (engagement plus actif 
                              de ceux-ci, participation au bénéfice de l’entreprise, 
                              responsabilisation dans les choix de l’entreprise, …).
 Le programme du Mouvement Réformateur de 2007 soutenait 
                              l’idée de faire participer l’ensemble des travailleurs 
                              aux bénéfices des résultats exceptionnels de leur 
                              entreprise. Cela passe notamment par l’actionnariat 
                              salarié.
 Je soutiens votre volonté de développer l’actionnariat 
                              salarié et pense, comme vous, qu’il doit être associé 
                              à la gouvernance et à la gestion des entreprises. 
                              L’actionnariat salarié doit rester un dispositif 
                              de participation volontaire au niveau de l’entreprise 
                              et qui n’est pas un substitut au salaire.
 Par ailleurs, le Mouvement Réformateur souhaite 
                              que la Belgique atteigne la moyenne européenne de 
                              pourcentage de capital détenu par les salariés (de 
                              passer de 1.63% à 2.35%).  Et le MR s’investira 
                              en ce sens.
 Sachez en tout cas que vos propositions seront 
                              étudiées. Et que nous soutiendrons tout développement 
                              de l’actionnariat salarié particulièrement pour 
                              les PME et notamment pas la suppression d’obstacles 
                              transnationaux d’ordre fiscaux, financiers, sociaux 
                              et culturels à son développement.
 Gérard 
                              Deprez (Député européen - Ministre d'Etat, ALDE, 
                              Mouvement Réformateur, Belgique)Je vous prie de trouver ci-dessus la réponse 
                              de la présidence du Mouvement Réformateur.
 Martin 
                              Andreasson (Candidate to the European Parliament, 
                              Folkpartiet Liberal Party, Sweden)I fully support employee share ownership as 
                              one of many options for widening of ownership in 
                              companies. However, this is something that should 
                              be dealt with by the companies themselves, and since 
                              the European Union in my view shouldn't be given 
                              the right to regulate the taxation of companies, 
                              the fiscal aspects of the issue should be handled 
                              by the member states. Therefore, I respectfully 
                              decline any support to your manifesto.
 André 
                              Libert (Président du Rassemblement Wallon, Belgique)Je 
                              suis partisan de la participation et de l'actionnariat 
                              salarié. Bien cordialement.
 Gisela 
                              Kallenbach (Mitglied des Europaparlaments, Die Grünen, 
                              Deutschland)I 
                              appreciate your engagement. In accordance with our 
                              Green Group in the EP I support your approach on 
                              employee ownership in general. As there is no legislative 
                              base for action at EU level, especially on the tax 
                              benefits side, and as we Greens also support the 
                              principle of subsidiarity we believe that this should 
                              be settled at the national level. However, you can 
                              be sure of our support fighting for to promote employee 
                              ownership. Kind regards.
 Jean-Paul 
                              Gauzès (Membre du Parlement Européen, Parti Populaire 
                              Européen, UMP, France)Je 
                              suis tout à fait disposé à soutenir les propositions 
                              qui figurent dans votre manifeste. Bien cordialement.
 Jan 
                              Cremers (Member of the European Parliament, Party 
                              of European Socialists, Partij van de Arbeid, The 
                              Netherlands)I 
                              appreciate the work that you are doing. In the past 
                              I have been involved in several activities with 
                              regard to financial participation of workers, including 
                              the debates linked to the so-called Pepper-reports. 
                              Let´s stay in touch in the near future.
 Monica 
                              Frassoni (Presidente Gruppo Verdi/ALE al Parlamento 
                              europeo, Italia)Grazie 
                              per il vostro Manifesto, che ho letto con interesse. 
                              Sono d'accordo con tutte e sei le proposte. Come 
                              ho piu' volte sostenuto in tutti questi anni, e 
                              come potrete vedere dal mio sito www.monicafrassoni.eu, 
                              se vogliamo, come vogliamo, il rafforzamento della 
                              costruzione europea due condizioni sono cruciali: 
                              1. le sempre maggiori competenze da trasferire dagli 
                              stati nazionali alle istituzioni europee; 2. la 
                              partecipazione sempre piu' attiva delle cittadine 
                              e dei cittadini europei , anche nella gestione dell'economia. 
                              Le vostre proposte perseguono entrambi questi scopi 
                              e per questo mi sento, anche in caso di mia ri-elezione 
                              di sostenerle. Con i saluti piu' cordiali.
 Cristiana Muscardini 
                              (Deputato al Parlamento Europeo, Vice Presidente 
                              della Commissione per il commercio internazional, 
                              Unione per l'Europa delle Nazioni, Alleanza Nazionale, 
                              Italia)L’azionariato dei dipendenti è ormai una realtà 
                              dalla quale non si può prescindere. Presente in 
                              Europa in maniera ancora difforme, nato in tempi 
                              differenti nei vari Paesi, con regole dissimili 
                              e varie, rappresenta tuttavia un elemento peculiare 
                              nell’azionariato tradizionale e merita che l’Europa 
                              se ne interessi più a fondo. Che questo settore 
                              divenga di completa competenza dell’UE mi sembra 
                              prematuro, nel senso che tale competenza deve andare 
                              di pari passo con quella relativa all’azionariato 
                              tradizionale. L’Europa, nell’ambito della sua attività 
                              nel settore sociale, deve incoraggiare lo sviluppo 
                              dell’azionariato dei dipendenti.
 Associare l’azionariato dei dipendenti alla governance 
                              e alla gestione delle imprese mi sembra logico. 
                              Già esistono esempi di questa associazione. Non 
                              mi sembra conveniente, tuttavia, diversificare tale 
                              partecipazione a favore degli azionisti dipendenti, 
                              rispetto agli azionisti esterni all’azienda. Il 
                              principio di parità e di uguaglianza deve essere 
                              rispettato.
 Mi sembra evidente che la costruzione europea non 
                              debba rappresentare un ostacolo alla cooperazione 
                              tra Stati membri. E’ auspicabile, pertanto, che 
                              Francia e Regno Unito sviluppino modi di reciproco 
                              riconoscimento in questa materia.
 Una legislazione omogenea in ogni Stato membro faciliterebbe 
                              i reciproci riconoscimenti e metterebbe sullo stesso 
                              piano tutti i dipendenti di imprese europee. Credo 
                              tuttavia che l’armonizzazione auspicabile richieda 
                              un po’ di tempo e implichi la volontà degli Stati 
                              membri di raggiungere questo obiettivo, non semplice, 
                              anche a causa di culture, tradizioni e situazioni 
                              diverse da Paese a Paese.
 Condivido il modello suggerito dalla FEAD da proporre 
                              agli Stati membri ( acquisto di azioni fino a 5.mila 
                              euro, con uno sconto del 20%, libero da imposte 
                              e contributi sociali). Rappresenterebbe il riferimento 
                              chiave per l’auspicata legislazione omogenea di 
                              cui si è parlato prima. La natura, tuttavia, non 
                              fa salti ed i parametri in funzione nei vari Stati 
                              sono ancora molto differenziati (dai 22 mila euro 
                              della Francia ai 950 della Norvegia o ai previsti 
                              1.800 per la Germania). L’armonizzazione potrebbe 
                              puntare sull’obiettivo dei 5.000 per quei Paesi 
                              che ne sono al di sotto. Saranno l’evolversi del 
                              sistema ed il suo sviluppo a facilitare il ravvicinamento 
                              auspicabile.
 Incoraggiare le PMI a promuovere “Piani di azionariato 
                              dei dipendenti” mi sembra una buona idea, che va 
                              diffusa e sostenuta. Sarebbe opportuna un’attività 
                              culturale preliminare per formare psicologicamente 
                              gli interessati all’esercizio di una nuova responsabilità, 
                              come è quella di divenire azionisti dell’azienda 
                              in cui si lavora. Molte piccole imprese nel mio 
                              paese sono a conduzione familiare ed il problema 
                              si pone differentemente, ma l’azione da svolgere 
                              in vista dell’obiettivo rimane essenzialmente culturale. 
                              E’ una sfida che varrebbe la pena di raccogliere.
 Con molti auguri!
 Heide 
                              Rühle (Member of the European Parliament, The Greens, 
                              Germany)In general, we as the Green Group in 
                              the EP very much support your approach. As 
                              there is no legislative base for action at EU level, 
                              especially on the the tax benefits side, 
                              and as we Greens also support the principle of subsidiarity 
                              we believe that this should be settled at the national 
                              level. However, you can be sure of our support 
                              fighting for to promote employee ownership.
 Jonathan 
                              Djanogly (Shadow Minister for Business, Enterprise 
                              and Regulatory Reform, Conservative Party, UK)I can confirm 
                              that the British Conservative Party is very supportive 
                              of the development of employee share ownership.  
                              Furthermore, we agree that employee share ownership 
                              should be developed throughout the EU. Finally, 
                              we are very concerned that owners of shares should 
                              increase their involvement in the companies in which 
                              they are members through active voting and shareholder 
                              participation.
 Satu 
                              Hassi (Member of the European Parliament, Greens, 
                              Finland)Yes, I support the proposals 
                              in your Manifesto. Some details maybe should be 
                              developed further, but I support the principle. 
                              I think it is important to organize things in such 
                              a way that also employees benefit the profits made 
                              by the companies. Ownership by employees also improves 
                              the working motivation and encourages innovation. 
                              I think that employee ownership is also a way to 
                              prevent excessive risk taking, the results on which 
                              the whole global economy is suffering at the moment.
 Patrick Beauvillard  
                              (Président du Mouvement Démocrate Lot-et-Garonne, 
                              France) Je soutiens votre initiative. Je suis en plein 
                              accord avec notamment les points 1, 2, 3, 4 et 6. 
                              N’étant pas un spécialiste de la question, je ne 
                              me prononcerai pas sur votre point 5. qui présente 
                              une disposition simple mais dont je ne mesure pas 
                              l’ensemble des conséquences.  D’une manière générale, 
                              je soutiens la recherche de dispositifs qui renforcent 
                              la coresponsabilité des différents acteurs participant 
                              à des projets communs.
 Libor 
                              Roucek (Member of the European Parliament, European 
                              Socialists, Czech Republic)I 
                              express my support to your proposals of Employee 
                              share ownership Manifesto which I find very important 
                              in particular in the case of new member states.
 Stefano 
                              Chelodi (Commissario Trentino, Il Popolo della Liberta, 
                              Italy)Ho 
                              letto con attenzione quanto da Voi speditomi e sono 
                              di questo avviso, senz aentrare nel dettaglio dei 
                              singoli punti: - viviamo in una epoca di forte competizione 
                              con l'apertura di un mercato che è diventato improvvisamente 
                              (o quasi) unico grazie alla rivoluzione di Internet, 
                              all'adozione di divise monetarie uniche, alla caduta 
                              delle barriere doganali. E' evidente che all'interno 
                              di questa competizione che modifica sostanzialmente 
                              i "confini" rispetto a quanto accadeva 
                              precedentemente e che inalza in qualche modo il 
                              livello della competizione stessa, trasferendolo 
                              dalla singola impresa al terrirorio (area, regione, 
                              stato) le imprese devono modificare la loro stessa 
                              cultura. In Italia gran parte delle imprese sono 
                              ancora a conduzione familiare, molto spesso i figli 
                              DEVONO succedere ai padri (anche se magari vorrebbero 
                              fare dell'altro) ed altrettanto spesso il padre 
                              non accetta di riconoscere i limiti del proprio 
                              figlio affiancando magari un manager, senza considerare 
                              che anche in ottica familiare, è molto più facile 
                              licenziare un manager che non il proprio figlio 
                              e la sopravvivenza nel tempo delle imprese passa 
                              per forza attraverso la competenza del management. 
                              Fare impresa oggi diventa davvero...un'impresa; 
                              se devono cambiare i proprietari che devono attuare 
                              un vero processo di delega (quasi inesistente nelle 
                              imprese italiane medio piccole che sono la stragrande 
                              maggioranza), così pure devono cambiare approccio 
                              i dipendenti attuando a loro volta un vero e chiaro 
                              processo di feed back, ma devo pure adottare un 
                              rinnovato senso di adesione ed identificazione con 
                              la propria società. In quest'ottica l'azionariato 
                              ai dipendenti diventa: - da un lato uno strumento 
                              di fidelizzazione; - strumento di responsabilitzzazione; 
                              - strumento di coinvolgimento; - dall'altro indubbio 
                              strumento di crescita economica e di competitività 
                              dell'impresa stessa.
 Va dunque, dal mio punto di vista, appoggiato senza 
                              alcun dubbio, creando le legislazioni idonee, anche 
                              in considerazione che la gran parte delle nostre 
                              imprese non sono imprese di capitale, ma di persone 
                              (si può strutturare però un processo di stock option 
                              con partecipazione agli utili dell'impresa).
 Il concetto che dovrebbe essere chiaro nella mente 
                              degli imprenditori italiani che spesso hanno un'identificazione 
                              con la propria impresa che diventa impossibile far 
                              passare il concetto di avere come azionisti i propri 
                              dipendenti, che avre il 100% di ...nulla è peggio 
                              che avere il 90% di un'impresa vincente che utilizza 
                              il restante 10% per coinvolgere manager e dipendenti. 
                              Questo in maniera sintetica ciò che credo e che 
                              quotidianamente cerco di far passare come messaggio 
                              nelle imprese.
 Ieke 
                              van den Burg (Member of the European Parliament, 
                              European Socialist Party, Netherlands)I 
                              am fully supporting the EFES Manifesto, although 
                              I am not a candidate for the next mandate any more. 
                              I will recommend the manifesto to my colleagues 
                              and successors. 
                              One of my first activities after the EP elections 
                              will be to organise a conference on the issue of 
                              financial participation of employees in cooperation 
                              with your affilate SNPI and De Burcht, on the 12th 
                              of June in the Netherlands. I have also written 
                              a question to the Commission on the (lack of) current 
                              activities on this issue.
 Chris 
                              Davies (Member of the European Parliament, Liberal 
                              Democrats, UK)The party to which I belong, 
                              the Bitish Liberal Democrats, has been supporting 
                              the concept of employee share ownership since 1929 
                              I believe, and I heartily concur.
 Ulrike 
                              Lunacek (Front-runner 
                              from Greens for the European Parliament, Spokesperson 
                              of the European Green Party, Member of the Austrian 
                              Parliament, Austria)Thank 
                              you for sending us information about your federation 
                              and its political demands. On behalf of the 
                              Austrian Greens I can tell you that we are also 
                              in favour of a common European policy strengthening 
                              employees' participation.
 But for us, participation is much more than capital 
                              ownership: In order to strengthen employees' participation 
                              in Europe we need an improvement of the European 
                              Works Councils directive and the promotion and support 
                              of alternative models like self administrated companies 
                              or cooperatives, etc.
 In your programme we miss demands that need to go 
                              along with employee capital ownership (because employees 
                              are just small shareholders): what about special 
                              information for employee shareholders, minority 
                              shareholder rights? participation of trade unions 
                              in the development of employee share ownership models?
 Furthermore it is crucial whether the employees' 
                              ownership becomes part of employees' salary/wage 
                              or if it is an additional income.
 We strongly object the first type which is more 
                              or less a salary/wage reduction, meaning that one 
                              part of the salary/wage becomes unstable.
 Moreover capital ownership is only a  program 
                              for minorities. In most cases only a small group 
                              of employees can take advantage of these models, 
                              most of them have high positions, high income, working 
                              in big companies and they are male. The model is 
                              not suitable for the public sector, the retail sector, 
                              the social sector or the most SMEs. That´s why we 
                              also reject tax incentives for further strengthening 
                              this option. In times of financial crisis we are 
                              even more reluctant in strengthening these models.
 For the Austrian Greens a juster distribution between 
                              profits and salaries is now at stake. That requires 
                              higher wage increases especially in the retail and 
                              social sector, productivity oriented wage increases, 
                              a coordinated European minimum wage policy, tax 
                              releases for low and medium incomes rather than 
                              for companies.
 Do you support one or more proposals of the Manifesto?
 I am/we are also in favour of a common European 
                              policy strengthening employee`s participation. But 
                              I/we have a broader concept of participation which 
                              focuses also and mainly on the democratic dimension 
                              of participation. That´s why we support your general 
                              claims but we disagree with some details and would 
                              claim others. For us participation is much more 
                              than capital ownership.
 If YES, which one(s)?  Please give reasons.
 We support the general claims (1-4) to strengthen 
                              employee`s participation and a common legislation 
                              on the European level would be useful.
 If NO, why?
 We  reject tax incentives for further strengthening 
                              capital ownership option. Because it is only a  
                              program for minorities. In most cases only a small 
                              group of employees can take advantage of these models, 
                              most of them have high positions, high income, working 
                              in big companies and they are male. The model is 
                              not suitable for the public sector, the retail sector, 
                              the social sector or the most SMEs. In times of 
                              financial crisis we are even more reluctant to support 
                              these models.
 Is there any other topic that was not covered 
                              by our Manifesto of particular interest to you?
 In your programme we miss demands that need 
                              to go along with employee capital ownership (because 
                              employees are just small shareholders): what about 
                              special information for employee shareholders, minority 
                              shareholder rights?  The participation of trade 
                              unions in the development of employee share holder 
                              models ? Furthermore it is crucial whether the employees' 
                              ownership becomes part of employees' salary/wage 
                              or if it is an additional income.
 We strongly object the first type which is more 
                              or less a salary/wage reduction, meaning that one 
                              part of the salary/wage becomes unstable. For the 
                              Austrian Greens a juster distribution between profits 
                              and salaries is now at stake. That requires higher 
                              wage increases especially in the retail and social 
                              sector, productivity oriented wage increases, a 
                              coordinated European minimum wage policy, tax releases 
                              for low and medium incomes rather than for companies.
 For us, participation is much more than capital 
                              ownership: In order to strengthen employees' participation 
                              in Europe we need an improvement of the European 
                              Works Councils directive and the promotion and support 
                              of alternative models like self administrated companies 
                              or cooperatives, etc.
 Gilles 
                              Artigues, (Candidat MoDem aux élections européennes 
                              2009, Ancien député de la Loire, Conseiller général 
                              et municipal de Saint-Etienne, France)2009 marque le vingtième anniversaire de l’effondrement du système communiste 
                              initié puis répandu par l’Union soviétique sur une 
                              grande partie de l’Europe comme de la planète. Une 
                              extraordinaire ironie de l’Histoire fait que cette 
                              célébration correspond à l’échec patent de l’ultralibéralisme 
                              à l’anglo-saxonne. Figure de proue d’un modèle de 
                              société unique au monde pour son humanisme et son 
                              progressisme, l’Union européenne a dès lors pour 
                              mission sacrée d’imaginer, de réaliser et de développer 
                              un sage intermédiaire entre les deux extrêmes révolus 
                              que sont le collectivisme et la dérégulation.
 Je considère que le concept de l’actionnariat salarié 
                              s’inscrit parfaitement dans cette ligne, ce qui 
                              me conduit non seulement à le soutenir mais aussi 
                              à être déterminé à agir en sa faveur, qui plus est 
                              en mon éventuelle qualité de parlementaire européen. 
                              Il représente en effet un excellent compromis entre 
                              le capitalisme familial du XIXème siècle (l’exploitation 
                              de la masse ouvrière était naturellement effrayante, 
                              mais le contrôle des entreprises par les familles 
                              fondatrices garantissaient une gestion plus ou moins 
                              saine, soit une relative stabilité indispensable 
                              à la sécurité des salariés) et l’extériorisation 
                              débridée du siècle dernier (l’entrée au capital 
                              des entreprises de millions d’actionnaires des quatre 
                              coins du globe leur a, certes, permis d’accroître 
                              leurs activités, leurs revenus et leurs emplois, 
                              mais leur approche a été totalement déshumanisé 
                              au détriment de salariés particulièrement malmenés 
                              par les intérêts privés d’une poignée d’investisseurs 
                              égoïstes, vénaux et dénués de scrupules). La participation 
                              financière du travailleur à la vie de la société 
                              à l’origine de son poste, de ses tâches et de sa 
                              rémunération encourage précisément l’intéressé à 
                              une plus grande implication professionnelle puisque 
                              l’évolution de sa structure influe doublement sur 
                              sa situation personnelle.
 Bien évidemment, l’entreprise ne doit pas être seule 
                              à tirer profit de ce processus d’identification 
                              active (augmentation de la productivité de la part 
                              d’un personnel doublement motivé à assurer la bonne 
                              santé économique de son employeur) : besoin 
                              est que son salarié y trouve son compte en terme 
                              de niveau de vie (salaire complété par les dividendes 
                              des actions octroyés non à de parfaits étrangers 
                              mais à ses forces vives !) comme en matière 
                              de gouvernance. Je souhaiterais m’arrêter un instant 
                              sur ce dernier point. Pour moi, il est capital dans 
                              la mesure où il participe de l’effort de régulation 
                              et d’assainissement du capitalisme à mener dans 
                              les prochaines années (le chantier est à ce point 
                              gigantesque qu’il nécessitera bien plus de quelques 
                              mois pour être mené à bien). Dans le détail, je 
                              désire que la participation financière des employés 
                              se traduisent par un accroissement conséquent de 
                              leur représentation au sein des conseils d’administration 
                              de manière à étoffer leur information ainsi que 
                              leur influence sur la physiologie de leurs sociétés, 
                              leurs perspectives et leurs stratégies. Les pratiques 
                              immorales, malhonnêtes et crapuleuses de la part 
                              de directions aux ordres des forces anonymes et 
                              indifférentes du marché en seront d’autant plus 
                              limitées.
 Au regard de ce qui précède, vous aurez compris 
                              que je suis en parfaite adéquation avec votre feuille 
                              de route pour l’actionnariat salarié en Europe. 
                              Comme vous l’avez rappelé, certains pays, à l’image 
                              de la France ou du Royaume-Uni, ont d’ores et déjà 
                              œuvré en ce sens. Leur législation sont toutefois 
                              imparfaites car incomplètes et/ou complexes. Leurs 
                              partenaires les plus frileux demeurent quant à eux 
                              en retrait. Or, la mise en œuvre du novateur et 
                              généreux principe ne peut être efficace si elle 
                              se limite aux seuls Etats membres, qui plus est 
                              au cœur du Marché unique où plusieurs milliers d’entreprises, 
                              grandes et moyennes, dépassent le cadre restreint 
                              des frontières nationales (l’exemple de la grande 
                              distribution est à ce titre frappant !). Sa 
                              généralisation à l’Union européenne est donc impérative.
 Dans cette perspective, les autorités communautaires 
                              doivent enfin sortir de la logique des avis et autres 
                              recommandations pour une action concrète et forte. 
                              Le législateur européen en a la capacité pour les 
                              sociétés transnationales (structures employant une 
                              quantité importante d’individus sur plusieurs Etats 
                              membres). Ainsi a-t-il imposé l’institution d’un 
                              comité d’entreprise européen ou, à défaut, l’élaboration 
                              d’une procédure d’information et de consultation 
                              aux " entreprises et groupes d’entreprises 
                              de dimension communautaire ". Il n’est 
                              donc pas incongru d’attendre de lui dès à présent 
                              (nul besoin de nouvelles compétences) des mesures 
                              précises et volontaires pour inciter les mêmes structures 
                              à intégrer la participation financière des salariés, 
                              et ce, avec son corollaire obligatoire, à savoir 
                              un meilleur partage non seulement des revenus mais 
                              aussi et surtout de la gouvernance au profit de 
                              la base. Au delà desdites structures, l’Union européenne 
                              est tout à fait susceptible d’encourager la généralisation 
                              de l’actionnariat salarié sur l’ensemble de son 
                              territoire par le biais de ses aides aux entreprises 
                              (le concept pourrait devenir un critère d’attribution) 
                              ou bien encore d’une harmonisation doublée d’une 
                              simplification des normes nationales (la diffusion 
                              comme la reconnaissance mutuelle des bonnes pratiques 
                              y mèneraient inéluctablement). La seconde hypothèse 
                              est cependant délicate à aborder dans le contexte 
                              actuel car elle suppose de surmonter le redoutable 
                              obstacle des différences culturelles, fiscales et 
                              sociales. Au final, la participation financière 
                              des salariés est un argument supplémentaire pour 
                              une progression de la construction européenne dans 
                              ces trois domaines clé. J’éviterai par contre de 
                              me prononcer sur le modèle à appliquer au Marché 
                              unique car sa détermination relève selon moi d’un 
                              dialogue étroit et constructif avec les partenaires 
                              sociaux au niveau européen.
 Henk 
                              Kool (Deputy Mayor of The Hague - Social Affairs, 
                              Employment and Economy, Netherlands)Bijgaand 
                              doe ik jullie een bericht toekomen van de EFES. 
                              Deze organisatie zet zich in voor het werknemers-aandeelhouderschap. 
                              In een grijzer verleden was ik nauw verbonden met 
                              deze organisatie. Nog steeds draag ik deze club 
                              een warm hart toe. De aanbevelingen om meer werk 
                              te maken van het werknemersaandeelhouderschap beveel 
                              ik dan ook van harte aan.
 Jean Lambert (Member for the European 
                              Parliament, Green MEP for London, UK) The Green Party supports Employee Share Ownership 
                              Schemes, but also supports the principle of subsidiarity. Accordingly 
                              we believe that this should be settled at the national 
                              level, and we note your warm support for the UK 
                              system. With kind regards
 Caroline 
                              Lucas (MEP, Green Party MEP for South East England, 
                              UK)Many thanks for this.  
                              The Green Party supports Employee Share Ownership 
                              Schemes, but also supports the principle of subsidiarity.  
                              Accordingly we believe that this should be settled 
                              at the national level, and we note your warm support 
                              for the UK system. Best wishes
 Patrick 
                              Moulin (Secrétaire Général Fédération Air Espace 
                              Défense UMP, France)Vous 
                              pouvez bien entendu me compter parmi vos promoteurs. 
                              Je me charge de transmettre au sein de l’UMP votre 
                              questionnaire…
 Glenis 
                              Willmott (Leader of the European Parliamentary Labour 
                              Party, UK)Many thanks for 
                              your email regarding employee share ownership, to 
                              which I am replying on behalf of all Labour MEPs. 
                              You will understand that in the run-up to elections, 
                              we receive many surveys and therefore have 
                              a policy not to complete them. However, I would 
                              like to make clear that the EPLP has for a long 
                              time been strongly supportive of the co-operative 
                              movement, and view employee share ownership as a 
                              positive and equitable contribution towards Europe's 
                              economic development.
 Stephen Hughes (Member of the European 
                              Parliament, Labour Party, UK) 
                              Dear Marc, I agree with all of the 
                              points in the manifesto, because I think they make 
                              perfect sense. Best Wishes.
 Brian 
                              Simpson (Member of the European Parliament, Labour 
                              Party, UK)Dear 
                              Mark,
 The answer 
                              is yes to all of the proposals for obvious reasons. 
                              Best wishes.
 Bernard Lehideux 
                              (Député européen ADLE - Mouvement démocrate, France)Nous 
                              avons bien reçu votre manifeste pour les élections 
                              européennes 2009 et nous vous en remercions vivement. 
                              Soyez assurés que nous allons examiner dans le détail 
                              vos propositions.
 Robert 
                              Goebbels (Membre du Parlement Européen, Parti ouvrier 
                              socialiste luxembourgeois)Je 
                              soutiens l'essentiel de vos revendications, notamment 
                              les points 1 à 4. Quant aux autres points 5 et 6, 
                              je les soutiens en principe, sauf qu'il faudrait 
                              étudier de plus près les modalités d'application 
                              au niveau des 27 pays membres. Bon courage et meilleurs 
                              sentiments.
 Christian 
                              Lechevalier (Debout La République, France)Je suis totalement favorable 
                              à vos propositions et les soutiendrai ardemment. 
                              En effet, et plus encore qu’à l’époque du Général 
                              de Gaulle, la «gouvernance d’Entreprise» doit s’élargir 
                              dans ce qu’on appelle la  «RSE». Cette responsabilité 
                              sociale de l’Entreprise doit ménager toutes les 
                              parties prenantes, mais spécialement les salariés, 
                              qui créent la valeur ajoutée, après l’effort initial 
                              des apporteurs de capitaux. Or, depuis les années 
                              1980, la théorie de l’Agence, loin d’effriter la 
                              technostructure mis à jour par J. K. Galbraith,  
                              n’a fait que renforcer son pouvoir et ses rémunérations 
                              (stock options etc.), au bénéfice quasi exclusif 
                              des fonds de collecte d’épargne et des actionnaires 
                              «indirects». Et le tout au détriment notable des 
                              salariés, dont la part de VA décroît inexorablement. 
                              Ainsi, l’actionnariat salarié serait non seulement 
                              une des réponses «morales» possibles mais aussi, 
                              à l’échelle européenne, en intra zone, un commencement 
                              de lutte contre le dumping industriel de pays notoirement 
                              attardés au plan social, pour le malheur de leurs 
                              salariés et de ceux des pays dont on délocalise 
                              l’Emploi.
 Max 
                              Stelzer (Voestalpine Arbeitnehmer-Privatstiftung, 
                              Austria)First 
                              of all congratulation to your initiative concerning 
                              the "political roadmap" and the draft for a "Manifesto". 
                              I can support your proposals in general. As you 
                              know, the voestalpine - Arbeitnehmer-Privatstiftung 
                              is currently working on an "International Model" 
                              of our "Austrian Employee Participation" within 
                              the voestalpine Group. Working on this, I find a 
                              lot of obstacles for such a plan, as you certainly 
                              know: different financial benefits, blocking periods, 
                              range of investments and so on. So you are very 
                              right to propose a simple model, a framework which 
                              will be possible in all the different European countries 
                              with all the differences especially in taxation 
                              law (and sometimes also in labour law and stock 
                              corporation law). A special point of our Employee 
                              Participation is the bundling of the voting rights. 
                              It is a sine qua non condition for our system of 
                              strategic ownership of the employees, a necessary 
                              part for creating stabile shareholder structures. 
                              I have seen, that the well-known examples of international 
                              share plans do not concern voting rights (e.g. Renault 
                              do have representatives of the employee shareholders 
                              in the board, but no direct link to the voting rights 
                              on an international base). Maybe one of the reason 
                              can be the difficulty of handling the problem. So 
                              my proposal for an extension of the Manifesto is 
                              to incorporate the possibility for an international 
                              bundling of voting rights. This should be possible 
                              not only on a yearly base but for a longer period 
                              (e.g. in dependence on blocking periods for taxation 
                              benefits). The form for organising the combined 
                              vote should be free. The democratic based qualified 
                              majority decision, and therefore a collective representation 
                              of the employees holding shares of the company within 
                              the yearly General Meeting of the Shareholders should 
                              be offered. I wish you good luck for the further 
                              development of the "Manifesto"!
 Frédéric 
                              Lefebvre (Député français et porte-parole de l'UMP) 
                              C'est avec intérêt que j'ai pris connaissance du 
                              courriel par lequel vous m'exposez votre attachement 
                              pour la feuille de route politique pour l'actionnariat 
                              salarié en Europe. J'ai bien pris connaissance du 
                              document par lequel vous répondez aux questions: 
                              "Quels sont les moyens à mettre en oeuvre au niveau 
                              européen pour favoriser le développement de plans 
                              de participation transnationaux en Europe?" "Faut-il 
                              créer un modèle européen de participation financière 
                              des salariés?" Vos réponses ne manqueront pas de 
                              nourrir mes réflexions sur ce sujet.
 
 Ludwig Vandenhove (Député belge, Socialistische 
                              Partij-Anders)
 J'ai bien reçu votre mail du 30 octobre 2008 concernant 
                              les propositions d'une route politique pour l'actionnariat 
                              salarié en Europe. J'ai lu vos remarques et un modèle 
                              européen de participation financière des salaries, 
                              mais un modèle de manière supplétive me semble une 
                              piste de réflexion possible. Je vous assure que 
                              je suive cette problématique en tant que représentant 
                              fédéral du sp.a. et que - si possible - je prenne 
                              des actions dans le cadre des accords du sp.a en 
                              général.
 
 Elizabeth Cantlie (The Scottish Parliament)
 In his response to a written parliamentary question 
                              about the encouragement of employee ownership schemes 
                              in 2000, the then Minister for Enterprise and Lifelong 
                              Learning explained that 'The Scottish Executive 
                              supports Her Majesty's Government's initiatives 
                              to expand the number of companies with employee 
                              ownership schemes, including the offering of tax 
                              incentives. Though largely a reserved power, the 
                              Executive through the Scottish Enterprise and Highlands 
                              and Islands Enterprise Networks encourages Scottish 
                              businesses to consider this option where appropriate.' 
                              (The Scottish Executive is now known as the Scottish 
                              Government. 'Reserved powers', as you may know, 
                              are those that remain the remain the responsibility 
                              of the UK Government and UK Parliament alone.)
 
 Odile 
                              de Brosses (Association Française des Entreprises 
                              Privées)
 Votre intervention très claire, en six points parfaitement 
                              exposés, a été très appréciée. Nous pensons comme 
                              vous qu'il convient de rechercher des solutions 
                              au niveau européen en développant des mécanismes 
                              de reconnaissance mutuelle et /ou une harmonisation 
                              sur de grands principes. Nous sommes en effet convaincus 
                              de la nécessité de faire progresser l'intérêt pour 
                              ces mécanismes en Europe.
 --------> 
                              RITORNO
  
  
                                
                                 TUTTI I PROMOTORI DirCredito 
                                - Associazione sindacale di Dirigenti, Quadri 
                                e Alte professionalità del comparto del credito 
                                (Italia) Erik 
                                Maaloe, Aarhus School of Business (Denmark)   
                                International Association for Financial Participation 
                                (France)   
                                Nederlands Participatie 
                                Instituut Alan 
                                Scott, Deputy Secretary & Director Corporate Governance, 
                                BT Group (UK) Patrick 
                                Guiol, Chargé de Recherches au CNRS (France) Lithuanian 
                                Shareholders  Association – Lietuvos Akcininky 
                                AsociacijaLithuanian 
                                shareholders  fully  support five out 
                                of six the Manifesto proposals. We  would 
                                question the proposal number five. This would 
                                work  against free- efficient capital market. 
                                On the other hand we would be in favor of such 
                                a workers promotion scheme if this allowed to 
                                economy taxes.
 Alessandro 
                                Cavoli (Italia Dei Valori, Gruppo 
                                Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa, 
                                Italia)Rispondo 
                                volentieri ai vs. 6 punti fornendovi la mia opinione.
 Il vostro manifesto è sicuramente un argomento 
                                e una soluzione che serve a migliorare la società 
                                europea sotto molti punti di vista. In questi 
                                ultimi due secoli infatti ho l’impressione che 
                                l’eco della rivoluzione francese sia andato perso, 
                                infatti la vecchia nobiltà o gli attuali nuovi 
                                ricchi hanno attuato le proprie furbe manovre 
                                politico-economiche per riprendere a sfruttare 
                                il lavoro altrui; in Italia e la Francia, in cui 
                                al potere abbiamo due ricchi governatori che agiscono 
                                in palese conflitto d’interessi, ne abbiamo una 
                                dimostrazione, ma non da meno sono quei paesi 
                                membri in cui ancora esistono per legge re, regine 
                                e nobili.
 Vado a commentare ogni punto del vs. manifesto:
 1. Sono sicuro che l’azionariato dei dipendenti 
                                va incoraggiato e attuato. E sinceramente mi chiedo 
                                chi o cosa impedisca all’”Europa” (immagino si 
                                intenda il parlamento europeo di discutere e, 
                                se si raggiunge un accordo, approvare delle leggi 
                                in tale direzione. Ci tengo anche ad aggiungere 
                                che in una società che tenda a divenire egualitaria 
                                economicamente (e non d’elite com’è la società 
                                attuale l’azionariato dei dipendenti è una scelta 
                                obbligatoria e va sviluppato immediatamente. L’azionariato 
                                dei dipendenti andrà ad evitare gli accumuli economici 
                                dell’elite (poche persone e quindi favorirà la 
                                circolazione del denaro contante. Inoltre sarà 
                                possibile un maggiore controllo sulle manovre 
                                societarie inopportune o illecite attuabili da 
                                parte dell’elite, attuando una maggiore trasparenza 
                                a favore di tutta la gente. Si andrà anche a responsabilizzare 
                                maggiormente ogni singolo dipendente, che quindi 
                                sarà maggiormente spronato, anche per interesse 
                                personale (una molla psicologica intrinseca nell’essere 
                                umano, a fornire la migliore prestazione lavorativa 
                                ed anche a fornire quelle idee competitive che 
                                contribuiscono a migliorare la qualità della vita 
                                di tutti. E finalmente avremo una riduzione dello 
                                sfruttamento della persona, il cosiddetto “furbo” 
                                schiavismo moderno attuato dall’elite, così tutti 
                                i dipendenti godranno degli utili conseguiti dall’azienda, 
                                utili che l’azienda ovviamente consegue grazie 
                                al lavoro di tutti i suoi dipendenti. Il dipendente 
                                che attua questa scelta cambierà nome e si chiamerà 
                                socio, come già succede in alcune grandi realtà 
                                italiane che consentono, tramite lo statuto, scelte 
                                molto similari.
 2. Non solo l’azionariato dei dipendenti deve 
                                essere maggiormente associato con la governance 
                                e la gestione delle imprese Europee, in quanto 
                                il termine associato non specifica bene quali 
                                poteri andrà ad avere il dipendente-socio, ma 
                                quest’ultimo dovrebbe acquisire tutti i diritti 
                                (voto, assembleari, garanzia, ecc. che spettano 
                                solitamente ai soci d’elite o maggioranza.
 3. Riconosco ad eventuali esperti francesi e inglesi 
                                i meriti acquisiti dalle loro legislazioni d’eccellenza 
                                fidandomi delle vostre affermazioni, in quanto 
                                non ho sicuramente mai analizzato personalmente 
                                le differenze legislative in Europa. Per motivi 
                                di pluralismo ritengo che, anche se in minoranza, 
                                tutti gli stati membri abbiano il dovere e l’obbligo 
                                di partecipare e apportare le proprie opinioni 
                                sullo sviluppo di un così delicato argomento. 
                                Non mi è chiaro cosa intendiate con “costruzione 
                                Europea”, quindi non posso fornire un parere; 
                                se intendete dire che tutti i paesi membri debbano 
                                applicare le regole generali europee dell’azionariato 
                                dei dipendenti sono perfettamente d’accordo con 
                                voi.
 4. Ritengo difficile imporre ed ottenere l’adozione 
                                immediata di una semplice legislazione che cambi 
                                drasticamente i metodi, nonché gli usi adottati 
                                per decenni dalle imprese. Occorre considerare 
                                che, come in certi paesi membri i cambiamenti 
                                potranno essere marginali o addirittura già attuati, 
                                in altri paesi membri si andrebbe a ridisegnare 
                                quasi completamente il sistema aziendale, quindi 
                                ritengo sia necessario un impatto graduale e/o 
                                non immediato che consenta dapprima il cambiamento 
                                culturale delle persone coinvolte.
 5. Fatico a comprendere come si possa quantificare 
                                un importo ben definito annuale di 5000 euro acquistabile 
                                dai dipendenti. Abbiamo realtà aziendali talmente 
                                grandi e talmente redditizie, dati i relativamente 
                                pochi dipendenti impiegati, che un importo fisso 
                                e massimo di 5000 euro annui va ad incidere in 
                                modo molto marginale sui soci d’elite, mentre 
                                invece abbiamo al contrario delle piccolissime 
                                realtà aziendali in cui annualmente non si sviluppa 
                                un incremento patrimoniale che consenta a tutti 
                                i dipendenti di acquisire fino a 5000 euro di 
                                quote sociali. Sarebbe quindi preferibile un indice, 
                                basato su parametri quali il patrimonio aziendale, 
                                il reddito annuale, il numero di dipendenti, ecc., 
                                che vada a stabilire la quota annuale societaria 
                                acquistabile dal singolo dipendente. Fatico a 
                                capire perché un disoccupato debba pagare le tasse 
                                sugli acquisti (nessuna agevolazione, mentre invece 
                                questo acquisto di quote sociali, da parte di 
                                persone che hanno un reddito, debba essere agevolato 
                                non pagando le imposte e non riconoscendo il valore 
                                attuale societario, se si impone uno sconto del 
                                20%. Si crea inoltre una differenza di prezzo 
                                ingiustificata rispetto a chi acquista i titoli 
                                sul mercato e un’opportunità immediata di guadagno 
                                del 20% per il dipendente-socio che venda subito 
                                le proprie quote.
 6. Concordo con L’ESOP europeo, in quanto consente 
                                all’azienda che ha sviluppato un Know How di mantenerlo 
                                e continuare ad utilizzarlo per produrre i beni 
                                necessari alla gente. Le chiusure aziendali infatti 
                                comportano spesso una perdita di conoscenza nonché 
                                la gioia dei concorrenti diretti, che agognano 
                                di accaparrarsi nuove fette di mercato e, in condizione 
                                raggiunta di leadership e quasi monopolio, hanno 
                                la possibilità di fare una politica dei prezzi 
                                al rialzo a danno della gente.
 - Aggiungo qualche mia riflessione sull’argomento. 
                                Ritengo che l’azionariato dei dipendenti, come 
                                lo avete disegnato in questo manifesto, sia solo 
                                un primo passo verso una società più egualitaria 
                                che vada a rimediare alla vita disagiata di milioni 
                                di persone che sono attualmente costrette a vivere 
                                sotto la soglia della povertà, senza andare ancora 
                                a scomodare tutti coloro che muoiono di fame, 
                                sete e malattie nel resto del mondo. La mia idea 
                                di azionariato ai dipendenti è ben più drastica 
                                e va ad attuare molto meglio quell’egualitarismo 
                                economico che voi parzialmente perseguite nelle 
                                idee contenute nel manifesto. Vorrei anche di 
                                aggiungere un monito: la vs. idea porta ulteriore 
                                denaro contante nelle tasche dell’elite, e in 
                                effetti non ci sarebbe molta differenza se tutti 
                                i dipendenti delle SPA quotate acquistassero sul 
                                mercato 5000 euro annui di quote della propria 
                                società lavorativa. Quest’ultima considerazione 
                                mi porta ad evidenziare il rischio che l’elite 
                                societaria intaschi, tramite opportune manovre 
                                societarie tra cui la chiusura fraudolenta, i 
                                soldi dei dipendenti e li trasferisca ai paradisi 
                                fiscali o li utilizzi per fondare nuove società 
                                e creare l’ennesimo ciclo di sfruttamento del 
                                dipendente. Per questo serve il voto ed il controllo 
                                dei movimenti economici aziendali allargato a 
                                tutti i dipendenti-soci.
    
 
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